Lucas Holste

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
(Reindirizzamento da Lucas Holstenius)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lucas Holste
Laico
[[File:{{{stemma}}}|120px]]
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{motto}}}

Lucas Holstenius.jpg

Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 69 anni
Nascita Amburgo
1592
Morte Roma
2 febbraio 1661
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale {{{O}}}
Ordinazione presbiterale [[{{{aO}}}]]
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo {{{nominato}}}
Nominato arcivescovo {{{nominatoA}}}
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile {{{C}}}
Consacrazione vescovile [[ {{{aC}}} ]]
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creato
Creato
Cardinale
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|250px]]
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]

Lucas Holste, latinizzato in Lucas Holstenius, italianizzato in Luca Olstenio (Amburgo, 1592; † Roma, 2 febbraio 1661), è stato un umanista, cartografo e storico tedesco.

Cenni storici

Nacque ad Amburgo nel 1592 in un famiglia riformata. Dopo i primi studi nella sua città studiò all'Università di Leida, dove conobbe alcuni dei principali studiosi della sua epoca, tra cui Giovanni Meursio, Daniele Einsio e Filippo Cluverio. Con quest'ultimo compì nel 1618 un viaggio di studi in Italia e Sicilia, occasione in cui si appassionò alla geografia e cartografia. Al suo ritorno ad Amburgo non ottenne un posto al ginnasio: deluso, lasciò la Germania, e a partire dal 1622 fu a Londra e Oxford, dove raccolse materiale per i suoi Geographi Minores, infine si recò a Parigi.

Nella capitale francese divenne bibliotecario di Jean-Antoine de Mesmes, presidente del Parlamento francese e amico degli studiosi Pierre e Jacques Dupuy, e corrispondente di Nicolas-Claude Fabri de Peiresc. La sua passione per Platone e la sua filosofia gli fecero scoprire la letteratura cristiana dei primi secoli in greco e in latino e le opere dei Padri della Chiesa. Questi studi lo convinsero a ritornare in seno alla Chiesa cattolica.

Nel 1627 si recò a Roma e, su raccomandazione di Peiresc, fu ammesso alla corte del cardinale Francesco Barberini, già nunzio apostolico e possessore della più importante biblioteca privata di Roma, di cui Olstenio divenne bibliotecario nel 1636. Papa Innocenzo X lo nominò sovrintendente alla Biblioteca Vaticana. Fu sempre Innocenzo che inviò Olstenio in diverse missioni diplomatiche. Papa Alessandro VII lo mandò a Innsbruck per ricevere l'abiura dal protestantesimo dell'ex-regina Cristina di Svezia. Fu pure attivo e convincente mediatore nella conversioni di un nobile danese, langravio di Darmstadt e di Ranzau.

Malgrado i suoi incarichi ufficiali Olstenio fu soprattutto uno studioso alacre e dalla cultura vastissima, ma non abbastanza costante per portare a termine i propri ambiziosi progetti, tra cui quello di correggere e completare i lavori di Cluverio, di collazionare, tradurre e commentare i lavori dei neoplatonici, di raccogliere le omelie inedite dei padri della Chiesa greci, di collezionare iscrizioni, di scrivere un commentario critico del testo greco della Bibbia, di raccogliere tutti i monumenti e gli atti della storia dei papi. Tutte queste differenti imprese consumarono le sue energie e riempirono i suoi quaderni di appunti, ma senza conclusioni.

La sua importate collezione libraria, circa 3'000 volumi a stampa, fu lasciata in eredità alla Biblioteca Angelica fondata agli inizi del secolo dal vescovo Angelo Rocca, O.S.A.[1].

Morì a Roma il 2 febbraio 1661 e fu sepolto nella chiesa romana di santa Maria dell'Anima.

Opere

Tra le opere di Olstenio sono state effettivamente pubblicate le sue note sull'Italia antiqua di Filippo Cluverio (1624); un'edizione dei frammenti di Porfirio con una dissertazione sulla sua vita e le sue opere (1630); alcune note su Eusebio contro Ierocle (1628), sui Detti di pitagorici tardi (1638), e sul De diis et mundo del neoplatonico Saturnino Secondo Salustio (1638); un'edizione del Trattato sulla caccia di Arriano (1644) e del Codex regularum monasticarum, una raccolta di regole monastiche (1661). Riscoprì e pubblicò per la prima volta il Liber Diurnus Romanorum Pontificum, una raccolta di atti pontifici redatti nella Cancelleria della Curia romana dal V all'XI secolo, ma la sua pubblicazione fu immediatamente bloccata da papa Alessandro VII (1660).

Dopo la sua morte, tra le sue carte furono trovate e pubblicate le collezioni di sinodi e monumenti ecclesiastici, la Collectio romana bipartita (1662), oltre agli Atti di Perpetua e Felicita di Bonifacio, di Taraco, Probo e Andronico (1663) e le Notae et castigationes in Stephani Byzantini ethnica (1684).

Note
  1. Storia della biblioteca su Biblioteca Angelica. URL consultato il 27-01-2019
Bibliografia

(EN) Voce, in Charles George Herbermann (a cura di), Catholic Encyclopedia, 15 voll., Robert Appleton Company, New York 1907-1914