Utente:Quarantena/Ex Abbazia di San Pietro all'Olmo

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Ex Abbazia di San Pietro all'Olmo
Stato bandiera Italia
Regione Lombardia
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lombardia
Comune Cornaredo
Religione Cattolica
Oggetto tipo Abbazia
Dedicazione San Pietro apostolo
Coordinate geografiche
45°29′09″N 9°00′47″E / 45.4858, 9.013 bandiera Italia


Abati Commendatari dell'Abbazia di San Pietro
(1542 - 1788)
Elenco degli Abati Commendatari dell'Abbazia di San Pietro all'Olmo

L'abbazia di San Pietro all'Olmo con la sua abbaziale (denominata in dialetto milanese "gesa végia" (chiesa vecchia) per distinguerla dall'edificio di culto costruito in epoche successive a Cornaredo), la chiesa ha origini antichissime risalenti probabilmente all'epoca longobarda. Divenne abbaziale probabilmente tra il IX e l'XI secolo.

La chiesa subì però forti danni in un terremoto che colpì l'area nel 1117 e che distrusse quasi completamente la struttura, di cui oggi rimane un solo muro di cinta originario. Le attività di ricostruzione della chiesa ripresero quasi subito e si conclusero nel 1170 con l'edificazione della nuova chiesa, a cui venne legato un nuovo monastero dedicato appunto a San Pietro (che da il nome anche alla frazione di cui è patrono), il quale venne aperto per merito del milanese Uberto Crivelli, arcivescovo di Milano, divenuto in seguito Papa col nome di Urbano III.

Col tempo il monastero acquisì sempre maggiore importanza, in particolare per la sua posizione strategica a ridosso della via consolare Vercellina che collegava Milano con Torino.

Per certo si sa che nel monastero venne ospitato papa Innocenzo IV nel 1251, mentre tornava da un suo viaggio pastorale a Lione. Nel 1542 il monastero fu affidato in commenda a diversi prelati della chiesa milanese.

Alla morte dell'ultimo Abate Commendatario, Antonio Eugenio Visconti, nel 1788 tutti i beni dell'abbazia (come avevano stabilito i decreti di Giuseppe II), vennero incamerati dallo stato che nel 1794 procedette alla vendita della maggior parte dei fabbricati e dei terreni annessi al complesso religioso, i quali vennero per la maggior parte acquistati da un facoltoso borghese di Desio, Antonio Villa. Nel 1843 la "chiesa vecchia" passò al ruolo di Parrocchia del paese, mentre l'antica struttura canonicale presente, venne smembrata ed adibita ad abitazioni private

Gli interni della struttura hanno forme romaniche, mentre la facciata della chiesa, venne completamente rifatta tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX.