Basilica della Trasfigurazione
Basilica della Trasfigurazione | |
Basilica della Trasfigurazione | |
Stato | Israele |
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Regione | Galilea |
Comune | Daburiyeh |
Località | Monte Tabor |
Diocesi | Patriarcato di Gerusalemme dei Latini |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | basilicale |
Dedicazione | Gesù Cristo |
Architetto | Antonio Barluzzi |
Completamento | 1924 |
Strutture preesistenti | Monastero benedettino |
Coordinate geografiche | |
Israele |
La Basilica della Trasfigurazione sorge sulla vetta del monte Tabor nel luogo in cui la tradizione ritiene che sia avvenuto l'episodio della Trasfigurazione di Gesù (Mt 17,1-8 ; Mc 9,2-8 ; Lc 9,28-36 ).
La Basilica si affaccia sul piazzale in cui termina la strada che sale fino alla cima del monte.
Fu costruita nel 1924 dall'architetto Antonio Barluzzi sul luogo del monastero benedettino di epoca crociata che fu raso al suolo dal sultano Al Malik (1211-1212).
Descrizione
La facciata a due torri, sotto le quali sono poste altrettante cappelle anteriori all'edificio attuale, dedicate a Mosè ed Elia.
L'interno presenta tre navate, e sotto l'altare maggiore una cripta, che è l'ambiente più interessante di tutto il complesso monumentale.
Interno e cripta sono decorati con grandi mosaici in cui predominano i colori oro e azzurro.
Il mosaico più imponente si trova nell'abside, e raffigura l'episodio evangelico della Trasfigurazione.
Nella cripta poi, in una interessante interpretazione teologica, sono stati realizzati altri quattro mosaici, simmetrici, dedicati ad altrettante trasfigurazioni: l'Incarnazione, l'Eucarestia, l'Agnello, la Risurrezione.
La vetrata che chiude la parete di fondo della cripta è invece decorata con due pavoni, simbolo cristiano della resurrezione e della vita eterna.
Sempre nella cripta, al centro, in fondo ad una ampia scalinata, è stato collocato l'antico altare: già parte della chiesa precedente, fu ritrovato in occasione degli scavi per le fondamenta di quella attuale. Sotto di esso l'architetto Barluzzi nascose e conservò col pavimento un "vano roccioso" (così egli stesso lo descrisse nel suo diario) che rivela la presenza di una costruzione di epoca bizantina, precedente al monastero crociato che ospitava i benedettini. Si tratta probabilmente di una delle cappelle di cui parlava l'Anonimo Piacentino nel VI secolo, edificate a ricordo delle tre tende che Pietro voleva fare al momento della Trasfigurazione.
I mosaici
L'Agnello
La resurrezione
L'abside
Bibliografia | |
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