Beata Celina Chludzinska Borzecka

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Beata Celina Chludzińska Borzęcka, C.R.
Religiosa
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battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 79 anni
Nascita Antowil
29 ottobre 1833
Morte Cracovia
26 ottobre 1913
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[]]
Professione religiosa 6 gennaio 1891
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il 11 febbraio 1982, da Giovanni Paolo II
Beatificazione 27 ottobre 2007, da Benedetto XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 26 ottobre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
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Erede
Successore
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Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Beata Celina Chludzińska Borzęcka (Antowil, 29 ottobre 1833; † Cracovia, 26 ottobre 1913) è stata una religiosa e fondatrice polacca della congregazione delle Suore della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo: nel 2007 è stata proclamata beata dal cardinale José Saraiva Martins.

Biografia

Nata in una cittadina polacca attualmente in territorio bielorusso, sin da giovane avvertì di essere chiamata alla vita religiosa, ma sia i genitori sia il vescovo, suo direttore spirituale, la orientarono verso il matrimonio. Nel 1853 Celina Chludzińska sposò a Vilnius Joseph Borzęcki, al quale diede quattro figli, due dei quali morirono in giovane età. Nel 1863 fu arrestata per aver aiutato alcuni insorti contro il regime zarista e sei anni dopo si trasferì a Vienna per dedicarsi all'assistenza del marito paralizzato, nonché all'educazione delle figlie Celina ed Edvige.

Dopo la morte del marito, nel 1875 Celina si trasferì a Roma, dove entrò in contatto con uno dei fondatori dei padri Risurrezionisti, il sacerdote Piotr Semenenko, d'intesa con il quale ebbe l'idea di creare anche un ramo femminile di tale congregazione.

Con alcune consorelle, tra cui la figlia minore Edvige, iniziò a praticare la vita comunitaria nel 1892: il 6 gennaio del 1891 fece la professione dei voti alla presenza del cardinale vicario Lucido Parocchi, e nel 1911 venne eletta Superiore generale a vita. Il suo istituto si diffuse rapidamente nei paesi dell'Europa orientale e negli Stati Uniti d'America, dove svolse il suo apostolato particolarmente a favore delle comunità di immigrati polacchi.

Morì a Cracovia nel 1913, nel corso di una visita canonica.

Culto

I procedimenti che hanno portato all'elevazione di Celina all'onore degli altari vennero avviati a Roma nel 1944, con il sostegno di papa Pio XII; l'11 febbraio 1982 papa Giovanni Paolo II promulgò il decreto con cui ne decretava l'eroicità delle virtù, riconoscendole il titolo di Venerabile.

Il 16 dicembre del 2006 papa Benedetto XVI ha riconosciuto il miracolo necessario per la sua beatificazione avvenuta il 27 ottobre del 2007 nella basilica di San Giovanni in Laterano, l'inspiegabile guarigione e immediata riabilitazione nel 1999 di un quindicenne polacco, Andrzej (Andrea) Mecherzynski-Wiktor, che era stato colpito da un forte trauma cranico.[1]

Memoria liturgica il 26 ottobre.

Note
Voci correlate
Collegamenti esterni