Santa Bernadette Soubirous

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Santa Bernadette Soubirous
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Foto di Santa Bernadette Soubirous
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 35 anni
Nascita Lourdes
7 gennaio 1844
Morte Nevers
16 aprile 1879
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Extra Santa Bernadette Soubirous
Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

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Venerabile il [[]]
Beatificazione 1925, da Pio XI
Canonizzazione 8 dicembre 1933, da Pio XI
Ricorrenza 16 aprile
Altre ricorrenze
Santuario principale Santuario di Santa Bernardetta (Nevers)
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di Ammalati, Lourdes
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 16 aprile, n. 13:
« A Nevers sempre in Francia, Santa Maria Bernarda Soubirous, vergine, che, nata nella cittadina di Lourdes da famiglia poverissima, ancora fanciulla sperimentò la presenza della Beata Maria Vergine Immacolata e, in seguito, preso l'abito religioso, condusse una vita di umiltà e nascondimento. »

Santa Bernadette Soubirous, Marie-Bernarde Soubiroux o Maria Bernada Sobeirons in occitano (Lourdes, 7 gennaio 1844; † Nevers, 16 aprile 1879), è stata una vergine e veggente francese. È conosciuta per le apparizioni mariane alle quali assistè in una grotta del suo paese natale (Grotta di Massabielle). La visione dell'allora quattordicenne Bernadette di una "Signora vestita di bianco", divenuta nota poi come Nostra Signora di Lourdes, viene correlata a prodigi non spiegabili scientificamente da una Commissione medica appositamente istituita dall'amministrazione del Santuario di Nostra Signora di Lourdes

I sorprendenti accadimenti di cui Bernadette fu protagonista in giovane età, hanno fatto di Lourdes uno dei principali luoghi di pellegrinaggio per chi professa la fede cristiana. Fu proclamata beata da papa Pio XI nel 1925 e santa l'8 dicembre 1933 da papa Pio XI.

Biografia

I suoi genitori, François Soubirous (1807-1871) e Louise Castérot (1825-1866), gestivano il mulino di Boly, dove ella nacque il 7 gennaio 1844. Fu battezzata due giorni più tardi, il 9 gennaio, primo anniversario di matrimonio dei suoi genitori, nella chiesa parrocchiale di San Pietro. Dopo di lei i due coniugi ebbero altri 6 figli.

La crisi che colpì la Francia agricola si abbatté anche sulla sua famiglia, che visse in estrema povertà. Bernadette conobbe la fame e la malattia. Di salute fragile, a causa dell'asma, dimostrava meno anni di quelli che aveva. I suoi sentimenti religiosi erano già forti sebbene ella non conoscesse per nulla il Catechismo, essendo analfabeta. ("Se la Santa Vergine mi ha scelto, è perché sono la più ignorante!"dirà più tardi). Alcuni vicini affermarono che la famiglia viveva in un'armonia fuori dal comune, che sembrava riposare su amore reciproco, vicendevole sostegno e sulla loro devozione religiosa.

Per contribuire al mantenimento della famiglia Bernadette fu affidata a una famiglia di amici presso Bartrès, impiegata nella sorveglianza e pascolo delle greggi e come cameriera presso la loro taverna. I Soubirous si trasferirono in una malsana cella dell'antica prigione de la rue Haute, denominata Le Cachot. Nel 1857, nell'anno che precedette le apparizioni, il padre François Soubirous, fu accusato ingiustamente di furto.

Le apparizioni della Madonna a Bernadette

Bernadette Soubirous

Secondo quanto riferito dalla stessa Bernadette, l'11 febbraio 1858, appena quattordicenne, mentre assieme a una sorella e ad alcune amiche raccoglieva legna da ardere in un boschetto vicino alla grotta di Massabielle (poco fuori Lourdes), Bernadette ebbe la prima visione di ciò che descrisse come "una piccola Signora giovane", in piedi in una nicchia della roccia. Bernadette affermò che la "bellissima Signora" le aveva chiesto di tornare alla grotta ogni giorno per quindici giorni e riferì anche che la Signora vestiva un velo bianco, una cinta blu e una rosa dorata su ogni piede e teneva nelle mani un Rosario.

Le giovani che erano in sua compagnia dissero di non aver visto nulla. L'identità dell'apparizione - nelle parole di Bernadette - rimase sconosciuta fino alla diciassettesima visione; fino ad allora Bernadette si limitò a chiamarla semplicemente Aquero (pronuncia "acherò"; nel dialetto occitano locale significa pressappoco quella là, una maniera di riferirsi a una generica figura femminile).

