Santi Quattro Coronati

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Santi Quattro Coronati
Laici · Martiri
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al secolo
battezzata
Santi
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Ambito lombardo, Santi Quattro Coronati (1350 - 1360 ca.), affresco; Campione d'Italia, Chiesa della Madonna dei Ghirli
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita IV secolo
Morte Sirmio, Pannonia
304
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerati da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione pre-canonizzazione
Ricorrenza 8 novembre
Altre ricorrenze
Santuario principale Roma, Basilica dei Santi Quattro Coronati al Laterano
Attributi Attrezzi da scultore, corone del martirio, palma
Devozioni particolari
Patroni di Scalpellini, scultori, muratori
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
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Madre {{{madre}}}
Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 8 novembre, n. 1:
« Commemorazione dei santi Simproniano, Claudio, Nicostrato, Castorio e Simplicio, martiri, che, come si tramanda, erano scalpellini a Srijem in Pannonia, nell'odierna Croazia; essendosi rifiutati, in nome di Gesù Cristo, di scolpire una statua del dio Esculapio, furono precipitati nel fiume per ordine dell'imperatore Diocleziano e coronati da Dio con la grazia del martirio. Il loro culto fiorì a Roma fin dall'antichità nella basilica sul monte Celio chiamata con il titolo dei Quattro Coronati. »

I Santi Quattro Coronati (IV secolo; † Sirmio, Pannonia, 304) sono stati dei martiri vissuti in Pannonia nell'odierna Croazia, trucidati durante le persecuzioni di Diocleziano.

Agiografia

Sinforiano, Claudio, Nicostrato e Castorio, detti i Santi Quattro coronati, secondo la tradizione, erano quattro scalpellini cristiani che subirono il martirio sotto l'impero di Diocleziano: sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica che insieme a loro ricorda san Simplicio, che ne ricompose le spoglie e fu per questo giustiziato.

Secondo un'antica tradizione riferita dal Sacramentario gregoriano, i Quattro praticavano clandestinamente la religione cristiana a Sirmio: essendosi l'imperatore Diocleziano recato in Pannonia per acquistare dei marmi per i suoi palazzi, si rivolse a loro perché scolpissero un'effigie del dio Esculapio.

Filippo Randazzo Santi Quattro Coronati (1736), olio su tela; Alcamo (Trapani), Basilica Santa Maria Assunta

Sinforiano, Claudio, Nicostrato e Castorio, confessando la loro religione, si rifiutarono di realizzare il simulacro di una divinità romana; vennero fatti flagellare dal tribuno militare Lampedio perché abiurassero la loro fede ma, di fronte al loro rifiuto, vennero rinchiusi in casse di piombo e gettati nelle acque di un fiume.

Simpliciano, un loro compagno di lavoro e correligionario, recuperò i loro corpi, ma, sorpreso nel gesto, fu condannato anch'egli a morte: nel medioevo divennero patroni dei muratori, degli scalpellini e delle corporazioni edili (per la loro connessione con l'arte delle costruzioni.

Ai martiri di Pannonia è intitolata a Roma la Basilica dei Santi Quattro Coronati al Laterano, risalente probabilmente al IV secolo, ma documentata solo dal 595, trasformata in basilica da papa Leone IV (847-855) e titolo cardinalizio. Una visita alla basilica rende chiaro che l'aula centrale ha un pavimento romano parzialmente rimaneggiato, ma di grande bellezza e colonne romane anteriori al IV secolo (probabilmente del II). Sicuramente innestata su un edificio romano più antico.


Voci correlate
Collegamenti esterni