Annunciazione (Beato Angelico, San Giovanni Valdarno)
Beato Angelico, Annunciazione (1432 ca.), tempera su tavola | |
Annunciazione di San Giovanni Valdarno o Pala di Montecarlo | |
Opera d'arte | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Regione ecclesiastica | Toscana |
Provincia | Arezzo |
Comune | San Giovanni Valdarno |
Diocesi | Fiesole |
Ubicazione specifica | Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie (San Giovanni Valdarno) |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | San Giovanni Valdarno |
Luogo di provenienza | Chiesa di San Francesco in Montecarlo |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | San Gabriele arcangelo annuncia a Maria la nascita di Gesù; Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre; Storie della vita di Maria Vergine |
Datazione | 1432 ca. |
Ambito culturale | |
ambito fiorentino | |
Autori |
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Materia e tecnica | tempera su tavola |
Misure | h. 195 cm; l. 158 cm |
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L'Annunciazione è un dipinto, eseguito nel 1432 circa, a tempera su tavola, dal Guido di Pietro, detto Beato Angelico, proveniente dalla Chiesa di San Francesco in Montecarlo a San Giovanni Valdarno ed oggi esposta presso il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie della stessa città toscana.
Descrizione
Pannello centrale
Il pannello centrale è articolato in due scene.
Annunciazione
La scena è ambientata in un portico, in cui la superficie dipinta è bipartita, con il giardino ridotto ad un affaccio dalle arcate laterali di sinistra. Inoltre, lo spazio appare diviso in due dalle arcate, in primo piano, così che il dipinto sembra quasi un dittico; infatti, esso rappresenta una struttura di transizione tra il tradizionale polittico cuspidato medievale e la pala d'altare quadrata rinascimentale.
La scena dell’Annunciazione si svolge sotto il portico, dove compaiono:
- san Gabriele arcangelo dal volto bellissimo, con un vestito rosa, ha le ali ancora dispiegate, segno che è appena arrivato: la testa è circondata da un’aureola dorata, emblema della sua santità. Le sue braccia sono incrociate e la figura è inclinata verso Maria in atto di rispetto e di venerazione, mentre le annuncia la nascita di Gesù.
- Maria Vergine rispondendo con un cenno d’inchino e con le braccia incrociate al petto, alla chiamata divina, rovescia la disobbedienza del peccato originale e dà inizio alla redenzione accogliendo il Figlio di Dio nel suo grembo. Ella è seduta su un seggio coperto da un prezioso drappo dorato, avvolta in mantello blu e con un libro appoggiato su un ginocchio: richiamo simbolico alle Sacre Scritture che si avverano grazie alla sua accettazione.
- Colomba dello Spirito Santo vola sopra Maria Vergine.
Il portico ha un soffitto a cielo stellato, un fregio ed una decorazione di marmo alle pareti; da qui, s'intravede l’abitazione di Maria, dalle pareti bianche, arredata come una cella monacale, con una finestra ed una panca; la semplicità del tutto fa risaltare la dignità dei personaggi.
Al centro dei due archi, entro un medaglione, è raffigurato il profeta Isaia, che vede realizzazione della sua profezia: "Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà chiamato Emmanuele" (Is 7,14 ).
Hortus conclusus e cacciata dal Paradiso terrestre
Nella parte sinistra dell'opera, si vedono:
- Hortus conclusus, ossia il giardino recintato allusivo alla verginità di Maria, popolato da varie piante e fiori dipinti con grande cura, fra cui si vede la palma, che allude al martirio di Gesù Cristo.
- Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre (in alto, su una collina), che ricorda il primo momento di rottura tra l'Uomo e Dio che è ricomposto proprio con l'accettazione di Maria.
Predella
Il dipinto conserva anche la predella originale, dove sono raffigurate cinque Storie della vita di Maria Vergine:
- Sposalizio di Maria Vergine,
- Visitazione
- Adorazione dei Magi
- Presentazione al Tempio di Gerusalemme
- Morte di Maria Vergine (o Dormitio Virginis).
Notizie storico-critiche
L'opera fu commissionata per la Chiesa di San Francesco in Montecarlo a San Giovanni Valdarno, dove restò fino alla fine del XX secolo, quando venne trasferito ed esposto presso il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie in San Giovanni Valdarno.
Beato Angelico, Predella con Scene della vita di Maria Vergine (1432 ca.), tempera su tavola
Bibliografia | |
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