La storia di Bernadette creò scompiglio tra gli abitanti della cittadina, che erano divisi sulla convinzione che la ragazza dicesse, o no, la verità. Presto un gran numero di persone la seguiva quotidianamente nel suo percorso, alcuni per curiosità, altri che credevano fermamente di assistere a un miracolo.

Il contenuto delle altre visioni di Bernadette fu semplice e focalizzato sulla necessità di preghiera e penitenza. Tuttavia, durante la tredicesima apparizione, il 2 marzo, Bernadette spiegò alla sua famiglia che la Signora aveva detto "Và per favore dai sacerdoti e dì loro che una cappella deve essere costruita qui. Lasciate che qui passino le processioni". Accompagnata da due delle sue zie, Bernadette puntualmente si presentò con la richiesta al Parroco, Padre Dominique Peyramale, un uomo brillante, ma burbero, con poca disponibilità a credere ad affermazioni su apparizioni o miracoli.

Padre Peyramale disse a Bernadette che la Signora doveva dare un'identificazione. La ragazza affermò che nella visione successiva ripeté le parole del Parroco alla Signora, ma che ella si inchinò leggermente, sorrise e non rispose nulla. Padre Peyramale disse a Bernadette di provare che la "Signora" fosse "reale", di chiederle un miracolo, cioè di far fiorire e germogliare il cespuglio di rose subito sotto la nicchia. Era metà febbraio.

Come Bernadette riportò più tardi alla sua famiglia e agli inquirenti civili ed ecclesiastici, durante la nona apparizione, la Signora presumibilmente le disse di bere dalla sorgente che fluiva sotto la roccia e mangiare le piante che crescevano liberamente lì e benché sul luogo non vi fossero sorgenti conosciute e il terreno fosse duro e arido, Bernadette suppose che la "Signora" volesse indicare che la sorgente era sotto terra. La ragazza fece quindi come le era stato detto e scavò nella terra, ma quando non accadde nulla lo scetticismo si impossessò dei presenti. Tuttavia, il giorno dopo, l'acqua cominciò a fluire. Alcuni devoti seguirono l'esempio di Bernadette e bevvero dalla sorgente, cui furono presto riconosciute proprietà curative.

Fino a oggi, 67 guarigioni sono state verificate dall'Ufficio Medico di Lourdes, classificate come "inspiegabili" e successivamente dichiarate miracolose dalla Chiesa cattolica. La commissione di Lourdes che esaminò Bernadette dopo le visioni, eseguì anche un'analisi dell'acqua e trovò soltanto un alto contenuto di minerali e null'altro di straordinario che potesse spiegare le guarigioni. Bernadette stessa disse che la Fede e le preghiere avevano curato i malati.

La sedicesima visione, durata un'ora, avvenne il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica commemora l'Annunciazione dell'Angelo alla Madonna. Durante la visione, avvenne il "Miracolo della Candela". Bernadette teneva fra le mani una candela, che durante la visione bruciò del tutto: la fiamma rimase a diretto contatto con la sua pelle per più di 15 minuti, senza che ella mostrasse dolore o danni.

Tale avvenimento fu testimoniato da molte persone presenti, incluso il Medico Generico di Lourdes, il dottor Pierre Romaine Dozous, che cronometrò e documentò il fatto. Secondo il suo rapporto, non c'era alcun segno che mostrasse che la pelle di Bernadette fosse danneggiata in alcun modo, quindi tenne sotto controllo la ragazza senza intervenire. Dopo che la visione fu terminata, il dottore affermò di aver esaminato la mano della ragazza senza trovarvi alcuna evidenza di bruciatura e che ella era del tutto ignara di quanto stava accadendo. Il dottore disse allora di aver applicato per un attimo una candela accesa sulla mano della ragazza e che lei reagì immediatamente. Non è chiaro se altri osservatori, oltre a Dozous, fossero sufficientemente vicini per poter testimoniare che la candela era in contatto continuo con la pelle di Bernadette.

La ragazza disse di aver chiesto nuovamente, nella medesima apparizione, il nome della Signora e che ella aveva soltanto sorriso. Bernadette ripeté la domanda altre tre volte e alla fine udì la signora pronunciare, in Guascone, il dialetto locale, "Io sono l'Immacolata Concezione". Quattro anni prima Papa Pio IX aveva promulgato la dottrina dell'Immacolata Concezione, secondo cui sola tra tutti gli esseri umani mai vissuti, la Vergine Maria era nata senza la macchia del Peccato originale. Tuttavia il dogma all'epoca non era molto conosciuto nella Chiesa cattolica. Non era certamente un'espressione nota a una contadina semplice e non istruita, che riusciva a malapena a leggere. I suoi genitori, tutti gli insegnanti e sacerdoti testimoniarono più tardi che la ragazza non aveva mai udito da loro le parole riferite.

