Doni dello Spirito Santo




« | La vita morale dei cristiani è sorretta dai doni dello Spirito Santo. Essi sono disposizioni permanenti che rendono l'uomo docile a seguire le mozioni dello Spirito Santo. » | |
La tradizione cristiana conosce i sette Doni dello Spirito Santo. Essi sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Appartengono nella loro pienezza a Cristo, Figlio di Davide. Completano e portano alla perfezione le virtù di coloro che li ricevono[1].
Il numero sette non significa che non esistono altri doni oltre a questi, ma esprime la pienezza del dono, frutto della presenza dello Spirito.
Fondamento biblico
Dei doni dello Spirito parla Isaia 11,2 , presentando i doni che lo Spirito concederà al Messia. Il testo ebraico parla di sei doni: sapienza, intelligenza, consiglio, fortezza, conoscenza e timore del Signore; la versione greca dei LXX e la versione latina della Volgata enunciano invece sette doni, introducendo la "pietà": si tratta di una interpretazione di Is 11,3 , in cui il timore del Signore, ripetuto in questo versetto dopo essere stato menzionato nel versetto precedente, viene tradotto con un termine alternativo, pietà[2].
Gesù, nella sinagoga di Nazaret, riferisce a sé la profezia di Isaia, e ne annuncia il compimento: lo Spirito Santo è su di lui per realizzare la missione della liberazione degli uomini (Lc 4,16-21 ).
Sguardo storico
Nella storia della spiritualità, l'attenzione della teologia dello Spirito Santo si è spostata notevolmente:
- i Padri della Chiesa hanno studiato la funzione dello Spirito nel processo di santificazione;
- i teologi scolastici hanno elaborato una dottrina complessa attorno ai doni dello Spirito;
- la teologia moderna mette invece in risalto i carismi[3].
Approfondimento teologico
I doni dello Spirito Santo si innestano sulla vocazione del cristiano alla santità, e in questo cammino agevolano la pratica delle virtù sia teologali (fede, speranza, carità), che morali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza).
La tradizione teologica ha spesso messo in correlazione i singoli doni con le singole virtù. Ad esempio, il dono del timore in corrispondenza con la virtù della temperanza; il dono della sapienza con la virtù della carità. In realtà ogni singolo dono facilita l'esercizio di tutte le virtù, che ne escono fortemente rafforzate[2].
Il Sacramento della Confermazione, tra i suoi effetti, "aumenta in noi i doni dello Spirito Santo"[4].
Note | |
| |
Bibliografia | |
| |
Voci correlate | |