San Giuseppe Benedetto Cottolengo
San Giuseppe Benedetto Cottolengo Presbitero | |
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Santo | |
Sacerdote e fondatore del "Cottolengo" | |
Il santo ritratto dal fratello Agostino Cottolengo | |
Età alla morte | 55 anni |
Nascita | Bra 3 maggio 1786 |
Morte | Chieri 30 aprile 1842 |
Ordinazione presbiterale | cappella del seminario di Torino, 8 giugno 1811 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 29 aprile 1917, da Benedetto XV |
Canonizzazione | 19 marzo 1934, da Pio XI |
Ricorrenza | 30 aprile |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 30 aprile, n. 19:
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San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Bra, 3 maggio 1786; † Chieri, 30 aprile 1842) è stato un presbitero e fondatore italiano della Piccola Casa della Divina Provvidenza e delle congregazioni ad essa collegate: Fratelli, Suore e Sacerdoti del Cottolengo. Venne proclamato santo da Papa Pio XI nel 1934..
Biografia
Figlio del commerciante di stoffe Giuseppe Antonio Cottolengo, primo di dodici figli, imparò dalla madre Benedetta Chiarotti (originaria di Savigliano) i principi della vita cristiana. La sua adolescenza venne condizionata dagli eventi legati alla rivoluzione francese e alle invasioni di Napoleone I: buona parte dei suoi studi sacerdotali avvennero in clandestinità. Venne ordinato presbitero l'8 giugno 1811 nella cappella del seminario di Torino e nominato viceparroco a Corneliano d'Alba. Riprese gli studi teologici fino al raggiungimento della laurea con plauso e lode il 14 maggio 1816. Nel 1818 venne chiamato nella Congregazione dei Canonici del Corpus Domini. Col trascorrere del tempo emerse nel Cottolengo una profonda insoddisfazione e la meditazione della biografia di San Vincenzo de' Paoli lo condusse ad una maturazione della sua dimensione umana e spirituale.
La sua intuizione ebbe origine il 2 settembre 1827 quando venne chiamato al capezzale di una donna al sesto mese di gravidanza, affetta da tubercolosi e morente. Fu portata in più ospedali, ma in nessuno venne ricoverata. Di fronte al decesso improvviso della giovane, il Cottolengo sentì l'urgenza di creare un ricovero dove potessero essere accolti e soddisfatti i bisogni assistenziali che non trovavano risposta altrove. Con l'aiuto di alcune donne, il 17 gennaio 1828 aprì nel centro di Torino il Deposito de' poveri infermi del Corpus Domini.
Dopo tre anni, in seguito ai timori di un'epidemia di colera, il Governo gli ordinò di chiudere il ricovero. Sì trasferì in Borgo Dora, dove il 27 aprile 1832 fondò quella grande realtà tuttora esistente: la Piccola Casa della Divina Provvidenza, più comunemente conosciuta col nome del suo fondatore: il Cottolengo.
Diede inoltre vita ad alcune famiglie religiose: l'Istituto religioso delle Suore, i Fratelli e la Società dei Sacerdoti a lui intitolati.
Morì il 30 aprile 1842 a Chieri, in provincia di Torino.
Culto
Per le sue opere venne dichiarato beato da Papa Benedetto XV il 29 aprile 1917 e canonizzato il 19 marzo 1934 da Papa Pio XI.
Papa Benedetto XVI lo cita, nella sua prima enciclica Deus caritas est datata 25 dicembre 2005, tra i «modelli insigni di carità sociale per tutti gli uomini di buona volontà».
Scritti
- Fiori e profumi, raccolti dai detti del ven. p. Giuseppe Cottolengo, a cura di Bartolomeo Roetti, Torino, tipografia Salesiana, 1892;
- Fede, ma di quella. Detti di s. Giuseppe Cottolengo, Torino, Cottolengo, 1978;
- Fiori e profumi, raccolti dai detti di san Giuseppe Benedetto Cottolengo, nuova edizione con annotazioni critiche, a cura di Lino Piano, Torino, Piccola Casa della Divina Provvidenza, 1997;
- Detti e pensieri, a cura di Lino Piano, Milano, Edilibri, 2005;
Epistolario
- Epistolario, introduzione e note di fratel Domenico Carena, Torino, Piccola Casa della Divina Provvidenza
- 1. Lettere ai parenti e agli amici di gioventù, revisione del testo sugli originali e traduzione dal latino di don Lino Piano, Torino, Piccola Casa della Divina Provvidenza, 1973;
- 2. Lettere alle suore, a cura di un gruppo di cottolenghini, Torino, Piccola Casa della Divina Provvidenza, 1974;
- 3. Lettere alle autorita e ai collaboratori, a cura di un gruppo di cottolenghini, Torino, Piccola Casa della Divina Provvidenza
- Carteggio di san Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842), a cura di Lino Piano, Torino, Piccola Casa della Divina Provvidenza, 1975;
Filmografia
- Una cosa in mente. San Giuseppe Benedetto Cottolengo, film, sceneggiatura e regia di Paolo Damosso, con Massimo Wertmüller, Massimo Bonetti, Claudia Koll.
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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