Rinnovazione

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guido Reni, Visione di san Filippo Neri (1614 - 1615), olio su tela; Roma, Chiesa di Santa Maria in Vallicella, camere del Santo

La Rinnovazione viene effettuata da chi ha ricevuto o si è assunto un impegno ecclesiale.

La rinnovazione può riguardare la professione di fede, promesse sacramentali e voti religiosi.

Vengono rinnovati:

La rinnovazione delle promesse battesimali

Le promesse battesimali vengono rinnovate da tutti i battezzati nella solenne Veglia Pasquale, nella notte di Pasqua.

Vengono rinnovate anche dai genitori e padrini in occasione del Battesimo di un bambino piccolo, come espressione della volontà di vivere la fede che ci si impegna a trasmettere al bambino.

Sono spesso rinnovate in occasione di pellegrinaggi, ad esempio in Terra Santa, al fiume Giordano, dove Gesù ricevette il Battesimo da Giovanni.

La dimensione comunitaria di queste rinnovazioni fa emergere con chiarezza l'impegno di tutta la comunità cristiana a supportare chi rinnova la promesse.

La rinnovazione delle promesse matrimoniali

Le promesse matrimoniali vengono in genere rinnovate in occasione di un anniversario significativo per la coppia, come il 10°, il 20° il 25° o il il 50° anno.

I coniugi si rinnovano reciprocamente e davanti al presbitero la promessa di fedeltà già espressa in passato.

La rinnovazione acquista un particolare valore comunitario quando è fatta davanti ai figli, frutto dell'unione sacramentale, e davanti alla comunità, per far crescere la quale è dato il Sacramento del Matrimonio.

La rinnovazione delle promesse sacerdotali

Le promesse sacerdotali vengono rinnovate dai sacerdoti il Giovedì Santo all'interno della Messa Crismale.

Il rito della rinnovazione delle promesse rende tale celebrazione una delle principali manifestazioni dell'unità della Chiesa locale, della pienezza del sacerdozio del vescovo, e della stretta unione dei presbiteri con il Vescovo.

Tutti i presbiteri pronunciano davanti al loro Vescovo la formula di rinnovazione delle promesse fatte in occasione della loro ordinazione. Molti presbiteri, poi, ripetono tale formula nelle loro parrocchie, davanti ai fedeli, per sottolineare la loro disponibilità a servire nello Spirito il popolo affidato loro (cfr. Gv 13,1-15 ).

« Con il sacramento dell'Ordine i presbiteri si configurano a Cristo sacerdote come ministri del capo, allo scopo di far crescere ed edificare tutto il suo corpo che è la Chiesa, in qualità di cooperatori dell'ordine episcopale. Già fin dalla consacrazione del battesimo, essi, come tutti i fedeli, hanno ricevuto il segno e il dono di una vocazione e di una grazia così grande che, pur nell'umana debolezza, possono tendere alla perfezione, anzi debbono tendervi secondo quanto ha detto il Signore: "Siate dunque perfetti così come il Padre vostro celeste è perfetto" (Mt 5,48 ).

I sacerdoti, però, sono specialmente obbligati a tendere a questa perfezione, poiché essi, che hanno ricevuto una nuova consacrazione a Dio mediante l'ordinazione, vengono elevati alla condizione di strumenti vivi di Cristo eterno sacerdote, per proseguire nel tempo la sua mirabile opera, che ha restaurato con divina efficacia l'intera comunità umana.

Dato quindi che ogni sacerdote, nel modo che gli è proprio, tiene il posto di Cristo in persona, fruisce anche di una grazia speciale, in virtù della quale, mentre è al servizio della gente che gli è affidata e di tutto il popolo di Dio, egli può avvicinarsi più efficacemente alla perfezione di colui del quale è rappresentante, e la debolezza dell'umana natura trova sostegno nella santità di Lui, il quale è diventato per noi il pontefice "santo, innocente, incontaminato, segregato dai peccatori" (Eb 7,26 ). »

(Concilio Vaticano II, Decreto sul Ministero e la vita dei presbiteri Presbyterorum Ordinis, n.12)

La rinnovazione dei voti religiosi

I religiosi rinnovano i propri voti.

I religiosi di professione semplice sono tenuti a rinnovarli ogni anno, dal momento che non li emettono o non li hanno ancora emessi perpetui.

I religiosi di voti perpetui effettuano una rinnovazione dei voti di devozione una volta all'anno.

La rinnovazione della professione di fede

La professione di fede viene rinnovata da chi, soprattutto ministri ordinati, si appresta ad entrare in un incarico ecclesiale significativo: parroci, vescovi diocesani, insegnanti del seminario.

Voci correlate