Adorazione dei Magi (Stefano da Verona)
Stefano da Verona, Adorazione dei Magi (1434), tempera su tavola | |
Adorazione dei Magi | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Lombardia |
Regione ecclesiastica | Lombardia |
Provincia | Milano |
Comune | |
Diocesi | Milano |
Ubicazione specifica | Pinacoteca di Brera |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Verona |
Luogo di provenienza | ignoto |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Adorazione dei Magi |
Datazione | 1434 |
Ambito culturale | scuola veneta |
Autore |
Stefano da Verona (Stefano da Zevio) |
Materia e tecnica | tempera su tavola |
Misure | h. 72 cm; l. 47 cm |
Iscrizioni | Stefanus |
Note Opera firmata e datata | |
|
L'Adorazione dei Magi è un dipinto, eseguito nel 1434, a tempera su tavola da Stefano da Zevio, detto Stefano da Verona (1379 circa - 1438 ca.), proveniente da Verona e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. L'opera è considerata, oltre che il capolavoro della maturità dell'autore, una delle opere più emblematiche del gotico internazionale in Italia.
Descrizione
Il dipinto è impostato su due registri:
Registro inferiore
La scena nel registro inferiore è ambientata, davanti alla capanna del bue e l'asino, dove compaiono:
- Madonna, seduta con Gesù Bambino sulle ginocchia.
- Donna anziana con l'aureola: essa può essere interpretata come sant'Anna, madre di Maria e nonna del Bambino, oppure sant'Elisabetta, la cugina della Madonna, che alcuni mesi prima aveva dato alla luce san Giovanni Battista.
- San Giuseppe
- Magi sono colti in atteggiamenti diversi:
- Gaspare, il più anziano, si è già tolto la corona ed è inginocchiato, nell'atto di donare un elaborato oggetto d'oro al Bambino, che tende le mani per accettare e benedire;
- Melchiorre, di età matura, si sta abbassando e togliendo la corona, mentre con la mano sinistra tiene un cofanetto dorato, contenente l'incenso;
- Baldassare, il più giovane, che assiste con attenzione da dietro.
- Corteo dei Magi composto da una folla di personaggi vivaci e pittoreschi, che con un fare curioso (alcuni sporgono la testa in alto o lateralmente) rivolgono lo sguardo verso Gesù Bambino, guidando - con invisibili linee compositive - anche l'osservatore a questo atto. Essi sono vestiti con costumi fantasiosi e curiosi copricapo che ricordano, come nelle opere di Pisanello, amico dell'artista, l'abbigliamento della corte bizantina venuta per il Concilio di Basilea del 1431. Tra i servitori dei Magi si riconoscono varie etnie, dai tartari ai mori. Inoltre, nel seguito dei Magi sono presenti alcuni animali esotici o cavalli dalle ricche bardature.
Registro superiore
Nel registro superiore, si vedono alcune scene secondarie come:
- in primo piano:
- gruppo di pastori, dopo aver reso omaggio al Bambino, sono tornati a sorvegliare il gregge: infatti, l'Epifania si svolge diversi giorni dopo la loro visita a Gesù. Inoltre, si nota un lupo nascosto in una grotta mette minaccia alle pecore e il cane ringhia fiutando il pericolo.
- alcuni cacciatori (del tutto estranei all'episodio) si riposano e si dissetano, bevendo da un fiasco, rallegrandosi per aver catturato una lepre.
- parte finale del corteo, guidati da alcuni servitori negri con cani, cammelli e un dromedario.
- in secondo piano:
- Magi in viaggio verso Betlemme
- stella cometa, quasi invisibile, brilla in alto indicandogli il cammino.
Iscrizione
Nel dipinto si trova un'iscrizione collocata tra i fiori, in lettere dorate, in basso al centro, dove si legge la firma e data dell'opera:
« | Stefanus » |
Notizie storico-critiche
L'attribuzione dell'opera a Stefano da Verona è concordemente accettata dagli studiosi, confermando anche la menzione di Giorgio Vasari nelle Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri (1568).
Nel XIX secolo era di proprietà della famiglia Ottolini di Verona, che la cedettero a Domenico Biasoli, il quale nel 1818 la vendette alla Pinacoteca di Brera a Milano, come opera di Stefano Fiorentino. In seguito venne riconosciuta come opera di Stefano da Verona, come affermato dal Vasari.
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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