Lucas Holste
Lucas Holste Laico | |
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Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Amburgo 1592 |
Morte | Roma 2 febbraio 1661 |
Lucas Holste, latinizzato in Lucas Holstenius, italianizzato in Luca Olstenio (Amburgo, 1592; † Roma, 2 febbraio 1661), è stato un umanista, cartografo e storico tedesco.
Cenni storici
Nacque ad Amburgo nel 1592 in un famiglia riformata. Dopo i primi studi nella sua città studiò all'Università di Leida, dove conobbe alcuni dei principali studiosi della sua epoca, tra cui Giovanni Meursio, Daniele Einsio e Filippo Cluverio. Con quest'ultimo compì nel 1618 un viaggio di studi in Italia e Sicilia, occasione in cui si appassionò alla geografia e cartografia. Al suo ritorno ad Amburgo non ottenne un posto al ginnasio: deluso, lasciò la Germania, e a partire dal 1622 fu a Londra e Oxford, dove raccolse materiale per i suoi Geographi Minores, infine si recò a Parigi.
Nella capitale francese divenne bibliotecario di Jean-Antoine de Mesmes, presidente del Parlamento francese e amico degli studiosi Pierre e Jacques Dupuy, e corrispondente di Nicolas-Claude Fabri de Peiresc. La sua passione per Platone e la sua filosofia gli fecero scoprire la letteratura cristiana dei primi secoli in greco e in latino e le opere dei Padri della Chiesa. Questi studi lo convinsero a ritornare in seno alla Chiesa cattolica.
Nel 1627 si recò a Roma e, su raccomandazione di Peiresc, fu ammesso alla corte del cardinale Francesco Barberini, già nunzio apostolico e possessore della più importante biblioteca privata di Roma, di cui Olstenio divenne bibliotecario nel 1636. Papa Innocenzo X lo nominò sovrintendente alla Biblioteca Vaticana. Fu sempre Innocenzo che inviò Olstenio in diverse missioni diplomatiche. Papa Alessandro VII lo mandò a Innsbruck per ricevere l'abiura dal protestantesimo dell'ex-regina Cristina di Svezia. Fu pure attivo e convincente mediatore nella conversioni di un nobile danese, langravio di Darmstadt e di Ranzau.
Malgrado i suoi incarichi ufficiali Olstenio fu soprattutto uno studioso alacre e dalla cultura vastissima, ma non abbastanza costante per portare a termine i propri ambiziosi progetti, tra cui quello di correggere e completare i lavori di Cluverio, di collazionare, tradurre e commentare i lavori dei neoplatonici, di raccogliere le omelie inedite dei padri della Chiesa greci, di collezionare iscrizioni, di scrivere un commentario critico del testo greco della Bibbia, di raccogliere tutti i monumenti e gli atti della storia dei papi. Tutte queste differenti imprese consumarono le sue energie e riempirono i suoi quaderni di appunti, ma senza conclusioni.
La sua importate collezione libraria, circa 3'000 volumi a stampa, fu lasciata in eredità alla Biblioteca Angelica fondata agli inizi del secolo dal vescovo Angelo Rocca, O.S.A.[1].
Morì a Roma il 2 febbraio 1661 e fu sepolto nella chiesa romana di santa Maria dell'Anima.
Opere
Tra le opere di Olstenio sono state effettivamente pubblicate le sue note sull'Italia antiqua di Filippo Cluverio (1624); un'edizione dei frammenti di Porfirio con una dissertazione sulla sua vita e le sue opere (1630); alcune note su Eusebio contro Ierocle (1628), sui Detti di pitagorici tardi (1638), e sul De diis et mundo del neoplatonico Saturnino Secondo Salustio (1638); un'edizione del Trattato sulla caccia di Arriano (1644) e del Codex regularum monasticarum, una raccolta di regole monastiche (1661). Riscoprì e pubblicò per la prima volta il Liber Diurnus Romanorum Pontificum, una raccolta di atti pontifici redatti nella Cancelleria della Curia romana dal V all'XI secolo, ma la sua pubblicazione fu immediatamente bloccata da papa Alessandro VII (1660).
Dopo la sua morte, tra le sue carte furono trovate e pubblicate le collezioni di sinodi e monumenti ecclesiastici, la Collectio romana bipartita (1662), oltre agli Atti di Perpetua e Felicita di Bonifacio, di Taraco, Probo e Andronico (1663) e le Notae et castigationes in Stephani Byzantini ethnica (1684).
Note | |
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Bibliografia | |
(EN) Voce, in Charles George Herbermann (a cura di), Catholic Encyclopedia, 15 voll., Robert Appleton Company, New York 1907-1914
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