Cammino di Santiago di Compostela
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Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui sarebbe la tomba dell'apostolo Giacomo.
Le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Storia
Il Cammino di Santiago di Compostela è intimamente legato alla presunta tomba dell'apostolo San Giacomo e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Sebbene San Giacomo sia morto in Palestina nel 44 (At 12,2 ) e la Spagna fosse stata visitata solo da Paolo di Tarso (Rm 15,20-25 ), la tradizione racconta che :
« | San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione della Spagna spingendosi fino in Galizia, remota regione di cultura celtica all'estremo ovest della penisola iberica. Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato per ordine di Erode Agrippa nell'anno 44. I suoi discepoli, con una barca, guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona. Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo fanno sì che della tomba dell'apostolo si perdano memoria e tracce. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (o Pelayò), preavvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, dove esistevano antiche fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico. Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva tre corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ed una scritta:"Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé". » |
Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (campo della stella) o da Compos Tellum (terreno di sepoltura).
Alfonso I il Casto (789-842), re delle Asturie e della Galizia, ordinò la costruzione sul posto di un tempio, i monaci benedettini nell'893 vi fissarono la loro residenza. Iniziarono così i primi pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo (Peregrinatio ad limina Sancti Jacobi), dapprima dalle Asturie e dalla Galizia poi da tutta l'Europa.
Santiago di Compostela fu distrutta nel 997 dall'esercito musulmano di Almanzor e poi ricostruita da Bermudo II. Fu però il vescovo Diego Xelmirez ad iniziare la trasformazione della città in luogo di culto e pellegrinaggio, facendo terminare la costruzione della Cattedrale iniziata nel 1075 ed arricchendola con numerose reliquie.
L'icona di Santiago Matamoros
Nella tradizione popolare e nell'iconografia - soprattutto ispanica - di san Giacomo è potente la figura del Matamoros, alfiere soprannaturale, intercessore e vessillo della ribellione della Spagna al dominio islamico.
Profondamente intrecciata alla devozione popolare, infatti, si fece strada una "ideologia" iacobea, accuratamente costruita, in particolare, dal monachesimo cluniacense, e infine potentemente documentata, ad esempio, nel Codex calixtinus, che faceva di Santiago il pilastro soprannaturale della riconquista dell'Europa meridionale dal dominio degli "infedeli" musulmani - ideologia che i pellegrini veicolarono in tutto il continente cristiano, facendo di san Giacomo una sorta di antesignano delle Crociate.
La scena originaria della leggenda epica fu localizzata nella Rioja, attorno al castello di Clavijo, dove Santiago, su un cavallo bianco, avrebbe guidato alla vittoria le armi cristiane di Ramiro I d'Asturias contro i musulmani di Al-Andalus il 23 maggio 844.
Della battaglia, non è neppure certo che sia davvero avvenuta - come del resto quella di Roncisvalle. Tuttavia, nacque da questa leggenda la tradizione, asseverata da un decreto apocrifo attribuito al medesimo Ramiro I, di un tributo annuo di primizie di grano e vino, dovuto da tutta la Spagna "para el mantenimiento de los canónicos que residen en la iglesia del bienaventurado Santiago y para los ministros de la misma iglesia"
Le vie verso Santiago
Storicamente, le vie degli stranieri verso Santiago furono anche marittime, soprattutto in primavera-estate, ed è anzi diffusa l'opinione che per mare fosse arrivata nella Francia carolingia la notizia della tomba dell'apostolo, e che i primi pellegrini arrivassero proprio dal mare: ci sono testimonianze di viaggi dall'Inghilterra verso La Coruña, nel XIII secolo, che duravano solo quattro giorni, e certamente il percorso marittimo era il meno rischioso, se fatto nella buona stagione, in tempi di strade assai insicure e di abitati scarsi e lontani tra loro. La Ruta de la Costa, cioè la via di Santiago lungo la costa cantabrica, è la principale traccia del cammino più antico, a testimoniare che i pellegrini arrivavano a Santiago da porti atlantici, anche più ad est di La Coruña (praticamente dalla Francia alla Galizia).