Bernadette era una giovane malaticcia, aveva avuto il colera durante l'infanzia e aveva sofferto per la maggior parte della sua vita di asma. Tuttavia, malgrado le rigorose investigazioni ufficiali della Chiesa cattolica e del Governo francese, rimase ferma nelle sue dichiarazioni.

La prima visione e le successive diciassette che la giovane ebbe sono state accettate, dopo attente analisi e raccolta di testimonianze dirette, come eventi miracolosi dalla Chiesa cattolica, che le riconosce come manifestazioni della Beata Vergine Maria. Ecco il dettaglio delle apparizioni:

Foto che ritrae Santa Bernadette Soubirous alla grotta di Massabielle (1863)
  1. giovedì 11 febbraio 1858: con la sorella Maria (1846-1892) e Jeanne Abadie, un'amica, Bernadette si recò lungo il Gave per raccogliere della legna. A causa della sua salute precaria, ella esitò ad attraversare il Gave, gelato, come la sorella e l'amica. Fu allora sorpresa da un rumore e alzò la testa verso la grotta di Massabielle: «Intravidi una signora vestita di bianco: ella portava un vestito bianco, un velo anch'esso bianco, una cintura blu e una rosa gialla su ciascun piede». Bernadette recitò una preghiera e la signora sparì;
  2. domenica 14 febbraio 1858: i suoi genitori vietarono a Bernadette di tornare alla grotta, ma poi cedettero alla sua insistente richiesta. Sul posto recitò il Rosario e vide apparire la Signora che le gettò dell'acqua benedetta, poi sorrise, inclinò la testa e sparì;
  3. giovedì 18 febbraio 1858: Bernadette, dietro suggerimento di una signora di Lourdes, chiese alla Signora di scrivere il suo nome, ma ella rispose: "Non è necessario", poi aggiunse: "Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell'altro. Volete avere la grazia di venire qui per quindici giorni?";
  4. venerdì 19 febbraio 1858: Bernadette andò alla grotta con un cero benedetto e acceso (che poi è divenuta una consuetudine). La Signora apparve brevemente;
  5. sabato 20 febbraio 1858: la Signora apprese una preghiera personale da Bernadette che, alla fine della visione, fu assalita da una grande tristezza;
  6. domenica 21 febbraio 1858: un centinaio di persone accompagnarono Bernadette. La Signora si presentò solo a Bernadette e il commissario di polizia Jacomet la interrogò su ciò che aveva visto. Bernadette si accontentò di ripetere: "aquerò" (quella là);
  7. martedì 23 febbraio 1858: accompagnata da centocinquanta persone, Bernadette si recò alla grotta, dove l'apparizione rivelò un segreto "soltanto per lei"
  8. mercoledì 24 febbraio 1858: la Signora trasmise un messaggio a Bernadette: "Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori! Andate a baciare la terra in penitenza per i peccatori!";
  9. giovedì 25 febbraio 1858: erano presenti trecento persone. Bernadette spiegò che la Signora le chiedeva di bere alla sorgente: "Andate a bere alla fonte e a lavarvi. Voi mangerete di quell'erba che è là". Bernadette racconterà più tardi: "Io non trovai che un po' di acqua infangata. Al quarto tentativo potei bere". La folla l'accusò di essere folle ed ella rispose: "È per i peccatori";
  10. sabato 27 febbraio 1858: ottocento persone accompagnarono Bernadette. L'apparizione restò silenziosa, Bernadette bevve l'acqua;
Una rappresentazione artistica della Madonna di Lourdes
  1. domenica 28 febbraio 1858: duemila persone assistettero all'estasi di Bernadette che pregò, baciò la terra, strisciò sulle ginocchia. Il giudice Ribes minacciò di imprigionarla;
  2. lunedì 1º marzo 1858: millecinquecento persone accompagnarono Bernadette, tra le quali, per la prima volta, un sacerdote. La stessa notte Catherine Latapie, un'amica di Bernadette, si recò alla grotta e immerse il suo braccio paralizzato nella fonte: il braccio e la mano ritrovarono tutta la loro funzionalità;
  3. martedì 2 marzo 1858: la folla era numerosa. La Signora chiese a Bernadette: "Andate a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella". L'abate Peyramale, parroco di Lourdes, volle conoscere il nome della Signora e chiese una prova precisa: voleva veder fiorire il cespuglio di rosa canina della grotta in pieno inverno;
  4. mercoledì 3 marzo 1858: tremila persone accompagnarono Bernadette, ma la visione non apparve. Più tardi Bernadette si sentì chiamata a ritornare alla grotta, dove domandò alla Signora quale fosse il suo nome: questa le rispose con un sorriso. Il parroco Peyramale insistette: "Se la Signora vuole veramente una cappella, dica il suo nome e faccia fiorire il rosaio della grotta";
  5. giovedì 4 marzo 1858: circa ottomila persone attendevano un miracolo alla grotta. La visione fu silenziosa. Per venti giorni Bernadette non sentì più l'invito a recarsi alla grotta;
  6. giovedì 25 marzo 1858: l'apparizione si mostrò a Bernadette e disse in occitano (la lingua che parlava Bernadette), alzando gli occhi al cielo e giungendo le mani: "Que soy era immaculada concepciou". Bernadette ripeté questa frase, che non comprendeva e corse a dirla al parroco, che rimase turbato: quattro anni prima il papa Pio IX aveva fatto dell'espressione Immacolata concezione un dogma e Bernadette disse di ignorare che essa designava la Vergine Maria. Il rosaio non è mai fiorito;
  7. mercoledì 7 aprile 1858: il dottor Douzous constatò che la fiamma del cero che Bernadette teneva durante l'apparizione circondava la sua mano senza bruciarla;
  8. giovedì 16 luglio 1858: fu l'ultima apparizione. Una palizzata impediva l'accesso alla grotta. Bernadette attraversò il Gave e vide la Vergine esattamente come se ella si fosse trovata davanti alla grotta.

