Bernardino de Vecchi
Bernardino de Vecchi Cardinale | |
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Età alla morte | 76 anni |
Nascita | Siena 28 giugno 1699 |
Morte | Siena 24 dicembre 1775 |
Sepoltura | Chiesa di Santa Caterina di Siena (Roma) |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
24 aprile 1775 da Pio VI (vedi) [1] |
Cardinale per | 8 mesi |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Bernardino de Vecchi (Siena, 28 giugno 1699; † Siena, 24 dicembre 1775) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato a Siena, era il pronipote di un cugino di papa Alessandro VII, di nome Alessandro Marsili, attraverso il quale era anche imparentato con la famiglia Farnese; e dalla moglie, che era della famiglia Bichi, discendeva anche dalle famiglie Piccolomini e Petrucci. È anche elencato come Bernardinus de Vechiis e il suo cognome è anche elencato come De Vecchis.
Formazione e attività prelatizia
Entrò nello stato ecclesiastico e si recò a Roma. Referendario del tribunale della Segnatura Apostolica, aprile 1728. Elettore del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia, marzo 1734 e della Firma Apostolica di Grazia, dicembre 1751. Decano degli elettori del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia, 1752. Chierico della Camera Apostolica, dicembre 1753. Prefetto dell'Annona, dicembre 1753 e di nuovo nell'ottobre 1766. Presidente della Zecca, settembre 1759, prefetto della Grascia nel novembre 1761. Abate commendatario di San Girolamo di Siena, gennaio 1769. Decano dei Chierici della Camera Apostolica, 1772. Abate commendatario di Santa Maria di Capolongo, Arezzo, febbraio 1771.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel concistoro del 24 aprile 1775, ricevette il cappello rosso il 27 aprile 1755 e la diaconia di San Cesareo in Palatio il 29 maggio 1775[1].
Morte
Morto a Roma Domenica 24 dicembre 1775, verso le ore 21, dopo aver sofferto di una grave malattia. Esposto nella Chiesa dei Serviti di San Marcello, a Roma, dove si svolsero i funerali giovedì 28 dicembre e il suo corpo fu traslato privatamente e sepolto nella Chiesa di Santa Caterina di Siena, in via Giulia a Roma. Nel suo testamento, nominò suo nipote come suo erede e lasciò una rendita vitalizia ai suoi domestici.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di San Cesareo in Palatio | Successore: | |
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Giovanni Costanzo Caracciolo | 29 maggio 1775 - 24 dicembre 1775 | Giovanni Cornaro |
Note | |
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Abati commendatari di San Girolamo
- Abati commendatari di Santa Maria di Capolongo
- Cardinali diaconi di San Cesareo in Palatio
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