Diocesi di Acerno

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Diocesi di Acerno
Dioecesis Acernensis
Chiesa latina
Concattedrale acerno.jpg
Concattedrale di San Donato ad Acerno
Salerno
Stato bandiera Italia
Sede: Acerno
Soppressa: 27 giugno 1818
territorio unito all'arcidiocesi di Salerno
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Dati online ( ch)
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Tutte le sedi titolari

La diocesi di Acerno (in latino: Dioecesis Acernensis) fu una sede della Chiesa cattolica suffraganea di Salerno.

Territorio

Il territorio della diocesi alla vigilia della soppressione comprendeva i comuni di Acerno e Montecorvino Rovella (con i casali di Acciano, Canala, Chiarelli, Cornia, Ferrari, Gauro, Marangi, Martorano, Molenadi, San Martino e Votraci), attualmente in provincia di Salerno.

Storia

Eretta nell'XI secolo, la diocesi fu soppressa il 27 giugno 1818 quando confluì in quella che fino allora era l'arcidiocesi di Salerno, per creare quella che divenne l'arcidiocesi di Salerno-Acerno. Con il Congresso di Vienna si impose infatti un nuovo assetto fra i rapporti fra i vari stati e la Santa Sede, nel nuovo concordato del 1816 con il Regno delle Due Sicilie, ridefinì molte circoscrizioni ecclesiastiche e piccole diocesi. La diocesi di Acerno restò tale in tutte le sue strutture, ma l'amministrazione pastorale venne affidata in in perpetuo all'arcivescovo pro tempore di Salerno da cui il titolo arcivescovile: "Arcivescovo di Salerno e Amministratore perpetuo di Acerno".[1]

Quest'ultima nel 1986 con l'accorpamento della diocesi di Campagna assunse l'attuale nome di arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno.

Cronotassi dei vescovi

Voci correlate
Note
  1. Con la bolla di Pio VII De utiliori del 27 giugno 1818.
  2. Compare in Liber Confratrum Ecclesiae S. Matthei Salernitatae.
  3. È citato come testimone in un atto notarile.
  4. Missionario, fu anche vescovo di Kambalik, oggi Pechino.
  5. Incerto.
  6. Rinunciò alla sede ottenendo una pensione di 200 ducati.
  7. Da Pietro non si è sicuri della cronotassi.
Fonti
  • Per l'elenco dei vescovi da Acerno e San Donato nella storia della Cattedrale di Don Raffaele Cerrone. Penta di Fisciano (SA) Gutemberg litotipografie 2005
  • Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina: [1]
  • (LA) Bolla De utiliori, in Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae 1853, pp. 56-61
Collegamenti esterni