Sant'Edvige di Andechs

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Sant'Edvige di Andechs, O.Cist.
Religiosa
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battezzata
Santa
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Sant'Edvige di Andechs (XIII secolo), miniatura
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 69 anni
Nascita Andechs
1174
Morte Trzebnica
15 ottobre 1243
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[]]
Professione religiosa 1240
Ordinato diacono
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione 26 marzo 1267, da Clemente IV
Ricorrenza 16 ottobre
Altre ricorrenze 13 ottobre nel Rito ambrosiano
Santuario principale monastero di Trebnitz
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 16 ottobre, n. 1 (il Rito ambrosiano la ricorda il 13 ottobre):
« Santa Edvige, religiosa, che, di origine bavarese e duchessa di Polonia, si dedicò assiduamente nell'assistenza ai poveri, fondando per loro degli ospizi, e, dopo la morte del marito, il duca Enrico, trascorse operosamente i restanti anni della sua vita nel monastero delle monache Cistercensi da lei stessa fondato e di cui era badessa sua figlia Gertrude. Morì a Trebnitz in Polonia il 15 ottobre. »

15 ottobre, n. 5, ricorrenza secondaria:

« Nel monastero di Trebnitz nella Slesia, in Polonia, anniversario della morte di santa Edvige, religiosa, la cui memoria si celebra domani »

Sant'Edvige di Andechs (Andechs, 1174; † Trzebnica, 15 ottobre 1243) fu duchessa di Slesia e Polonia e, rimasta vedova, divenne monaca cistercense a Trzebnica.

Era figlia del duca di Merania, Bertoldo IV d'Andechs[1] e di Agnese di Rochlitz (†25 marzo 1195), della famiglia dei Wettin.

Biografia

Educata presso il monastero delle benedettine di Kitzingen, in Franconia, nel 1186 Edvige sposò a Breslavia il duca di Slesia, Enrico I il Barbuto (dal 1233 anche duca di Polonia), della dinastia dei Piasti. La coppia ebbe sei figli: Boleslao, Corrado, Enrico detto il Pio, Agnese, Sofia e Gertrude. Si rivelò buona collaboratrice del marito nel difficile governo del ducato, guadagnandosi la simpatia dei sudditi polacchi imparando la loro lingua e promuovendo l'assistenza ai poveri. Visse la povertà in prima persona, giorno per giorno, con le regole severe che si impose, eliminando dalla sua vita tutto quello che può distinguerla da una donna di condizione modesta, a cominciare dall'abbigliamento, i biografi parlano degli abiti usati che indossa, delle calzature logore, delle cinture simili a quelle dei carrettieri. Nel 1202 fondò il monastero cistercense di Trzebnica di cui l'ultimogenita Gertrude ne diverrà badessa e dove anche lei vi si ritirerà gli ultimi anni della sua vitae.

Morì in questo cenobio il 15 ottobre 1243.

Il culto

Il 7 novembre del 1262 il vescovo di Włocławek diede inizio al processo diocesano per la canonizzazione di Edvige, che vide la sua conclusione nell'agosto del 1264, quando una delegazione guidata dall'arcidiacono della cattedrale di Cracovia si recò da Papa Clemente IV per sottoporgli la causa. Il pontefice canonizzò Edvige a Viterbo il 26 marzo (IV domenica di quaresima) del 1267.

La sua festa venne fissata al 15 ottobre (giorno del suo transito), ma nel 1929 venne spostata al 16 per far posto a quella di santa Teresa di Gesù.

Note
  1. Nobile bavarese Bertoldo IV d'Andechs, grazie all'imperatore Federico I Barbarossa, era diventato uno dei signori più potenti del Tirolo, aveva ottenuto i titoli di duca di Croazia e Dalmazia e aveva preso parte alla III crociata: le sue figlie Agnese e Gertrude, sorelle di Edvige, sposarono rispettivamente il re di Francia Filippo Augusto e il re d'Ungheria Andrea II il Gerosolimitano, mentre il figlio Bertoldo fu patriarca di Aquileia.
Voci correlate
Collegamenti esterni