San Desiderio di Vienne
San Desiderio di Vienne Vescovo · Martire | |
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Santo | |
Età alla morte | circa 58 anni |
Nascita | Autun 550 ca. |
Morte | Prissignac 608 |
Ordinazione presbiterale | VI secolo |
Consacrazione vescovile | 590 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Vienne |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 26 maggio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 26 maggio, n. 7:
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San Desiderio di Vienne, in francese Saint Didier de Vienne (Autun, 550 ca.; † Prissignac, 608), è stato un vescovo e martire francese. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Biografia
Desiderio nacque ad Autun intorno al 550 e fu assassinato nel 608, secondo la tradizione, dalla regina Brunilde. Egli doveva la propria formazione alla propria condizione di aristocratico. Vienne era stata centro vivo della cultura classica sotto i Burgundi. Dopo il 534 la situazione declinò fino ad arrivare alla mancanza di vescovi non solo a Vienne ma anche a Lione.
A Vienne, Desiderio riceve il diaconato e poi il sacerdozio dal vescovo Verus (Vero III di Vienne). E alla sua morte gli succede come capo della diocesi, attorno al 590.
Desiderio si impegnò molto nell'insegnamento attivo per carenza di letterati in ottemperanza alla salvaguardia e mantenimento della cultura classica. Il suo amore per le lettere gli procurerà qualche richiamo da parte del grande pontefice Gregorio Magno, che lo apprezzava molto, ma che non amava l'interesse che il vescovo di Vienne portava per la letteratura profana.
La Gallia fu conquistata un secolo prima da Clodoveo divenendo regno unitario dei Franchi, fu poi divisa alla sua morte nel 511, in due regni, affidati a due suoi figli: il regno orientale Austrasia, e quello occidentale Neustria. Due regni che più volte si uniscono e si dividono, due dinastie consanguinee e nemiche. È l’epoca del furor regum, scrive san Gregorio di Tours: il furore dei re, che praticano la politica dell’omicidio.
Al tempo di Desiderio la sua diocesi e sotto la giurisdizione della regina Brunechilde, che tiene il potere a lungo, dapprima come moglie del re Sigeberto I d'Austrasia, poi come reggente per suo figlio e per il suo nipotino. Intelligente e autoritaria, punta a fare dei due regni uno Stato unitario forte. E certo non bada ai mezzi e i suoi parenti nemici di Neustria l'accusano di inaudite.
Desiderio, durante un concilio regionale a Chalon-sur-Saône, fu accusato dal vescovo di Lione Aredio con odiose menzogne, come dicono i suoi biografi (tra i quali c’è il re visigoto di Spagna, Sisebuto) e mandato in esilio su una piccola isola.
Qualche anno dopo Brunechilde ordinò che fosse reintegrato nella sua autorità episcopale. Desiderio fu riconosciuto fedele suddito ma si dimostrò anche libero di criticare i potenti e quando scoppiò un nuovo scandalo a corte, subito ne denunciò i fatti che coinvolgevano la regina e il nipote Teodorico II di Borgogna. Fu di nuovo arrestato e nei pressi di Lione: un soldato della scorta lo colpì con una pietra alla testa finendolo a bastonate. La voce pubblica parla di martirio e tre anni dopo, il corpo venne portato nella cattedrale di Vienne.
Predecessore: | Arcivescovo di Vienne | Successore: | |
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San Vero III 586 - 590 circa |
590 - 603 | San Donnolo 603 - 620 |
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