Chiesa di San Leone I (Roma)
Chiesa di San Leone I | |
Roma, Chiesa di San Leone I (1950-1952) | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Lazio |
Regione ecclesiastica |
Regione ecclesiastica Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma |
Diocesi |
Roma Vicariatus Urbis |
Religione | Cattolica |
Indirizzo |
Via Prenestina, 104 00176 Roma (RM) |
Telefono | +39 06 21703321 |
Fax | +39 06 21728908 |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | parrocchiale |
Dedicazione | San Leone I |
Sigla Ordine qualificante | C.S.S. |
Sigla Ordine reggente | C.S.S. |
Fondatore | Unione Uomini di Azione Cattolica Italiana |
Data fondazione | 1951 |
Architetti |
Giuseppe Zander (progetto) Antonio Loy Ballero (direzione dei lavori) Armido Mercanti |
Stile architettonico | Neoromanico |
Inizio della costruzione | 1951 |
Completamento | 1952 |
Pianta | basilicale |
Materiali | laterizi, travertino, cemento armato |
Coordinate geografiche | |
Roma | |
La Chiesa di San Leone I è un edificio di culto di Roma, situato nella periferia orientale della città, nel quartiere Prenestino-Labicano.
Storia
Dalla fondazione ad oggi
La chiesa è stata costruita tra il 1951 e il 1952 su progetto dell'architetto Giuseppe Zander (1920 – 1990), coadiuvato dagli ingegneri Antonio Loy Ballero e Armido Mercanti. L'edificio sacro venne commissionato dell'Unione Uomini di Azione Cattolica Italiana[1] per commemorare il trentesimo anniversario della fondazione e donato all'Opera Romana per la preservazione della Fede.
La cerimonia di posa della prima pietra si tenne il 21 ottobre 1951 alla presenza del cardinale vicario Clemente Micara (1879-1965) e del presidente dell'Azione Cattolica Luigi Gedda (1902 - 2000); i lavori di costruzione furono rapidamente completati, tanto che l'anno seguente, il 15 agosto 1952, la chiesa era completata nella sua interezza.
La chiesa è sede parrocchiale, istituita dal cardinale vicario Clemente Micara il 7 ottobre 1952 con il decreto Tricesimo iam vertente e affidata al clero diocesano di Roma
Titolo cardinalizio
La chiesa è sede del titolo cardinalizio di San Leone I, istituito da papa Paolo VI il 5 febbraio 1965: l'attuale titolare è il cardinale Cristóbal López Romero.
Descrizione
Esterno
La chiesa presenta una facciata a salienti, in laterizi a ricorsi, con terminazioni lievemente aggettanti. La parte inferiore è aperta da tre portali architravati, in travertino, sormontati da altrettante sculture eseguite nella metà del XX secolo da Luigi Venturini, raffiguranti:
- al centro, entro lunetta, San Leone Magno;
- a sinistra, Stemma di papa Pio XII;
- a destra, Croce raggiata.
Nella parte superiore, aperta al centro da un sobrio rosone marmoreo a fiore, figurava un'iscrizione, in lettere capitali, nella quale si leggeva:
« | CRISTO: IERI, OGGI... SEMPRE » |
A destra della facciata, si eleva l'alto campanile, a pianta quadrata, aperto sulla sommità da quattro grandi monofore balaustrate e decorate lateralmente da cornici orizzontali in travertino.
Interno
L'interno, a pianta basilicale terminante con absidi semicircolari e transetto, è suddiviso in tre navate da colonne ioniche architravate, in travertino, e coperta da un soffitto a cassettoni lignei. Un arco trionfale mosaicato distingue l'aula assembleare dal presbiterio, rialzato di tre gradini e concluso da un'abside semicircolare, dove trovano posto la cantoria e l'organo a canne, costruito nel 1954 dai Fratelli Ruffatti. Piccole finestre rettangolari aperte sulle pareti delle navate laterali e grandi monofore lungo il corpo mediano di quella centrale assicurano l'illuminazione.
Presbiterio e abside
Nel presbiterio, rialzato di alcuni gradini, e nell'abside semicircolare, si notano:
- all'altare maggiore, gruppo scultoreo con Crocifissione di Gesù Cristo (1954), in bronzo di Venanzo Crocetti.
- sulla calotta absidale, San Leone Magno incontra Attila (1952), in mosaico di János Hajnal.
- alle pareti dell'abside, Vetrate con Dieci comandamenti (1952), in vetro dipinto di János Hajnal.
Transetto
Nel transetto si conservano:
- a sinistra,
- all'altare, pala con Madonna con Gesù Bambino (1952), di Alfredo Biagini;
- Sacra Famiglia (terzo quarto del XX secolo), di Gisberto Ceracchini.
- a destra, all'altare, dipinto murale con Sacro Cuore di Gesù Cristo (1954), affresco di Luigi Montanarini.
Controfacciata
Nella controfacciata si può ammirare:
- entro rosone, Vetrata con Lavori dell'uomo (1952), in vetro dipinto di János Hajnal: l'opera, che celebra il trentesimo anniversario della fondazione dell'Unione Uomini di Azione Cattolica Italiana, presenta:[2]
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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