Stocco pontificio

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Città del Vaticano, Stocco pontificio di Pio IX (1846 - 1878)

Lo stocco pontificio è un particolare tipo di spada donata dal pontefice a personaggi che si erano distinti in difesa della Chiesa: era benedetto dal papa durante la notte o il mattino di Natale.

Il termine stocco deriva dal termine olandese stoken che significa "pungere".

Lo stocco pontificio viene anche detto con termine improprio, ma in ogni caso non preferibile all'altro, "stocco benedetto".

Storia

L'uso, da parte del papa, di donare ai suoi condottieri una spada (in origine di tipologia non ben precisata), decorata è attestato sin dal XII secolo[1] e decadde solo nella seconda metà del XIX secolo, unitamente alla fine dello Stato Pontificio.

La prima citazione storica di uno stocco come spada, donata dal pontefice, risale al 1386 quando, a Lucca, papa Urbano VI ne fece dono al condottiero Fortiguerra Fortiguerri, ricevette anche un "berrettone" decorato con la colomba pontificia. Da quel momento in avanti, il dono della spada, ormai "stocco pontificio", fu sempre abbinato al dono del "berrettone".[2].

Durante il Rinascimento, la donazione degli stocchi pontifici fu particolarmente copiosa: papa Giulio II offrì lo stocco e il "berrettone" alla Confederazione elvetica, alleata della Santa Sede contro la Francia.

La Riforma protestante e le successive Guerre di religione, che devastarono l'Europa tra il XVI e XVII secolo, provocarono l'assegnazione di numerosi stocchi alle case regnanti vicine alla Chiesa cattolica, quali gli Asburgo. Egualmente, anche la lotta tra le nazioni cattoliche e le armate dell'Impero ottomano, oltre a nutrire il fervore "romantico" della crociata, provocò l'assegnazione di vari stocchi pontifici.

Descrizione

Giovanni Evangelista Draghi, Alessandro Farnese riceve lo stocco pontificio (1685 - 1687), olio su tela

Lo stocco è una spada a forma triangolare e a sezione romboidale, fornita di fodero in argento dorato su lama decorata con riferimenti al donatore; era corredato da una cintura e da un berrettone (pileum) in velluto cremisi con rimata la Colomba dello Spirito Santo.

La descrizione dell'arma e la consuetudine che ne seguiva è così adeguatamente descritta dallo storico Paolo Pinti:

« Sul fornimento e sul fodero aveva incise le armi della Chiesa e del Papa e di questi, sulla lama, erano riportati il nome e l'anno di pontificato nel quale cadeva il Natale, giacché lo stocco veniva benedetto proprio la notte o il mattino di Natale. Dopo la benedizione, lo stocco veniva consegnato direttamente al destinatario, se si trovava a Roma, o gli veniva portato da un apposito incaricato. Poteva accadere che in un anno non si trovasse nessuna personalità politica degna di tale riconoscimento e, pertanto, lo stocco veniva messo da parte, pur già pronto e personalizzato con il nome del papa e la data. Si conoscono casi in cui uno stocco, non attribuito, fu poi consegnato dal papa successivo, creando un po' di confusione, visto che data e nominativo del pontefice non corrispondevano all'epoca dell'effettuazione del dono stesso. [...] La forma più usuale e più conosciuta - che caratterizza proprio la tipologia dello stocco pontificale - è senz'altro quello con il pomo a pera rovesciata e con i bracci dell'elsa arcuati verso l'alto e, quindi, arricciolati vistosamente all'estremità. »
(Paolo Pinti (2001) 4, 6)

Destinatari illustri

Lo stocco pontificio veniva donato a principi, regnanti, custodi della Cristianità che avessero lottato, militarmente o politicamente, in difesa della Chiesa. L'hanno ricevuto tra gli altri:

Note
  1. La prima traccia è forse del 1177, quando papa Alessandro III donò una spada d'oro al doge Sebastiano Ziani.
  2. La tradizione di benedire lo stocco fu istituita da Urbano VI nel 1386, poco dopo il ritorno dei pontefici dall'esilio francese e ogni anno se ne rinnovava il rituale e quando non veniva donato, si conservava nella Sacrestia pontificia
Bibliografia
  • Sandra Vasco Rocca, Gli oggetti devozionali, in Suppellettile ecclesiastica. 1, Centro Di Editore, Firenze 1988, ISBN 88703816412, p. 44
  • Paolo Pinti, Lo stocco pontificio: immagini e storia di un'arma, 2001
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 18 dicembre 2012 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.