Giovanni Costanzo Caracciolo
Giovanni Costanzo Caracciolo Cardinale | |
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Età alla morte | 64 anni |
Nascita | 19 dicembre 1715 |
Morte | Roma 22 settembre 1780 |
Sepoltura | Roma, nella Chiesa di Sant'Eustachio |
Vestizione | 20 aprile 1760 |
Ordinato diacono | 25 maggio 1760 (suddiaconato il 27 aprile 1760) diaconato |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | mai nominato |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale |
24 settembre 1759 da Clemente XIII (vedi) |
Cardinale per | 20 anni, 11 mesi e 28 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Giovanni Costanzo Caracciolo (19 dicembre 1715; † Roma, 22 settembre 1780) è stato un cardinale italiano.
Biografia
Nacque il 19 dicembre 1715 in mare, mentre i suoi genitori erano in viaggio verso Cartagena de Indias; sua madre morì partorendo. Di nobili origini, la sua famiglia apparteneva al ramo della famiglia Santobono. Quattordicesimo figlio di Carmine Niccolò Caracciolo, principe di Santobono, viceré del Perù, e Costanza Ruffo, dei duchi di Bagnara. Dai matrimoni dei suoi fratelli divenne imparentato con le casate Boncompagni-Ludovisi, Colonna di Stigliano e Piccolomini d'Aragona. Nipote del cardinale Antonio Maria Ruffo (1743), per parte di madre. Zio del cardinale Nicola Colonna di Stigliano (1785), per parte di madre. Altri cardinali della famiglia furono Marino Ascanio Caracciolo[1] (1535), Innico Caracciolo seniore [2] (1666), Innico Caracciolo juniore (1715), Niccolò Caracciolo [3] (1715), Diego Innico Caracciolo (1800) e Filippo Giudice Caracciolo, C.O. (1833).
Formazione e attività prelatizia
Terminati gli studi a Napoli, ritornò con il padre in Spagna e vi visse fino alla morte di quest'ultimo nel 1726. Fu ablegato papale nel 1736 per portare la berretta rossa al cardinale Luis Antonio Jaime de Borbón y Farnesio. Prelato domestico di Sua Santità e prelato della S. C. Concistoriale. Segretario della Fabbrica di San Pietro da dicembre 1740, Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia il 26 gennaio 1741 e Vicario di San Lorenzo in Damaso. Fu Chierico della Camera Apostolica dal 1742 al 26 novembre 1753 quando divenne revisore generale, in sostituzione di Flavio Chigi, creato cardinale. Presidente delle Acque, settembre 1743-1747; e delle Ripe, dicembre 1743-1747. Commissario generale Marittimae, aprile 1747 fino al 1753. Governatore di Castel Sant'Angelo nel 1752.
Cardinalato
Creato cardinale diacono da Clemente XIII nel concistoro del 24 settembre 1759, ricevette il cappello rosso tre giorni dopo e la diaconia di San Cesareo in Palatio il 19 novembre 1759. Ricevette in rapida successione gli ordini minori il 20 aprile 1760, il suddiaconato il 27 aprile 1760 e il diaconato il 25 maggio 1760.
Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura di Grazia dal maggio 1765 fino alla morte. Partecipò al conclave del 1769 che elesse papa Clemente XIV e a quello del 1774-1775 che elesse papa Pio VI. Optato per la diaconia di Sant'Eustachio il 12 dicembre 1770 e assegnato a diverse SS. CC., fu protettore tra gli altri dell'Ordine della Santissima Trinità il 23 luglio 1760; dell'Ordine dei Predicatori (Domenicani) il 22 dicembre dello stesso anno, della Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici, delle Congregazioni Urbane di Sant'Ivo e di diverse arciconfraternite. Sostituì temporaneamente, il cardinale prefetto della S.C. dei Vescovi e Regolari Francesco Carafa della Spina di Traetto, quando quest'ultimo fu nominato legato a Ferrara nel 1778.
Morte
Morì a Roma il 22 settembre 1780 all'età di 64 anni. Esposto nella Chiesa di San Lorenzo in Lucina, vi si svolsero i funerali; al termine venne trasferito privatamente e sepolto nella sede della sua diaconia di Sant'Eustachio.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Fabbrica di San Pietro | Successore: | |
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1º dicembre 1740 - 1º dicembre 1756 | Marcantonio Marcolini |
Predecessore: | Uditore generale della Camera Apostolica | Successore: | |
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Falvio Chigi juniore | 26 novembre 1753 - 24 settembre 1759 | Niccolò Serra |
Predecessore: | Cardinale diacono di San Cesareo in Palatio | Successore: | |
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Gianfrancesco Albani | 19 novembre 1759 - 12 dicembre 1770 | Bernardino de Vecchi |
Predecessore: | Cardinale protettore della Pontificia Accademia Ecclesiastica | Successore: | |
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Girolamo Colonna di Sciarra | 18 gennaio 1763 - 22 settembre 1780 | Giovanni Archinto |
Predecessore: | Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura di Grazia | Successore: | |
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Prospero Colonna di Sciarra | 1º maggio 1765 - 22 settembre 1780 | Gregorio Antonio Maria Salviati |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Eustachio | Successore: | |
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Neri Maria Corsini | 12 dicembre 1770 - 22 settembre 1780 | Pasquale Acquaviva d'Aragona |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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Voci correlate | |
- Segretari della Fabbrica di San Pietro
- Uditori della Camera Apostolica
- Governatori di Castel Sant'Angelo
- Cardinali diaconi di San Cesareo in Palatio
- Cardinali protettori
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