Santa Maria Antonia de San José

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Santa Maria Antonia de San José, H.D.S.
Religiosa
[[File:{{{stemma}}}|120px]]
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo María Antonia de Paz y Figueroa
battezzata
Santa
{{{note}}}
{{{motto}}}

María Antonia de Paz y Figueroa.png

Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita Silípica
1730
Morte Buenos Aires
7 marzo 1799
Sepoltura Basilica di Nostra Signora della Pietà, Buenos Aires
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa 1745
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale {{{O}}}
Ordinazione presbiterale [[{{{aO}}}]]
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo {{{nominato}}}
Nominato arcivescovo {{{nominatoA}}}
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile {{{C}}}
Consacrazione vescovile [[ {{{aC}}} ]]
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creato
Creato
Cardinale
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da {{{venerato da}}}
Venerabile il 1º luglio 2010, da papa Benedetto XVI
Beatificazione 27 agosto 2016, da papa Francesco
Canonizzazione 11 febbraio 2024, da papa Francesco
Ricorrenza 7 marzo
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di {{{patrono di}}}
[[File:|250px]]
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
{{{Festività}}}

Santa Maria Antonia de San José, al secolo María Antonia de Paz y Figueroa (Silípica, 1730; † Buenos Aires, 7 marzo 1799) è stata una religiosa argentina. Detta anche Mama Antula, ha fondato la congregazione delle Figlie del Divin Salvatore ispirata al carisma dei gesuiti. È la prima santa argentina.

Biografia

María Antonia de Paz y Figueroa nacque nel 1730 nella provincia di Tucumán, Argentina, in una famiglia patrizia e benestante. Il giorno di nascita e di battesimo sono ignoti.

Sin da fanciulla fu educata secondo i valori ed i principi cristiani ed entrò ben presto in contatto con la spiritualità ignaziana. Nel 1745 vestì l'abito di “beata” gesuita emettendo i voti privati e, ritiratasi nel cosiddetto locale “Beaterio”, iniziò a condurre un'esistenza comunitaria insieme ad altre donne consacrate.

Vita religiosa

Nel 1767, dopo l'espulsione della Compagnia di Gesù dai territori della Corona di Spagna, Maria Antonia maturò l'intenzione di proseguire l'apostolato degli esercizi spirituali, considerati un bene prezioso per le persone di ogni livello sociale. Per tale progetto ricevette il pieno consenso del confessore e del Vescovo della città di Santiago del Estero, dove aprì una casa. Il metodo seguito dalla Serva di Dio era molto semplice. Ella, infatti, appena arrivava in una città o in un villaggio indicati come sede per gli esercizi, si presentava subito alle diverse autorità per ottenere i relativi permessi.

Una volta affissi gli avvisi, si preoccupava di invitare qualche sacerdote zelante e in grado di predicare gli esercizi spirituali e di cercare un ambiente consono e sufficiente per poter ospitare, per circa una decina di giorni, un centinaio di persone. In queste occasioni riuscì sempre a reperire tutto il necessario per il mantenimento gratuito dei partecipanti, nonché a risolvere tutti i molteplici problemi logistici che le si presentarono. I frutti che la Serva di Dio colse alla fine e alla chiusura di ogni corso furono molteplici: si assistette in molti casi alla riforma dei costumi, ad un profondo cambiamento di vita, all'estirpazione di vizi, alla conversione di molti peccatori, all'abbandono delle vanità del mondo e al miglioramento dello stato sacerdotale e della vita religiosa sia maschile che femminile.

Maria Antonia diventò per molti partecipanti ai diversi eserciti spirituali un esempio di umile e spontanea semplicità, capace di edificare attraverso la sua disponibilità e saggezza. Nel 1779, dopo un periodo di viaggi tra le città di Jujuy, Salta, Tucumán, Catamarca, La Rioja e Córdoba (tremila chilometri a piedi!) per preparare gli esercizi spirituali, la Serva di Dio si stabilì nella città di Buenos Aires (percorrendo a piedi altri mille e cinquecento chilometri circa), dove ben presto ottenne la stima e la fiducia del Vescovo, che le concesse diverse e ampie facoltà. Introdusse la devozione a San Gaetano, attualmente molto diffusa in Argentina.

La Santa Casa degli esercizi spirituali, fondata dalla santa a Buenos Aires.

Tra gli anni 1790 e 1792, si recò fino alle terre dell'attuale Uruguay per poter promuovere e diffondere il suo apostolato. Di ritorno a Buenos Aires, si dedicò alla costruzione di un edificio più ampio dove svolgere le sue attività, realizzando una casa di esercizi spirituali ancora oggi in funzione. Il suo apostolato venne affidato ad un gruppo di “beate”, che successivamente costituiranno l'Istituto delle Figlie del Divin Salvatore.

Spiritualità

La sua ferma fede, la sua straordinaria speranza e la sua immensa carità verso Dio e verso il suo prossimo resero Maria Antonia un autentico strumento nelle mani del Signore e, attraverso il suo fulgido apostolato, segnò in profondità la vita cristiana dell'ambiente. Donna convinta ed entusiasta, affrontò con fiducia ogni circostanza della sua esistenza, soprattutto quelle più avverse. Fu amante della preghiera, del sacrificio e della penitenza, al punto che era solita camminare a piedi nudi e indossare il cilicio. La Serva di Dio fu, inoltre, stimata per la sua eccezionale prudenza, dimostrata soprattutto nel chiedere consigli, prima di prendere qualsiasi tipo di decisione, a persone sagge e alle autorità religiose.

Grazie alla sua amabilità fu in grado di affratellare le persone ricche con quelle povere senza creare malcontenti. Tutto ciò le procurò la stima di molti benefattori che diedero sostegno alla sua opera.

