Beata Giuliana Puricelli da Busto Arsizio

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Beata Giuliana Puricelli, O.S.A.
Monaca
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battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 74 anni
Nascita Busto Arsizio
1427
Morte Pallanza
15 agosto 1501
Sepoltura Oratorio presso il Santuario del Sacro Monte sopra Varese
Appartenenza Arcidiocesi di Milano
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Vestizione 1476
Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 16 settembre 1769, da Clemente XIV
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 15 agosto
Altre ricorrenze 27 aprile nel Rito ambrosiano Beate Caterina e Giuliana del Sacro Monte di Varese
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 15 agosto, n. 10 (27 aprile nel Rito ambrosiano Beate Caterina e Giuliana del Sacro Monte di Varese):
« A Pallanza presso Novara, beata Giuliana da Busto Arsizio, vergine dell'Ordine di Sant'Agostino, insigne per l'invitta forza d'animo, la mirabile pazienza e l'assidua contemplazione delle realtà celesti. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beata Giuliana Puricelli (Busto Arsizio, 1427; † Pallanza, 15 agosto 1501) è stata una religiosa e fondatrice italiana dell'Ordine delle Romite Ambrosiane.

Cenni biografici

La Beata Giuliana, così come la chiamano i bustocchi, nacque da una famiglia di contadini nel 1427 a Busto Arsizio, in località Cascina dei Poveri[1]. Fuggita di casa per i maltrattamenti del padre, il 14 ottobre 1454, all'età di ventisette anni, si rifugiò presso il Santuario del Sacro Monte sopra Varese dove si unì a Caterina Morigi, che ivi conduceva vita eremitica: la loro vita di preghiera e penitenza suscitò grande ammirazione, e molte giovani donne seguirono il loro esempio.

Nel 1474 papa Sisto IV concesse alla comunità di erigere un monastero ed il 10 agosto 1476 le religiose presero il velo ed elessero Caterina da Pallanza come prima badessa: alla sua scomparsa (6 aprile 1478) Giuliana le succedette nella carica mantenendola fino alla morte (1501).

Culto

Il culto tributatole sin dalla morte venne riconosciuto dalla Congregazione dei Riti il 12 settembre 1769 e papa Clemente XIV lo confermò il 16 settembre successivo.

Il Martirologio Romano fissa per la sua memoria la data del 15 agosto.

Note
  1. Pio Bondioli, Studi e ricerche intorno alla beata Giuliana da Busto Arsizio, prefazione di Luigi Milani, Giovanni Milani & nipoti, Busto Arsizio, 1927. Il luogo viene identificato da alcuni nella Cascina dei Poveri (attuale Rione Beata Giuliana) nel territorio del comune di Busto Arsizio, da altri con Verghera, frazione del comune di Samarate.
Voci correlate
Collegamenti esterni