Cesare Cenci
Cesare Cenci, O.F.M. Presbitero | |
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al secolo Gino | |
Età alla morte | 85 anni |
Nascita | Costalunga di Monteforte d'Alpone 5 gennaio 1925 |
Morte | Roma 2 novembre 2010 |
Vestizione | 1941 |
Professione religiosa | Motta di Livenza (TV), 25 marzo 1947 |
Ordinazione presbiterale | Motta di Livenza (TV), 26 giugno 1949 da mons. Giuseppe Zaffonato |
Cesare Cenci, al secolo Gino (Costalunga di Monteforte d'Alpone, 5 gennaio 1925; † Roma, 2 novembre 2010) è stato un presbitero italiano, grande studioso delle origini del francescanesimo.
Biografia
Nacque da Sante e Rama Santa, in una famiglia modestissima. Nel 1936 entrò nel Collegio Serafico di Chiampo (Vicenza).
Nel 1941 iniziò l'anno di noviziato, che visse nel convento di San Francesco del Deserto (Burano, Venezia); al momento della vestizione dell'abito religioso ricevette il nome di Cesare.
Compì gli studi liceali nei conventi di Cormons (Gorizia), di Monselice (Padova) e di Chiampo (1942-1945). Visse quegli anni di guerra come sfollato.
Trascorse il primo anno di teologia (1945-1946) a San Michele in Isola (Venezia); gli altri a Motta di Livenza (Treviso), dove il 25 marzo 1947 emise la professione solenne, e il 26 giugno 1949 fu ordinato sacerdote da mons. Giuseppe Zaffonato, vescovo di Vittorio Veneto.
Fu destinato a un centro culturale francescano che doveva sorgere in Egitto, presso Il Cairo, ma il progetto non venne mai realizzato. Alla sua richiesta di andare come missionario in America centrale (in Guatemala e San Salvador) i superiori preferirono che si dedicasse ad attività in Patria. Nonostante rimanesse viva in lui la forte inclinazione per la storia, ottenne di studiare teologia morale presso l'allora Pontificio Ateneo Antonianum di Roma (1950-1954). Terminato il curriculum accademico, venne incaricato dell'insegnamento della teologia morale nello studentato teologico di Motta di Livenza (1954-1957), e poi presso lo studio teologico di San Bernardino di Verona (1957-1959).
Nel 1959 fu inviato presso il Collegio San Bonaventura di Quaracchi (Firenze) a far parte della commissione per l'edizione critica dell'Opera omnia di san Bernardino da Siena[1].
È conosciuto per il suo contributo al Bullarium Franciscanum. Ricercando nell'Archivio Segreto Vaticano bolle per i lavori su San Bernardino, s'accorse che nei registri erano rimaste lettere papali riguardanti il francescanesimo e non pubblicate nei vari volumi del Bullarium. Nel 1991 cominciò a rivedere, con meticolosa pazienza, tutti i registri dal 1378 al 1484 per compilare un Supplementum; fu la sua opera monumentale, che giunse alla stampa negli anni 2002-2003.
Dal 1971 risiedette nel Collegio Internazionale San Bonaventura di Grottaferrata (Roma), e successivamente nel Convento di Sant'Isidoro in Urbe; dal 1989 iniziò la docenza di Codicologia presso la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani dell'Università Antonianum. L'ammirazione del corpo docente dell'università e degli studenti che fecero con lui il lavoro di ricerca per il diploma, si espresse nela monumentale Miscellanea in due volumi Revirescunt chartoe codices documenta textus, edita a cura di Alvaro Caciotti e Pacifico Sella e pubblicata dai Frati Editori di Quaracchi-Grottaferrata e dalla Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani in occasione del suo 75º compleanno.
Condusse sempre una vita appartata e schiva, operosissima, all'insegna di un ritmo senza fretta, ma con totale impegno. La sua vita e attività furono segnate dalla fedeltà all'impegno dello studio, dalla serietà e dalla profondità nella passione per la ricerca.
Il 16 gennaio 2007 ricevette il dottorato honoris causa da parte della Facoltà di Teologia.
Morì il 2 novembre 2010.
Pubblicazioni
La sua attività di studioso ha reso fruibili fonti e testi insostituibili per la ricerca non solo storica, ma anche teologica e filosofica, soprattutto francescana. Significativa la sua scoperta ed edizione delle cosiddette Costituzioni prenarbonensi del 1239: tale fatto ha costretto gli studiosi del francescanesimo a riformulare i loro giudizi sulla storia degli inizi dei Frati Minori.
Pubblicò le seguenti opere:
- il catalogo dei manoscritti francescani della Biblioteca Nazionale di Napoli (1971)
- l'edizione di documenti relativi alla vita di Assisi fra il 1330 e il 1530 (1974-1976)
- la ricostruzione e la catalogazione della biblioteca manoscritta del Sacro Convento di Assisi (1981)
- l'edizione del Bullarium Franciscanum, comprendente le bolle, i brevi, le suppliche relative a francescani sulla base dei registri dell'Archivio Segreto Vaticano, per il pontificato di Innocenzo VIII (1989-1990)
- il supplemento al Bullarium per il periodo dal 1378 al 1484 (2002-2003), accompagnato dalla contemporanea presentazione di altri documenti vaticani ad Franciscales spectantia (in più puntate, 1997-2004)
A settembre 2010 pubblicò il suo ultimo lavoro, Constitutiones Generales Ordinis Fratrum Minorum. II (Saecolum XIV/1), cura et studio fratrum Caesaris Cenci et Romani Georgii Mailleux, o.f.m.[2].
Non produsse opere di approfondimento o di divulgazione, ma migliaia e migliaia di pagine di fatti che implicitamente disegnavano una geografia e una storia dell'Ordine dei Frati Minori.
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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