Museo d'Arte Sacra di Massa Marittima
Museo d'Arte Sacra di Massa Marittima | |
Ambrogio Lorenzetti, Polittico con Madonna con Gesù Bambino in trono tra angeli e santi (1335 ca.), tempera su tavola | |
Categoria | Musei civici e diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Grosseto |
Comune | Massa Marittima |
Diocesi | Diocesi di Massa Marittima-Piombino |
Indirizzo |
Corso Diaz, 36 58024 Massa Marittima (GR) |
Telefono | +39 0566 901954 |
Fax | +39 0566 901808 |
Posta elettronica | info@coopcollinemetallifere.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Massa Marittima-Piombino, Comune di Massa Marittima |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | ceramiche, codici miniati, dipinti, lapidi, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Musei di Arte Sacra della Diocesi |
Sede Museo | Complesso monumentale di San Pietro all'Orto, convento |
Datazione sede | 1273 |
Data di fondazione | 19 marzo 2005 |
Il Museo d'Arte Sacra di Massa Marittima (Grosseto), collocato nel convento del Complesso monumentale di San Pietro all'Orto, risalente al 1273, è stato inaugurato il 19 marzo 2005, per opera della Diocesi e del Comune, con l'obiettivo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Cerbone e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, articolato su due livelli, si sviluppa in cinque sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XII al XX secolo.
Sala I
La sala conserva pregevoli opere, fra cui spiccano per valore ed interesse culturale:
- Bassorilievi con Santi, Dodici apostoli e Storie del Nuovo Testamento (fine XII secolo), in alabastro grigio, di anonimo scultore, proveniente dal Cattedrale, tra i quali si segnalano:
- San Pietro apostolo;
- Santo guerriero;
- Chierico con vescovo benedicente, da alcuni studiosi identificati come san Regolo e san Cerbone di Populonia;
- Strage degli innocenti
- Moltiplicazione dei pani e dei pesci
- Maiestas Domini;
- Incoronazione di Maria Vergine fra angeli (fine XII secolo), in alabastro grigio, di un anonimo scultore, proveniente dal Cattedrale.
- Frammenti di capitelli (XIII secolo), in travertino, marmo bianco o calcare, provenienti dalla Cattedrale.
- Due frammenti di modanatura ad ovuli (terzo quarto del XIII secolo), in pietra calcarea, opera dell'architetto e scultore Giroldo da Como.
- Acquasantiera con Simboli di san Marco e san Matteo evangelisti (terzo quarto del XIII secolo), in pietra calcarea, di Giroldo da Como, proveniente dalla Chiesa di Sant'Agostino.
Sala II
La sala, dedicata alla scultura gotica senese e pisana tra il XIII e il XIV secolo, espone opere legate alla attività di Giovanni e Andrea Pisano. Di grande interesse storico-artistico:
- Gesù Cristo crocifisso (fine XIII - inizio XIV secolo), in legno intagliato e dipinto, attribuito a Giovanni Pisano.
- Undici statuette raffiguranti Santi apostoli e profeti (primo quarto del XIV secolo), provenienti probabilmente dall'iconostasi della dal Cattedrale, tra questi si notano:
- Otto sculture (si riconoscono tra i personaggi raffigurati San Paolo, San Giovanni Battista ed un Apostolo), in marmo bianco, attribuite all'artista senese Gano di Fazio;
- Tre sculture, in marmo bianco-grigio dipinto, attribuite a Camaino di Crescentino.
- Stauroteca (prima metà del XIV secolo), in legno laminato d'argento e rame dorato e inciso con smalti traslucidi, realizzata da Meo di Tale, Gaddo di Giovanni da Cascina, Ceo di Colo e probabilmente anche Andrea Pisano.
Sala III
La sala conserva importanti opere legate all'attività di Pietro e Ambrogio Lorenzetti ed oggetti liturgici coevi, tra i quali si notano:
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino in trono tra angeli e santi (1335 ca.), tempera su tavola, di Ambrogio Lorenzetti.[1]
- Reliquario a pisside del dito di san Cerbone (1330 ca.), in argento e rame fuso dorati, incisi, punzonati, cesellati, smalti opachi e lucidi, realizzato da una bottega orafa senese.
- Fermaglio di piviale con San Cerbone in cattedra fra due angeli (inizio XV secolo), in rame sbalzato, bulinato, cesellato, parzialmente dorato, smalti opachi e paste vitree, di un anonimo orafo senese, proveniente dalla Cattedrale.
- Reliquario a pisside (XV secolo), in argento e rame fuso dorati, incisi, punzonati, cesellati, smalti opachi e lucidi, realizzato dal senese Goro di Ser Neroccio: questo contiene, secondo la tradizione, un frammento del tessuto del perizoma di Gesù Cristo.
Sala IV
La sala ospita testimonianze della produzione artistica senese del XV secolo, sono infatti esposti frammenti di dipinti murali, pale d'altare e sculture lignee del periodo tardogotico. Di rilievo:
- Cuspide di polittico con San Gabriele arcangelo annunciante (1428 - 1430 ca.), tempera su tavola, di Stefano di Giovanni di Consolo detto il Sassetta:[2] questo è parte del dipinto commissionato dalla Compagnia dell'Arte della Lana di Siena, il cui pendant raffigurante la Maria Vergine annunciata è attualmente conservato alla Yale University Art Gallery di New Haven (USA).
- Presentazione di Gesù al Tempio (metà del XV secolo), tempera su tavola, di Sano di Pietro, proveniente dalla Cattedrale.[3]
Inoltre, nella sala è conservata:
- Vasi da farmacia (inizio XVI secolo), in maiolica, di bottega senese.
Sala V
Nella sala esposti preziosi oggetti liturgici, codici miniati e paramenti sacri. Di rilievo:
Note | |
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