Museo Diocesano di Troia
Museo Diocesano di Troia | |
Ambito napoletano, Gruppo statuario processionale della Flagellazione (inizio XVIII secolo), cartapesta | |
Categoria | Musei diocesani |
---|---|
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Comune | Troia |
Diocesi | Diocesi di Lucera-Troia |
Indirizzo |
Via Ospedale, 2 71029 Troia (FG) |
Telefono | +39 0881 970081, +39 0881 726245 |
Fax | +39 0881 970081 |
Posta elettronica | info@diocesiluceratroia.it |
Proprietà | Diocesi di Lucera-Troia |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | dipinti, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | biblioteca, bookshop, visite guidate |
Sede Museo | ex Monastero delle Benedettine |
Datazione sede | XVI secolo |
Fondatori | mons. Antonio Pirotto |
Data di fondazione | 1965 |
Il Museo Diocesano di Troia (Foggia), allestito nell'ex Monastero delle Benedettine, è stato istituito nel 1965, per volere del vescovo Antonio Pirotto (1958 - 1974), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico ed archeologico, proveniente dal territorio diocesano.
Il Museo ha una sede distaccata presso il Museo del Tesoro della Cattedrale di Troia.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in sei sale espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologci, opere e suppellettile liturgica, databili dal IV secolo a.C. al XX secolo
I - Sala dei Misteri
La sala (ex refettorio) ospita:
- Cinque gruppi statuari detti Misteri dolorosi (inizio XVIII secolo), in cartapesta, di ambito napoletano, commissionati dal vescovo Emilio Cavalieri (1694 - 1726): questi, che venivano portati in processione il Venerdì Santo, raffigurano:
- Cattura di Gesù Cristo;
- Flagellazione;
- Ecce Homo;
- Gesù Cristo cade per la prima volta;
- Crocifissione.
II - Sala del Pavimento antico
Nella sala custodisce reperti archeologici di particolare pregio ed interesse culturale, fra i quali si segnalano:
- Frammento di pavimento, in opus spicatum, proveniente da una necropoli del IV - III secolo a.C.
- Giara in terracotta di epoca romana
III - Sala dell'Annunziata
La sala conserva pregevoli dipinti, tra cui spiccano:
- Presentazione al Tempio di Gesù Bambino (XVI secolo), attribuito alla scuola di Pietro Perugino.
- Madonna con Gesù Bambino (seconda metà XVII secolo), attribuito a Luca Giordano.
- Annunciazione (XVIII secolo), olio su tela, di anonimo pittore napoletano.
- Madonna dei fiori (XVIII secolo), olio su tela.
- Visione di san Pietro d'Alcantara (prima metà del XVIII secolo), di Francesco Solimena.
IV - Sala dei Flabelli
Nella sala sono esposti preziosi dipinti, oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Flabelli ornato di stemma episcopale, realizzati con piume bianche di struzzo.
- Polittico con Madonna delle Grazie (XVI secolo).
- Madonna di Costantinopoli (XVIII secolo).
- Paramenti liturgici (XVIII secolo), ricamati dalle Monache Benedettine.
V - Sala dei Capitelli
La sala conserva il materiale lapideo proveniente dalla fabbrica della Concattedrale. Di rilievo:
- Capitello con quattro teste (1225 - 1250 ca.), in pietra calcarea scolpita, forse già elemento di sostegno di un pannello di tabernacolo, insieme ad un altro capitello gemello oggi esposto presso il Metropolitan Museum di New York.[1] Questa scultura è detta Capitello delle Quattro Razze in quanto si è ritenuto di individuare in esso il profilo umano dei popoli conosciuti (prima della scoperta dell'America):
- Africano,
- Asiatico,
- Arabo,
- Europeo.
VI - Sala di San Benedetto
La sala conserva interessanti sculture, tra le quali si notano:
- Statua della Madonna (1448), in pietra scolpita e dipinta, di Giovanni da Casalbore.
- Statua di san Leonardo di Noblac (XV secolo).
- Statua di san Benedetto da Norcia (XVII secolo), in legno scolpito.
- Sarcofago di Ferdinando Lombardo , proveniente dalla demolita sagrestia della Concattedrale.
Cripta
Completa la visita al Museo:
- Cripta, rinvenuta durante i lavori di rimozione del pavimento nelle sale del lato settentrionale del Chiostro (1965): questa era l'antica Chiesa dell’Annunziata, che le Monache Benedettine utilizzarono, dal 1605 al 1724, prima di avere una propria cappella (l'attuale Chiesa dell’Addolorata). Nella cripta sono conservati:
- Polittico con Madonna del Rosario (XVI secolo) di scuola fiamminga;
- Altare maggiore e balaustra del presbiterio (XVII secolo).
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |