Juan Tomás de Rocaberti
Juan Tomás de Rocaberti, O.P. Arcivescovo | |
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Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Peralada 4 marzo 1626 |
Morte | Madrid 13 giugno 1699 |
Sepoltura | convento di Santo Domingo el Real, Madrid |
Professione religiosa | 17 novembre 1646 |
Ordinazione presbiterale | 4 ottobre 1667 |
Nominato arcivescovo | 26 novembre 1676 da papa Clemente X |
Consacrazione vescovile | 4 febbraio 1677 dal card. Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni |
Incarichi ricoperti | |
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Juan Tomás de Rocaberti (Peralada, 4 marzo 1626; † Madrid, 13 giugno 1699) è stato un arcivescovo e inquisitore generale spagnolo.
Cenni biografici
Quintogenito di Don Francisco, XXX Visconte di Rocabertí, Barone e Marchese di Anglesola, e di Magdalena Zaforteza, della nobile casa di Formiguera, nacque il 4 marzo 1626 a Peralada, nella diocesi di Girona. Iniziò la sua formazione umanistica nella sua città natale. Nel 1640 fu fatto prigioniero dai francesi nel contesto della guerra dei mietitori, continuando i suoi studi durante la prigionia dal 1642 al 1645.
Formazione e carriera ecclesiastica
Liberato, rinunciò alla carriera militare entrando nell'Ordine dei Predicatori nel convento di Sant Domènec (Girona) il 16 novembre 1646, dove professò il 17 novembre, assumendo il nome di Tommaso, per ammirazione per san Tommaso d'Aquino. Proseguì gli studi ecclesiastici a Tortosa nel 1647 e poi a Maiorca dal 1648 al 1650 e, ancora in quell'anno ad Alcalá de Henares.
Nel 1653 si laureò in arti e teologia presso l'università di Valencia, e il 25 agosto, dello stesso anno, fu nominato professore di teologia nella stessa università. Nel 1662 il maestro generale dell'Ordine dei predicatori gli conferì il titolo di maestro in teologia.
Nel 1660 fu priore del convento di Tarragona e nel 1663 vicario generale dell'ordine di Maiorca. Nel capitolo provinciale di Barcellona del 1665 fu eletto provinciale d'Aragona carica che ricoprì fino al 1669. Il 24 maggio 1670 il capitolo generale di Roma lo promosse maestro generale dell'Ordine. Durante il suo generalato, promosse l'osservanza regolare, la preghiera e lo studio della vita dell'ordine.
Ministero episcopale
Proposto dal re Carlo II di Spagna, papa Innocenzo XI lo nominò arcivescovo di Valencia l'8 febbraio 1677. Ricevette la consacrazione episcopale nella basilica romana di Santa Maria sopra Minerva dalle mani del cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni, co-consacratori i monsignori Francesco de' Marini[1] arcivescovo titolare di Teodosia e Manoel Pereira[2], O.P., vescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro. Prese possesso della sede episcopale attraverso il suo vicario Francesc Fenollet, decano della cattedrale di Valencia, il 29 giugno 1677, e fece il suo ingresso solenne in città il 9 ottobre dello stesso anno.
Il 29 aprile 1678 Carlo II lo nominò viceré di Valencia, carica che gli fu revocata l'anno successivo e riconfermata nel 1683. In quell'anno diede inizio ai lavori per la costituzione del collegio San Pio V, (attuale sede del Museo di Belle Arti di Valencia), destinato ai chierici regolari minori per preparare coloro che aspiravano a ricevere gli ordini sacri. Il 22 giugno 1687 convocò un sinodo diocesano, dove furono emessi 24 canoni per una migliore amministrazione delle vita ecclesiastiche e per l'esatto adempimento dei decreti del Concilio di Trento riguardanti la fede e i costumi.
Il 3 marzo 1695 Carlo II lo nominò inquisitore generale, carica che tenne sino alla morte. Nel 1698, re Carlo II, su consiglio del confessore Froilán Díaz e del Rocabertí, invitò a corte l'esorcista frate Alvarez Arguelles. Il frate affermò che il re era vittima di un sortilegio e che i colpevoli di ciò fossero la regina e politici favorevoli al partito austriaco.
La regina allora fece incarcerare il confessore e frate Arguelles, ma la diffusione della notizia degli esorcismi generò uno scandalo e contribuì a minare il già scarso prestigio della corte spagnola. Sorsero sospetti anche sulla morte del Rocabertí, avvenuto poco tempo dopo questi fatti, per alcuni morto per avvelenamento.
Morte
Joan Tomàs de Rocabertí morì a Madrid il 13 giugno 1699 e fu sepolto nel convento di Santo Domingo el Real nella stessa città.
Opere
- De Romani pontificis in temporalibus auctoritate, 3 volumi, Valencia, 1691–94.
- (LA) De Romani pontificis authoritate su gutenberg.beic.it, vol. 1, Jaime de Bordazar, Valencia, 1691
- (LA) De Romani pontificis authoritate su gutenberg.beic.it, vol. 2, Jaime de Bordazar, Valencia, 1694
- (LA) De Romani pontificis authoritate su gutenberg.beic.it, vol. 3, Jaime de Bordazar, Valencia, 1693
- Bibliotheca Maxima Pontificia, 21 volumi, Roma, 1697-1700.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Arcivescovo Juan Tomás de Rocaberti, O.P.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Maestro generale dell'Ordine dei predicatori | Successore: | |
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Giovanni Battista de Marinis 1650 - 1669 |
1670 - 8 febbraio 1677 | Antonio de Monroy 1677 - 1686 |
Predecessore: | Arcivescovo di Valencia | Successore: | |
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Ludovico Alfonso de Los Cameros 1668 - 1676 |
8 febbraio 1677 - 13 giugno 1699 | Antonio Folch y Cardona, O.F.M. 1700 - 1724 |
Predecessore: | Inquisitore generale di Spagna | Successore: | |
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Diego Sarmiento de Valladares 1669 - 1695 |
1695 - 13 giugno 1699 | Alfonso de Aguilar 5 settembre - 19 settembre 1699 |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Domenicani spagnoli
- Maestri generali dell'Ordine dei Frati Predicatori
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- Inquisitori generali di Spagna
- Vescovi consacrati da Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
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