Candeliere d'altare
Il candeliere d'altare (cantare nella terminologia ambrosiana) è un sostegno per un'unica candela che viene posto sull'altare.
Il candeliere d'altare viene anche detto con termine improprio, ma comunque non preferibile, candelabro d'altare.
Storia
Nella liturgia cristiana l'uso del candeliere è molto antico, in quanto legato alla simbologia della luce. Infatti, già nel V secolo gli Statuta Ecclesiae antiquae stabilivano che nel conferire l'accolitato fosse dato nelle mani del chierico un candeliere con il cero.
Nel Medioevo, vi era l'uso di mettere i candelieri a terra (quattro a destra e tre a sinistra dell'altare), poiché il papa Leone IV (847 - 855) aveva vietato formalmente di collocarli sull'altare.
La collocazione sull'altare è documentata a partire dall'XI secolo, ma era poco diffusa ancora nel XIII - XIV secolo. Solitamente, i candelieri erano tolti dall'altare a Messa finita.
Il numero dei candelieri inizialmente non era prestabilito e si associava alla solennità della festa giornaliera:
Dopo il Concilio di Trento (1545 - 1563), il servizio d'altare, da collocare sulla mensa o sul gradino d'altare, è normalmente formato da una croce d'altare dello stesso stile e da:
Descrizione e tipologie (evoluzione)
Il candeliere deriva senza varianti dalla suppellettile romana. Nell'arte primitiva cristiana, questo si presenta in forma molto semplice, composta di piede, fusto, piattello per raccogliere la cera e puntale per l'inserimento della candela.
In epoca romanica, il candeliere assume spesso proporzioni monumentali.
Nel XIII - XIV secolo il piede e il nodo ebbero una maggiore rilevanza morfologica e aumentarono gli elementi decorativi. In questo periodo la produzione di Limoges era caratterizzata da candelieri a base circolare, triangolare o lobata, posta su tre piedi, sulla quale si alza un lungo fusto interrotto da un grande nodo. Alla stessa epoca si riferisce anche il candeliere metallico, anche se in origine non aveva una funzione liturgica.
San Carlo Borromeo (1538 - 1584) prescrisse alcuni elementi circa la produzione del candeliere:
- deve essere realizzato nella stessa foggia della croce d'altare;
- per il materiale, indica:
- per l'altare maggiore l'oro o l'argento per le funzioni solenni e l'ottone per quelle feriali;
- per gli altari minori, anche il legno, in mancanza dei metalli pregiati;
- per la forma, consiglia un piede rotondo o triangolare, un fusto cesellato rastremato, un piattello circolare e una punta per l'inserimento della candela.
Questo tipo di struttura è quella continuata nei secoli successivi con le varianti stilistiche dei vari periodi storico-artistici.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricordano:
- Croce d'altare e quattro candelieri (1581), in bronzo dorato, commissionati da Lodovico Bianchetti, maestro di camera di papa Gregorio XIII per la Cappella di Sant'Agostino, nella Chiesa di San Giacomo Maggiore a Roma.
- Coppia di candelieri d'altare (1585 - 1609 ca.), in bronzo, di Annibale Fontana, custoditi nella Certosa di Pavia.
- Coppia di candelieri d'altare (XIX secolo), argento fuso, traforato, cesellato e ottone fuso e cesellato, dell'argentiere napoletano di A. Arillo, conservato presso il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Lecce.
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