Santa Maria Michela del Santissimo Sacramento
Santa Maria Michela del Santissimo Sacramento, A.A.S.C. Religiosa | |
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al secolo Micaela Desmaisières y López Dicastillo y Olmeda | |
Santa | |
fondatrice della congregazione delle Adoratrici Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità | |
Santa Maria Michela del Santissimo Sacramento | |
Età alla morte | 56 anni |
Nascita | Madrid 1º gennaio 1809 |
Morte | Valencia 24 agosto 1865 |
Sepoltura | Convento delle Adoratrici Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità (Valencia) |
Iter verso la canonizzazione | |
Beatificazione | 7 giugno 1925, da Pio XI |
Canonizzazione | 4 marzo 1934, da Pio XI |
Ricorrenza | 24 agosto |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 24 agosto, n. 9:
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Santa Maria Michela del Santissimo Sacramento, al secolo Micaela Desmaisières y López Dicastillo y Olmeda (Madrid, 1º gennaio 1809; † Valencia, 24 agosto 1865) è stata una religiosa e fondatrice spagnola della congregazione delle Suore Adoratrici Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità: nel 1934 è stata proclamata santa da papa Pio XI.
Biografia
Figlia di Miguel Desmaisières y Flores e di Bernarda López de Dicastillo y Olmeda, apparteneva ad una ricca famiglia Madrilena: il fratello Diego, marchese de los Llanos de Alguazas e conte de la Vega del Pozo, abile diplomatico e ambasciatore di Spagna presso varie corti europee, le concesse il titolo di viscontessa di Jorbalán.
Sin dalla giovinezza si dedicò ad opere caritatevoli, soprattutto verso i malati (si distinse particolarmente durante un'epidemia di colera scoppiata nel 1834 a Guadalajara) e prestava regolarmente servizio presso l'ospedale San Juan de Dios di Madrid.
Qui conobbe una giovane ammalata che, succube delle disgrazie che l'avevano colpita, si era data alla malavita; Micaela riuscì a convincerla a ritornare in famiglia.
Da questo episodio sorse in lei l'idea di fondare dei collegi per aiutare queste ragazze, vittime della miseria e dell'ignoranza e che spesso si perdevano.
L'Istituto fu fondato a Madrid il 21 aprile 1845 ed affidato ad un comitato di sette volenterose signore.
Dopo un corso di esercizi spirituali, fatti nell'aprile 1847 sotto la direzione del gesuita Eduardo José Rodriguez, che diventò in seguito suo direttore spirituale fino alla morte, Micaela si avviò ad un arduo ed intenso lavoro ascetico, per mezzo del quale il 23 maggio dello stesso anno, nella festa di Pentecoste, ricevette una grazia spirituale che diede inizio alla sua vita spiccatamente mistica e carismatica, incentrata nell'Eucaristia e proiettata verso il prossimo.
Il 1º marzo del 1856 diede ufficialmente vita alla congregazione delle Adoratrici Ancelle del Santissimo e della Carità, ed il 27 aprile del 1858 ne venne eletta superiora generale: l'istituto iniziò quindi a diffondersi in tutta la Spagna (vennero aperte case a Saragozza, Valencia, Barcellona, Burgos, Pinto e Santander).
Nel 1857 divenne suo confessore Antonio María Claret y Clará: venne ammessa alla corte della regina Isabella II e, grazie alle sue doti carismatiche, ne divenne una dei più ascoltati consiglieri.
Intervenuta a Valencia durante una nuova epidemia di colera, contrasse il morbo che la portò alla morte, nel 1865.
Culto
Venne proclamata beata il 7 giugno del 1925 da papa Pio XI, che la canonizzò il 4 marzo del 1934.
Voci correlate | |
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