San Simplicio di Olbia
San Simplicio di Olbia Vescovo · Martire | |
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Santo | |
Statua di san Simplicio di Olbia; Olbia, Basilica di San Simplicio | |
Nascita | III secolo |
Morte | 304 |
Ordinazione presbiterale | III secolo |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Olbia |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 15 maggio |
Santuario principale | Basilica di San Simplicio (Olbia) |
Attributi | mitria, baculo pastorale |
Patrono di | Olbia, Gallura |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 15 maggio, n. 3:
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San Simplicio di Olbia (III secolo; † 304) è stato un vescovo e martire italiano, il primo della città di Olbia. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Biografia
Sulla sua esistenza storica non vi sono dubbi, dato che tutti i martirologi ne fanno cenno; i dubbi sorgono sui suoi titoli: alcuni, infatti, lo ricordano come vescovo, altri come presbitero, e alcuni non accennano al martirio. La Passio, del XII secolo redatta dai monaci Vittorini di Marsiglia, lo presenta come vescovo e martire sotto Diocleziano nel 304.
Fausiana, nome altomedioevale di Olbia, è menzionata in una lettera di papa Gregorio I, il quale, nel VI secolo, esorta ad eleggere un nuovo vescovo per questa città, la quale ne era priva da lunghissimi anni a causa delle difficoltà dei tempi.
Basilica di San Simplicio
Per approfondire, vedi la voce Basilica di San Simplicio (Olbia) |
La figura di Simplicio, protovescovo di Olbia, è legata alla basilica minore che ne porta il nome. La chiesa, costruita tra la fine dell'XI secolo e la metà del XII secolo, sorge su una collina, situata ad occidente della città, ed in corrispondenza dell'antica necropoli romana, utilizzata fino all'Alto Medioevo.
All'interno della Basilica si conservano:
- sotto l'altare, Reliquiario a busto di san Simplicio di Olbia (XVII secolo), in legno intagliato policromo e dorato;
- alla base dell'altare, Reliquiario a cassa di san Simplicio di Olbia (XVII secolo), nel quale sono conservati i resti del Santo, che furono rinvenuti nel 1614, durante degli scavi archeologici nella cripta, ed in quell'occasione trasferiti nella chiesa parrocchiale di San Paolo, dove rimasero fino al 2001, quando il vescovo, Paolo Mario Virgilio Atzei, ne decise il ritorno nella basilica.
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