Enrico Pocognoni

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Enrico Pocognoni
Presbitero
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita Differdange
6 febbraio 1912
Morte Braccano
24 marzo 1944
Sepoltura
Appartenenza Diocesi di Fabriano-Matelica
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Fano, 22 aprile 1935
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Enrico Pocognoni (Differdange, 6 febbraio 1912; † Braccano, 24 marzo 1944) è stato un presbitero italiano, medaglia d'oro al valor civile.

Biografia

Nato a Differdange (Lussemburgo), cittadina industriale nel sud del Lussemburgo, dove la famiglia era emigrata alla ricerca di una migliore condizione economica. A causa della morte del padre, caduto nel corso della I Guerra mondiale, dovette ritornare in Italia con la madre perché non era più possibile mantenersi all'estero.

Formazione e ministero sacerdotale

Studiò in Seminario, prima a Fabriano e poi a Fano. Ordinato sacerdote a Fano il 22 aprile 1935, divenne viceparroco della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Fano e insegnò religione nelle scuole tecniche di Matelica, che oggi sono intitolate a lui.

Nominato canonico, don Enrico fu trasferito come parroco a Braccano, frazione di Matelica, dove fondò un circolo giovanile dell'Azione cattolica. Subito dopo l'armistizio del 1943 divenne collaboratore e consigliere delle prime formazioni della Resistenza che si stavano formando nella Marche.

Durante la Resistenza

Nel periodo successivo all'8 settembre 1943, don Enrico vide diversi soldati sbandati, prigionieri inglesi in fuga e ricercati politici che cercavano di nascondersi nelle vicinanze dell'antica abbazia di Roti, nel territorio della sua parrocchia. Iniziò a prestare soccorso a tutti quelli che chiedevano aiuto e, inoltre, attivò canali sicuri per permettere loro di avere una via di fuga verso l'Italia liberata.

Durante l'inverno, non fece mai mancare l'assistenza spirituale alle bande partigiane presenti nella zona e collaborò nascondendo nella sua canonica armi e munizioni che provenivano dagli aviolanci alleati.

Don Enrico Pocognoni era stato arrestato nel novembre 1943 per la sua attività, ma non si trovarono prove né testimoni e fu rilasciato.

La mattina del 24 marzo 1944, col suono delle campane, mise diede l'avviso ai partigiani dell'avvio di un rastrellamento da parte dei nazifascisti. Venne più tardi arrestato dai tedeschi e fucilato, assieme ad altri cinque partigiani, in quello che viene ricordato come l'Eccidio di Braccano.

Il 6 marzo 2023 Don Enrico è stato proclamato Giusto dell'Umanità, durante la cerimonia organizzata in suo onore nei locali dell'Ipsia di Matelica, l'istituto intitolato a "Don Enrico Pocognoni" nel 1945, su decreto del Ministero della Istruzione.

Onorificenze

Sul finire del suo mandato, il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat ha attribuito al sacerdote di Matelica la Medaglia al valor civile. La motivazione così diceva: Parroco di una località in territorio invaso da truppe di occupazione, si prodigava infaticabilmente in una generosa e intrepida opera di apostolato intesa ad alleviare le sofferenze della popolazione locale. Fervido animatore della Resistenza veniva arrestato nel corso di una rappresaglia e sopportava con dignità e fermezza maltrattamenti e sevizie pagando con la vita la sua dedizione ai più nobili ideali.

Voci correlate
Collegamenti esterni