Cesare Speciano
Cesare Speciano Vescovo | |
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Età alla morte | 67 anni |
Nascita | Cremona 1º settembre 1539 |
Morte | Cremona 21 agosto 1607 |
Ordinazione presbiterale | 1567 |
Nominato vescovo | 28 novembre 1584 |
Consacrazione vescovile | 13 dicembre 1584 dal card. Tolomeo Gallio |
Incarichi ricoperti |
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Cesare Speciano (Cremona, 1º settembre 1539; † Cremona, 21 agosto 1607) è stato un vescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Cremona, figlio di Giovanni Battista, che sotto Francesco II Sforza duca di Milano fu senatore, consigliere e capitano di giustizia. Alla morte di questi sotto Carlo V rimase dell'amministrazione milanese. Il fratello maggiore Francesco fu anch'egli chierico e abate commendatario.
Ordinato presbitero a Milano nel 1567, l'arcivescovo Carlo Borromeo lo nominò canonico ordinario del duomo di Milano e prefetto della casa vescovile. Molto apprezzato da Borromeo fu mandato a Roma come fiduciario dell'arcivescovo presso la Santa Sede. A Roma divenne referendario e segretario della congregazione per i Vescovi e i Regolari nel 1577.
Fece parte della legazione di Pio V in Spagna e Portogallo, durante la quale strinse buoni rapporti con il futuro pontefice Clemente VIII e con Francesco Borgia, preposito generale dei Gesuiti.
Episcopato
Il 28 novembre 1584 fu nominato vescovo di Novara e il 13 dicembre ricevette la consacrazione vescovile dalle mani del cardinal Tolomeo Gallio. A questo incarico pastorale ne doveva seguire uno diplomatico con la nomina a nunzio apostolico in Spagna, alla corte di Filippo II, dove dal 1586 al 1588 fu impegnato nella promozione delle riforme tridentine.
Rientrato in diocesi cercò di attuare i decreti del concilio tridentino, occupandosi in particolare della disciplina, dell'istruzione e della moralità del clero. Come dettato dal concilio si fecero delle visite pastorali nelle numerosissime parrocchie della diocesi in parte tenute da vicari. Nel 1590 tenne un sinolo locale per rafforzare nel clero la riforma, i cui decreti furono pubblicati nello stesso anno.
Con la nomina di papa Clemente VIII questi lo trasferì il 30 gennaio 1591 alla diocesi di Cremona, precedentemente retta dallo stesso pontefice. Dal 1592 al 1598 fu di nuovo impegnato sul fronte diplomatico come nunzio apostolico a Praga presso Rodolfo II. La Chiesa in Boemia era da tempo divisa tra cattolici e ussiti. Il nunzio tentò una riconciliazione tra le due confessioni, che di fatto non presentava più nessun ostacolo dal punto di vista dogmatico, ma la complessità della situazione confessionale e politica della regione non permise di ottenere una piena riconciliazione.
Un'altra problematica che il diplomatico dovette affrontare fu la nomina del nuovo arcivescovo di Praga, sede vacante dal 1590. Nel giugno del 1593 fu eletto Zbynék Berka z Dubé a Liepé (Ch) allora amministratore apostolico di Regensburg. Su ordine di Minuccio Minucci, che con Gian Andrea Caligari e Giovanni Francesco Zagordi, fu chiamato nel 1591 da papa Gregorio XIV alla guida della segreteria di Stato, da poco riformata, affidandogli la competenza per le questioni germaniche, fu ordinato al nunzio Speciano di tenere un processo attenendosi alla bolla papale che stabiliva di accertare se non ci fossero abiezioni di tipo canonico alla nomina arcivescovile. I genitori di Berka erano ussiti e anche l'arcivescovo in gioventù si era comunicato assumendo l'eucarestia sotto entrambe le specie. Berka fece giuramento segreto al nunzio e ne ricevette l'assoluzione. Speciano confermò in una lettera al pontefice che il severo procedimento previsto dalla bolla di Gregorio XIII era stato adempiuto anche se questo lo mise in cattiva luce nei confronti dell'arcivescovo.
L'esperienza in Germania segnò indelebilmente il nunzio, che non mancò di richiedere più volte di far ritorno nella sua diocesi di Cremona, impossibilitato ad avviare un'azione pastorale nell'impero, se non attraverso un'attività editoriale, realizzata personalmente e a proprie spese. E tuttavia la nunziatura presso Rodolfo II, pur in certo senso fallimentare, diede origine ad alcuni tra i suoi migliori avvertimenti, contenuti nei suoi Avvertimenti.[1]
Rientrato in sede, ebbe modo di celebrare due sinodi nel 1599 e nel 1603. Vi fondò nel 1600 il collegio dei gesuiti, cui lasciò in eredità i suoi beni per l'edificazione del collegio e della chiesa dei santi Marcellino e Pietro e la sua importante biblioteca con oltre 1.200 volumi, comprendente incunaboli, rare edizioni cinquecentesche e manoscritti. Assai interessanti sono i due globi di Gerardo Mercatore, un globo terrestre del 1541 e un globo celeste del 1551, testimonianze uniche della cartografia rinascimentale.[2]
Nel 1602 l'imperatore Rodolfo II gli affidò il delicato incarico di mediatore nella lunga vicenda legata alla successione del feudo imperiale di Castel Goffredo, vertenza che grazie al suo intervento fu risolta nel 1602.
Morì a Cremona il 21 agosto 1607.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate commendatario dell'Abbazia di San Pietro all'Olmo | Successore: | |
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Francesco Speciano | 1582 - 1603 | Scipione Caffarelli-Borghese |
Predecessore: | Vescovo di Novara | Successore: | |
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Gaspare Visconti | 28 novembre 1584 - 30 gennaio 1591 | Pietro Martire Ponzone |
Predecessore: | Nunzio apostolico per la Spagna | Successore: | |
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Luigi Taverna | 11 dicembre 1585 - 27 agosto 1588 | Annibale de Grassi |
Predecessore: | Nunzio apostolico a Praga | Successore: | |
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Camillo Caetani | 14 maggio 1592 - 20 giugno 1597 | Ferdinando Farnese |
Predecessore: | Vescovo di Cremona | Successore: | |
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Niccolò Sfondrati | 30 gennaio 1591 - 21 agosto 1607 | Paolo Emilio Sfondrati |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Novara
- Nunzi apostolici per la Spagna
- Vescovi di Cremona
- Nunzi apostolici per il Sacro Romano Impero
- Presbiteri ordinati nel 1567
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1584
- Vescovi italiani del XVI secolo
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
- Vescovi del XVII secolo
- Vescovi consacrati da Tolomeo Gallio
- Biografie
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