Utente:Davide Bolis/Giovannangelo Arcimboldi
Giovannangelo Arcimboldi Arcivescovo | |
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Tomba della famiglia Arcimboldi nel Duomo di Milano: il busto di Giovannangelo è il primo a sinistra | |
Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Milano 27 settembre 1485 |
Morte | Milano 6 aprile 1555 |
Sepoltura | Duomo di Milano |
Ordinazione presbiterale | 1509 |
Nominato vescovo | 2 marzo 1526 |
Consacrazione vescovile | [[Basilica di Santa Prassede (Roma)]], 22 maggio 1526 dal card. Antonio Maria Ciocchi del Monte |
Elevazione ad Arcivescovo | 19 marzo 1550 |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Giovannangelo Arcimboldi (Milano, 27 settembre 1485; † Milano, 6 aprile 1555) è stato un arcivescovo italiano.
Biografia
Nascità e formazione
Giovannangelo Arcimboldi nacque a Milano il 27 settembre 1485 da Luigi (1453-1496), Giurista, Senatore di Milano e Governatore di Cremona e da Beatrice Federici Todeschini (...-1527), Signora di Chignolo Po[1][2]. Il fratello Ottaviano fu eletto Arcivescovo di Milano. Nipote di Giovanni Arcimboldi, fu l'ultimo dei quattro Arcimboldi che ressero l'Arcidiocesi tra il 1484 e il 1555. A Roma iniziò gli studi ecclesiastici e progredì presso l'Università di Siena dove, l'11 marzo 1512, conseguì il dottorato in utroque iure. Terminati gli studi ritornò a Roma. Nel 1509, alla morte del fratello Ottaviano, ottenne due benefici ecclesiastici, già appartenuti al defunto. In seguito ebbe via via numerosi altri beneficii, come egli stesso si compiace di ricordare nella sua autobiografia.
Carriera ecclesiastica a Roma e Nunzio apostolico
Papa Leone X lo nominò Referendario della Segnatura Apostolica di grazia e giustizia, carica che mantenne fino al 1521.
Nel 1514 fu nominato Legato pontificio con poteri per le provincie ecclesiastiche di Colonia, Salisburgo, Brema, Besangon e Uppsala, eccettuati i territori compresi nei possessi dei marchesi di Brandeburgo. Alla fine di settembre 1515 i suoi poteri vennero estesi anche al vescovado di Meissen, dove, l'anno successivo, egli lasciò proprio subcommissario il domenicano Giovanni Tetze. Nel 1516 ricevette i poteri che sino a quel momento aveva avuto il vescovo di Reval, accreditato come legato pontificio presso l'imperatore e i sovrani di Prussia, Livonia e del Nord.
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | |
Giovannangelo Arcimboldi | Luigi Arcimboldi | Niccolò Arcimboldi | Giovanni Arcimboldi |
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Orsina di Canossa | Guido di Canossa | ||
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Beatrice Federici Todeschini | Giovanni Stefano Federici Todeschini, marchese | Giovanni Francesco Federici Todeschini | |
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Successione degli incarichi
Predecessore: | Legato pontificio per la Germania | Successore: | ![]() |
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? | 1514 - 1522 | ? |
Predecessore: | Legato pontificio per la Scandinavia | Successore: | ![]() |
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? | 1514 - 1522 | ? |
Predecessore: | Vescovo di Novara | Successore: | ![]() |
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Ermete Stampa | 1526-1550 | Ippolito II D'Este (amministratore) |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Milano | Successore: | ![]() |
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Ippolito II d'Este (amministratore) |
1550-1555 | Ippolito II d'Este (amministratore) |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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