Le principali vie di terra che convergevano verso Santiago sono descritte nel Codex calixtinus (il Liber Sancti Jacobi) ed erano - e sono ancora:
- dall'Italia, la via Francigena (con una variante costiera che si diramava lungo la costa da Pontremoli) e poi la via Tolosana fino ai Pirenei;
- dalla Francia, le vie erano diverse; a partire dal sud si potevano percorrere:
- la via Tolosana, la più meridionale, da Arles attraverso Tolosa; questo cammino era utilizzato anche dai pellegrini tedeschi provenienti dalla Oberstrasse, e passava i Pirenei sul Passo del Somport (Huesca);
- la via Podense, da Lione e Le Puy-en-Velay, che passava i Pirenei a Roncisvalle;
- la via Lemovicense, da Vézelay, per Roncisvalle;
- la via Turonense, da Tours e Roncisvalle, che raccoglieva i pellegrini che arrivavano dall'Inghilterra, dai Paesi Bassi e dalla Germania del nord lungo la Niederstrasse.
I due passi più frequentati sui Pirenei erano dunque Roncisvalle e Somport. La via che va da Roncisvalle a Estella è ancora detta, in spagnolo, Camino francés, mentre quella che passa i Pirenei a Somport si chiama Camino aragonés.
- Lungo il Camino aragonés i principali paesi attraversati sono Jaca, Sangüesa, Enériz.
- Lungo il Camino francés si attraversa Pamplona, Logroño, Burgos e León.
Per qualunque cammino arrivassero i pellegrini comunque, il punto di raccolta era il Puente la Reina.
Le successive, necessarie tappe erano:
- Estella;
- Nájera;
- Burgos;
- Frómista;
- Sahagún;
- León;
- Rabanal del Camino;
- Villafranca del Bierzo;
- Triacastela;
- Palas de Rei;
e si era finalmente a Santiago.
Poi il pellegrino, se aveva ancora fiato, si spingeva (e arriva tutt'oggi) a guardare l'oceano Atlantico dall'estremo promontorio di Fisterra, oppure termina il suo cammino al santuario di Nosa Señora da Barca, a Muxía, sulla Costa della Morte.
La chiesa sorge di fronte ad un celebre luogo di culto megalitico, centrato sulla Pedra d'Abalar ("la pietra oscillante") che i pellegrini fanno oscillare in cerca del suo punto di equilibrio.
Itinerario culturale europeo
Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l'Europa per giungere a Santiago de Compostela dichiarando la via di Santiago "itinerario culturale europeo" e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente "el camino de Santiago".
Il pellegrinaggio moderno
Questo riconoscimento, che pone l'accento sul carattere storico e culturale del Cammino, è stato probabilmente una delle principali ragioni della forte ripresa di frequentazione del Cammino stesso, a partire dagli anni '90, anche da parte di persone che non lo percorrono per motivi religiosi, e - in misura crescente - di nazionalità non spagnola.
Il numero dei pellegrini tocca punte altissime - come si vede dalla statistica che segue - negli anni cosiddetti "iacobei" - quelli in cui il 25 luglio, festa annuale del santo, cade di domenica (anni considerati "giubilari" in forza di una bolla emessa dal papa Alessandro III nel 1179, qui evidenziati in giallo nelle tabelle).
Tra gli stranieri prevalgono, nell'ordine, tedeschi, italiani e francesi. In generale, comunque, i numeri sembrano indicare che Santiago sta diventando, con Lourdes e Fatima, una delle mete preferite dal turismo religioso.
Giovanni Paolo II, nel 1989, percorse parte del cammino.
1985-6 | 1987 | 1988 | 1989 | 1990 | 1991 | 1992 | 1993 | 1994 | |
Pellegrini | 2.491 | 2.905 | 3.501 | 5.760 | 4.918 | 7.274 | 9.764 | 99.436 | 15.863 |
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di cui non spagnoli | 2.391 | 2.151 | 2.330 | 2.751 | 5.093 | 4.183 |
1995 | 1996 | 1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | |
Pellegrini | 19.821 | 23.218 | 25.179 | 30.126 | 154.613 | 55.004 | 61.418 | 68.952 | 74.614 | 179.944 |
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di cui non spagnoli | 5.757 | 6.710 | 7.671 | 12.173 | 20.403 | 19.925 | 21.854 | 27.355 | 30.518 | 42.781 |
2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | |
Pellegrini | 93.924 | 100.377 | 114.026 | 125.141 | 145.877 | 272.135 | 183.366 | 192.488 |
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di cui non spagnoli | 40.996 | 48.129 | 58.700 | 64.030 | 66.870 | 84.046 | 85.544 | 95.213 |
Fonte: Arzobispado de Santiago de Compostela
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