Morte

Nei primi giorni del marzo 1799 la Serva di Dio si ammalò gravemente. Si spense il 7 marzo 1799, completamente e serenamente abbandonata nelle mani del Signore. Il suo corpo fu sepolto in povertà assoluta nel Cimitero accanto alla chiesa della Pietà di Buenos Aires e, in seguito, trasferito all'interno della medesima, dove oggi è meta di pellegrinaggi.

Culto

Beata

Dopo oltre un secolo dalla morte di Mama Antula, la diocesi di Buenos Aires ha avviato il suo processo di beatificazione. Il processo informativo si è quindi aperto il 23 ottobre 1905 e si è concluso il 29 settembre 1906; il decreto sugli scritti fu ottenuto il 9 agosto 1917. La causa passò in fase romana l'8 agosto 1917, ma ottenne il decreto di “non cultu” solo il 16 luglio 1941, anche per via delle guerre mondiali. Il processo è ripreso sul finire del ventesimo secolo, quando ormai vigevano le nuove regole circa i processi canonici. Il nulla-osta fu concesso dalla Santa Sede il 26 gennaio 1999: venne dunque istruita un’inchiesta suppletiva, aperta il 3 maggio 1999, chiusa il 18 luglio dello stesso anno e convalidata il 3 dicembre successivo.

La “Positio super virtutibus” venne trasmessa a Roma nel 2005. In seguito alla riunione dei consultori storici, il 17 gennaio 2006, si svolsero anche quelle dei consultori teologi, il 6 ottobre 2009, e dei cardinali e vescovi della Congregazione vaticana delle Cause dei Santi, l'8 giugno 2010. Il 1° luglio del medesimo anno papa Benedetto XVI autorizzò la promulgazione del decreto con cui Maria Antonia di San Giuseppe otteneva la qualifica di Venerabile.

Come presunto miracolo da esaminare per ottenere la sua beatificazione venne considerato il caso di suor Rosa Vanina, religiosa della Società delle Figlie del Divino Salvatore, le eredi spirituali di Mama Antula. Nel 1904 si ammalò di colecistite acuta ed ebbe uno shock settico, che all'epoca, senz'antibiotici, poteva causare la sua morte. Fu quindi chiesta l'intercessione della sua fondatrice e, in breve tempo, la suora recuperò la salute. La documentazione sul miracolo fu raccolta nel 1905, ma venne esaminata a quasi cent'anni di distanza, ottenendo la convalida il 15 febbraio 2002. La commissione medica della Congregazione delle Cause dei Santi si è pronunciata favorevolmente circa l’inspiegabilità scientifica dell'accaduto, mentre i teologi, i cardinali e i vescovi hanno affermato l'autenticità dell'intercessione della Venerabile.

Con una lettera a Luisa Sánchez Sorondo, discendente di Maria Antonia, datata 14 agosto 2013, papa Francesco ha espresso il desiderio che la beatificazione arrivasse presto, dichiarando di essersi interessato in tal senso presso la Congregazione delle Cause dei Santi. Il 3 marzo 2016, ricevendo il cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione, ha infine potuto autorizzare la promulgazione del decreto con cui la guarigione di suor Rosa era avvenuta per intercessione di Maria Antonia di San Giuseppe. La beatificazione è stata celebrata il 27 agosto 2016, presso il parco Francisco de Aguirre di Santiago del Estero, presieduta dal cardinal Amato come inviato del Santo Padre. La memoria liturgica della novella Beata venne fissata al 7 marzo, giorno della sua nascita al Cielo.

Santa

Il caso preso in esame dalla sua postulazione per ottenere la canonizzazione riguarda invece Claudio Perusini, argentino, nato nel 1959, il quale nel 2017 si trovava a Santa Fe per questioni di famiglia. Improvvisamente fu interessato da una patologia cerebrovascolare: più precisamente, si trattava di “ictus ischemico con infarcimento emorragico in più aree, coma profondo, sepsi, shock settico resistente, con insufficienza multiorgano”. Lo scenario prospettato dai medici era duplice: o rimanere in quello stato, o la morte. All'ospedale di Santa Fe, dove l’uomo era ricoverato, arrivò un suo amico gesuita: Claudio, infatti, era stato alunno del Seminario dei Gesuiti, ma l'allora superiore provinciale, padre Jorge Mario Bergoglio, il futuro papa Francesco, l'aveva aiutato a capire che il sacerdozio non era la sua strada. Il gesuita quindi gli portò un’immagine di mama Antula e iniziò a ricorrere alla sua intercessione, per ottenere il miracolo. Alle sue invocazioni si unirono Maria Laura, la moglie del paziente, i loro due figli e altri parenti e amici. Dopo pochi giorni Claudio migliorò significativamente e riacquistò pienamente tutte le funzioni vitali; in seguito ad alcuni mesi di fisioterapia, ritornò alla vita normale.

Il 13 aprile 2018 venne aperta, nell'Arcidiocesi di Santa Fe de la Vera Cruz, l’inchiesta diocesana sul presunto miracolo, conclusasi il 18 dicembre dello stesso anno. Il 24 ottobre 2023, ricevendo in udienza il cardinal Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle cause dei santi, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto relativo al miracolo, aprendo la via alla canonizzazione di Maria Antonia, destinata quindi a diventare la prima donna argentina di nascita riconosciuta come Santa. A seguito della abituale consultazione del Collegio Cardinalizio, il Santo Padre stabilì che il Rito di Canonizzazione si tenesse l'11 febbraio 2024, VI domenica del Tempo Ordinario e anniversario della prima apparizione della Beata Vergine Maria di Lourdes.

Collegamenti esterni
  • Voce "Maria Antonia de San José" su causesanti.va, online