Chiesa di Santa Maria Immacolata e San Giovanni Berchmans (Roma)
Chiesa di Santa Maria Immacolata e San Giovanni Berchmans | |
Roma, Chiesa di Santa Maria Immacolata e San Giovanni Berchmans | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Lazio |
Regione ecclesiastica |
Regione ecclesiastica Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma |
Diocesi |
Roma Vicariatus Urbis |
Religione | Cattolica |
Indirizzo |
Via degli Etruschi, 36 00185 Roma (RM) |
Telefono | +39 06 4461979 |
Fax | +39 06 4456810 |
Posta elettronica | rm.immacolata@murialdo.org |
Sito web | Sito ufficiale |
Proprietà | Santa Sede |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | parrocchiale |
Dedicazione |
Maria Vergine San Giovanni Berchmans |
Sigla Ordine qualificante | C.S.I. |
Sigla Ordine reggente | C.S.I. |
Fondatore | San Pio X |
Data fondazione | 1906 |
Architetti |
Costantino Sneider (progetto) Francesco Storchi (progetto e direzione dei lavori) |
Stile architettonico | Neoromanico, neogotico |
Inizio della costruzione | 1906 |
Completamento | 1909 |
Data di consacrazione | 19 marzo 1909 |
Consacrato da | cardinale Desiré-Félicien-François-Joseph Mercier |
Pianta | croce latina |
Materiali | laterizi, marmo, travertino |
Larghezza Massima | 19,20 m |
Lunghezza Massima | 52,80 m |
Coordinate geografiche | |
Roma | |
La Chiesa di Santa Maria Immacolata e San Giovanni Berchmans è un edificio di culto di Roma, che si affaccia sull'omonima piazza, situato nella periferia settentrionale della città, nel quartiere Tiburtino.
Storia
Dalla fondazione ad oggi
Nel 1904 il papa Pio X (1903-1914) volle che nel quartiere Tiburtino venisse costruita una nuova chiesa da assegnare alla Congregazione di San Giuseppe.
Il progetto fu affidato a Costantino Sneider († 1932), con la precisa indicazione del pontefice che la chiesa ricalcasse nelle forme quella di Santa Maria Assunta ad Ostiglia, edificata nel 1886, durante il suo episcopato a Mantova, dall'architetto Pietro Saccardo (1830-1903).
I lavori iniziati nel 1906 e realizzati grazie anche al contributo dei cattolici belgi,[1] vennero ultimati nel 1909 con la direzione dei lavori di Francesco Storchi. Fu solennemente consacrata il 19 marzo 1909 dal cardinale Desiré-Félicien-François-Joseph Mercier (1851-1926), arcivescovo di Malines-Bruxelles.
La chiesa è sede parrocchiale, eretta da papa Pio X il 12 marzo 1909 con la lettera apostolica In ordinandis e affidata alla Congregazione di San Giuseppe.
Nel 1972 l'edificio è stato restaurato e in tale occasione venne messo in opera un nuovo pavimento marmoreo; tra il 1982 e il 1983 si ebbe un ulteriore complessiva ristrutturazione, durante la quale fu rifatto il tetto e venne risistemato il campanile.
Titolo cardinalizio
La chiesa è sede del titolo cardinalizio dell'Immacolata al Tiburtino, istituito da papa Paolo VI il 29 aprile 1969: l'attuale titolare è il cardinale Raymundo Damasceno Assis.
Descrizione
Esterno
Facciata
La chiesa presenta un'armoniosa facciata a salienti, rivestita in laterizi a vista e tripartita da due alte paraste: nel corpo centrale, più alto, corrispondente alla navata centrale, si aprono un rosone marmoreo (al centro) e un portale (in basso) sormontato da un timpano a due archi concentrici e modanati, sorretti da altrettante colonnine con capitelli corinzi e ornato dalla lunetta che accoglie un mosaico raffigurante:
- Immacolata Concezione tra due angeli adoranti.
Nei due corpi laterali, e corrispondenti alle navate minori, aprono due grandi finestre ad arco a tutto sesto.
A coronamento del prospetto è posto un elegante timpano con peducci e pinnacoli in marmo.
Campanile
A sinistra, nella parte posteriore dell'edificio, s'innalza il campanile (h. 50 m.), a pianta quadrangolare, costruito nel 1929 strutturalmente simile a quello della Basilica di San Marco, a Venezia, ma di minori dimensioni. Le due celle campanarie sovrapposte sono decorate con travertino e ornate con colonnine e trifore.
Interno
L'interno, a pianta a croce latina, è suddiviso in tre navate da pilastri bicromi cruciformi con agli spigoli slanciate colonnine e sul lato interno alla navata centrale semicolonne addossate. La chiesa è coperta con volte a crociera, articolate in cinque campate, e illuminata da finestre con vetri policromi.
L'apparato decorativo presenta un pregevole ciclo di dipinti murali, ad affresco, con Storie della vita di Maria Vergine[2] eseguito, tra il 1946 e il 1954, da Mario Prayer (1887-1959), tra i quali si nota:
- nel catino absidale, Maria Vergine in gloria tra Santi e Martiri.
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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