Diego Sarmiento de Valladares
Diego Sarmiento de Valladares Vescovo | |
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L'inquisitore generale Diego Sarmiento de Valladares presiede l'autodafé tenutosi in Plaza Mayor, Madrid nel 1680, qui raffigurato in un dipinto del 1683 di Francisco Rizi, olio su tela 277x438, museo del Pardo. | |
Età alla morte | circa 86 anni |
Nascita | Redondela (Pontevedra) 1609 ca. |
Morte | Madrid 29 gennaio 1695 |
Ordinazione presbiterale | 4 ottobre 1667 |
Nominato vescovo | 30 gennaio 1669 da papa Clemente IX |
Consacrazione vescovile | 27 maggio 1669 dal card. Vitaliano Visconti |
Incarichi ricoperti | |
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Diego Sarmiento de Valladares (Redondela (Pontevedra), 1609 ca.; † Madrid, 29 gennaio 1695) è stato un vescovo e inquisitore generale spagnolo.
Cenni biografici
Nacque a Redondela (Pontevedra) in Galizia nel 1609[1] in una famiglia nobile, ma con risorse limitate, secondogenito di Luis Sarmiento de Valladares e Inés de Romay y Troncoso.
Ministero episcopale
Fu membro del Colegio Mayor de Santa Cruz de Valladolid o poi professore di teologia dogmatica presso la stessa università. Come incarichi ecclesiastici, fu vescovo di Oviedo, ma poco dopo fu trasferito a Plasencia, diocesi di cui fu vescovo fino al 1677.
Fu nominato dalla regina Maria Anna d'Austria, con mantenimento di mitra, governatore del Consiglio di Castiglia il 14 maggio 1668, sostituendo Diego Riquelme, morto il giorno precedente, un posto che lasciò quando fu eletto inquisitore generale di Spagna, in seguito alla destituzione e allontanamento da corte del gesuita austriaco e confessore della regina reggente, Johann Eberhard Nidhard, a causa dei nemici che si era guadagnato durante il suo mandato. Fu confermato in carica da papa Clemente X il 15 settembre 1669 ed entrò in carica il 28 novembre.
Il 30 giugno 1680, Diego Sarmiento de Valladares presiedette, insieme a Carlo II di Spagna, sua moglie María Luisa de Orléans e sua madre, Mariana de Austria, l'autodafé, che si svolse nella Plaza Mayor di Madrid. Su questo famoso evento è rimasta una testimonianza letteraria, scritta da José del Olmo, architetto incaricato di alzare il palcoscenico, e anche grafica attraverso la magnifica tela dipinta da Francisco Rizi, e conservata nel Museo del Prado.
Diego Sarmiento de Valladares raggiunse le più alte cariche politiche e religiose nella convulsa Spagna di Carlo II, l'ultima di queste fu la nomina il 10 agosto 1680 a Consigliere di Stato. Ma oltre a tutto questo era una persona di enorme cultura, come dimostra la sua ricca e variegata biblioteca composta da più di millecinquecento titoli che era valutata, alla sua morte, a 72.648 reales.
Morte
Valladares morì a Madrid il 29 gennaio 1695.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Vitaliano Visconti
- Vescovo Diego Sarmiento de Valladares
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Oviedo | Successore: | |
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Ambrosio Ignacio Spínola y Guzmán [2] | 30 gennaio - 17 settembre 1668 | Alfonso de Salizanes y Medina, O.F.M.[3] |
Predecessore: | Vescovo di Plasencia | Successore: | |
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Diego Riquelme y Quirós [4] | 17 settembre 1668 - 26 aprile 1677 | Juan Lozano, O.S.A.[5] |
Predecessore: | Inquisitore generale di Spagna | Successore: | |
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Johann Eberhard Nidhard, S.J. | 1669 - 1695 | Juan Tomás de Rocaberti |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Oviedo
- Vescovi di Plasencia
- Inquisitori generali di Spagna
- Presbiteri ordinati nel 1667
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- Morti nel 1695
- Morti il 29 gennaio