Sant'Alessandro l'Acemeta

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Sant'Alessando l'Acemeta
Monaco
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al secolo
battezzato
Santo
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Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita
Morte Gomon
440 ca.
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Professione religiosa [[]]
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Sant'Alessando l'Acemeta († Gomon, 440 ca.) è stato un monaco bizantino, fondatore degli Acemeti.

Note biografiche

Di nascita nobile[1], fu educato a Costantinopoli e servì alla corte di Bisanzio; da lì però fuggì nel deserto della Siria, dove iniziò verso il 380 vita da asceta, spinto sia dall'amore per la solitudine che dal timore di onori episcopali.

Evangelizzò la Mesopotamia fondando un grande monastero sull'Eufrate[2].

Ritornò poi (dopo un soggiorno ad Antiochia) a Costantinopoli, portando con sé l'esperienza della prima fondazione e trecento monaci; ivi fondò, nel monastero di San Menna, la comunità degli Acemeti, attirando a sé, per la novità e la serietà della regola, numerosi monaci di altri monasteri.

La sua presenza suscitò però l'ostilità del patriarca Nestorio e dell'imperatore Teodosio. Ciò lo costrinse a trasferirsi altrove, in un primo tempo presso Sant'Ipazio, abate di Rufiniana, e quindi a Gomon, sulla riva asiatica del Bosforo, dove poté fondare un monastero.

Morì verso il 440.

Culto

Lo riconoscono come santo fonti slave, che ne pongono la festa al 23 febbraio o al 3 luglio; i bollandisti lo collocano al 15 gennaio[2]. Non è presente nell'attuale Martirologio Romano.

Note
Bibliografia
  • Alessandro, santo, in Enciclopedia Treccani online
Voci correlate