Erich Przywara
Erich Przywara, S.J. Presbitero | |
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Erich Przywara (dal sito dei Gesuiti | |
Età alla morte | 82 anni |
Nascita | Katowice 12 ottobre 1889 |
Morte | Murnau 28 settembre 1972 |
Ordinazione presbiterale | 1920 |
Erich Przywara (Katowice, 12 ottobre 1889; † Murnau, 28 settembre 1972) è stato un presbitero, filosofo e teologo tedesco della Compagnia di Gesù.
Biografia
Nel 1908 entrò nella Compagnia di Gesù; dal 1913 al 1917 studiò filosofia a Valkeburg in Olanda, approfondendo in particolare Sant'Agostino, la Scolastica e i filosofi contemporanei. In quegli stessi anni ricoprì l'incarico di prefetto al collegio Stella Matutina di Feldkirck in Austria e si dedicò allo studio degli scrittori romantici e di Nietzche. Dal 1917 al 1921 studiò teologia interessandosi in particolare ai Padri della Chiesa e a John Henry Newman. Non fu titolare di nessuna cattedra, né docente stabile di alcuna materia, ma la sua importanza in campo teologico si diffuse rapidamente. Fu grazie a Stimmen der Zeit, di cui era il principale redattore insieme a Romano Guardini, che divenne nei paesi di lingua tedesca il pensatore cattolico più influente tra le due guerre. Fu collaboratore di molte altre riviste, ricercatissimo conferenziere e animatore di vari circoli culturali, cappellano degli universitari cattolici. Rese un grande servizio alla Chiesa nel difficile periodo della persecuzione nazista, ricoprendo delicati incarichi che gli vennero affidati dal cardinale Preysing di Berlino e Faulhaber di Monaco. Dal 1951 le sue condizioni di salute lo costrinsero a soggiornare a Murnau e ad interrompere le tante attività . Non smise mai di dedicarsi con passione allo studio e alla produzione di testi .
Pensiero
Przywara ha un senso vivissimo dell' immanenza di Dio nel mondo e nella storia, attraverso Gesù Cristo e la sua Chiesa. Questa presenza, tuttavia, non pregiudica affatto ma piuttosto rafforza l' autonomia e il dinamismo delle creature perché il rapporto di immanenza (cioè "in") si lega con quello di trascendenza ( cioè "sopra", uber). Con la celebre formula analogia entis, che sintetizza tutto il suo pensiero filosofico e teologico, Przywara esprime una verità fondamentale del cattolicesimo: la trascendenza immanente non pregiudica né sminuisce il valore delle creature ma le salva, le guarda e le potenzia. Tra Dio e l'uomo c'è pertanto correlazione e polarità. Da una parte (il polo divino) si ha l'amore discendente di Dio che si manifesta attraverso Cristo e la sua Chiesa, dall'altra (il polo umano) c'è la nostalgia dell'uomo, che il filosofo chiama desiderium, che aderendo a Dio, supera e vince i contrasti umani. Con le sue sole forze l'uomo è incapace di superare le antinomie e vivere nell'unità e nella pace interiore. Questo gli viene concesso soltanto dalla Grazia di Dio. L'ordinamento analogico della realtà consiste dunque, non in una potenzialità negativa, ossia nel senso di essere - manipolati- dall'alto, ma piuttosto in una potenzialità positiva e attiva, nel senso di un guardare - verso - l'alto per essere se stessi. Tuttavia la distanza tra l'uomo e Dio rimane sempre infinita, e con l' analogia entis si schiera a favore di quel Dio "sempre più grande" (semper maior) che si manifesta tale attraverso tutti i tentativi del pensiero finito di comprendere l'Assoluto.
Fortuna del suo pensiero
Le tesi espresse da Przywara con la formula analogia entis furono negli anni Trenta al centro di vivaci discussioni e di aspre polemiche sia in campo cattolico, sia in campo protestante.
Karl Barth definì l' analogia entis come un' espressione dell' Anticristo e le contrappose il principio dell' analogia fidei.
Il più illustre discepolo di Przywara fu Hans Urs von Balthasar, e così definì il suo maestro:
"Non c'è veramente al mondo nessuno che abbia ricevuto un carisma che assomigli per intensità e profondità a quello che Przywara ha ricevuto per proclamare l'assolutezza di Dio. È indispensabile per ciò porsi alla sua scuola, per apprendere sulla scorta delle sue intuizioni inesauribili, delle sue formulazioni nate da un' intensa passione religiosa, un conveniente modo di parlare di Dio".
Opere
Opere fondamentali
L'opera fondamentale di Przywara è Analogia entis in tre volumi:
- Prinzip (Principio)
- All-Rhytmus (Ritmo del tutto)
- Schriften ( Scritti)
Tra le opere di carattere storico si ricordano:
- Henry kard. Newman: Christentum, (in otto volumi)
- Il segreto di Kirkegaard (1929) ;
- Kant oggi (1930)
- Agostino (1934)
- Holderlin (1949)
Tra le opere teologiche più significative si ricordano:
- Deus semper maior: Teologia degli esercizi (1938) (in 3 volumi)
- Crucis mysterium (1939)
- Che cos'è Dio? (1947)
- Antica e nuova alleanza (1956)
Tra le opere relative al settore fenomenologico - filosofico si segnala
- L'uomo. Antropologia tipologica (1959)
Opere in italiano
- Erich Przywara, Analogia Entis: metafisica. La struttura originaria e il ritmo cosmico, Vita e Pensiero, Milano 1995. ISBN 8834303687; ISBN 9788834303689. Anteprima limitata su books.google.it
- Erich Przywara, Agostino in Forma l'Occidente, Jaca Book, Milano 2007. ISBN 8816407700; ISBN 9788816407701. Anteprima limitata su books.google.it
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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