Gli ultimi anni

Contrariata dall'attenzione che stava attirando su di sé, Bernadette si trasferì presso la scuola-ospizio tenuta dalle Suore della Carità di Nevers, dove alla fine imparò a leggere e scrivere.

Si ritirò poi presso il convento delle Suore della Carità e dell'Istruzione cristiana di Nevers all'età di 22 anni. Trascorse lì gli ultimi anni della sua breve esistenza, lavorando come assistente nell'infermeria e poi come sacrestana, creando bellissimi ricami per abiti d'altare e vesti. Durante un grave attacco d'asma, chiese l'acqua della sorgente di Lourdes e i suoi sintomi regredirono per non tornare più. Tuttavia non cercò di curarsi nello stesso modo, quando più tardi si ammalò di tubercolosi ossea al ginocchio destro.

Ella aveva seguito lo sviluppo di Lourdes come Santuario di Nostra Signora di Lourdes per pellegrinaggi mentre viveva lì, ma non fu presente per la consacrazione della basilica nel 1876. Morì della sua malattia cronica all'età di 35 anni, il 16 aprile 1879.

Il suo corpo venne esumato il 22 settembre 1909 e apparve inspiegabilmente incorrotto. Altre esumazioni avvennero il 3 aprile 1919 e nel 1925 e il corpo non mostrava ancora segni di corruzione. I medici presenti nelle tre esumazioni giudicarono il fenomeno "non naturale". Dal 1925 il corpo di Santa Bernadette è esposto alla devozione dei fedeli. Le è stato posto solo un leggero strato di cera sul volto.

Canonizzazione

Bernadette è stata beatificata nel 1925 e canonizzata nel 1933, sotto Papa Pio XI, non tanto per le visioni, quanto per la santità della sua vita.

È la protettrice degli ammalati e la patrona di Lourdes. Viene ricordata dalla Chiesa cattolica il 16 aprile.

Cinema e Letteratura

La figura di Bernadette è stata rievocata tanto dal cinema quanto dalla televisione. La sua vita fu descritta nel romanzo di Franz Werfel La canzone di Bernadette (o Poema di Bernadette), che fu più tardi adattato in un film del 1943 intitolato Bernadette, con Jennifer Jones nel ruolo di Bernadette. Una versione più recente della vita di Bernadette è stata presentata in un film di Jean Dellanoy del 1988, con Sidney Penny nel ruolo della santa.

Bibliografia
  • Bernardetta vi parla. La vita dalle sue parole, René Laurentin, Edizioni San Paolo, 1993
  • Vita di Bernadette, René Laurentin, Edizioni Borla, 1979
  • Bernadette - La via della semplicità, F. Bouchard, Edizioni Paoline, 2008
  • Diario e pensieri di Bernadette Soubirous, Centro Volontari della Sofferenza Edizioni, 2008
Voci correlate
Collegamenti esterni