A Lorch nel Norico ripense, nell'odierna Germania, san Floriano, martire, che sotto l'imperatore Diocleziano, per ordine del governatore Aquilino, fu precipitato da un ponte nel fiume Ens con un sasso legato al collo.»
Secondo la passio, Floriano era un veterano dell'esercito romano e ricopriva la carica di princeps offici a Cetia (presso l'odierna Kirchdorf an der Krems, in Austria), praticando in segreto la religionecristiana.
Durante le persecuzioni promosse da Diocleziano nel 304, saputo che a Loriacum (oggi Lorch) un gruppo di quaranta suoi correligionari era stato arrestato e condannato a morte, decise di raggiungerli e di condividere la loro sorte: giunto nella città, si consegnò ad un gruppo di ex commilitoni confessando la sua fede e, dopo essere stato interrogato e fatto torturare dal preside Aquilino, venne gettato nel fiume Anesius (Enns) con una macina di pietra legata al collo.
Molto popolare in Baviera, è patrono dell'Alta Austria del Tirolo e della Polonia, viene invocato contro le inondazioni e gli incendi (secondo la tradizione, avrebbe spento un incendio usando solo un secchio d'acqua: è per questo considerato patrono dei pompieri, soprattutto in Austria e Tirolo).
Bibliografia
Rosa Giorgi, Santi, col. "Dizionari dell'Arte", Mondadori Electa Editore, Milano2002, p. 78 ISBN 9788843596744