Filiberto di Chalons
Filiberto di Chalons Laico | |
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Età alla morte | 28 anni |
Nascita | Lons-le-Saunier 18 marzo 1502 |
Morte | Gavinana (San Marcello Piteglio) 3 agosto 1530 |
Sepoltura | Cordeliers de Lons |
Principe di Orange | |
In carica | 1502 - 1530 |
Predecessore |
Jean IV de Chalon-Arlay |
Successore |
Renato di Châlon |
Viceré di Napoli | |
In carica | 1528 – 1530 |
Predecessore |
Hugo de Moncada |
Successore | |
Padre | Jean IV de Chalon-Arlay |
Madre | Philiberte de Luxembourg-Brienne |
Religione | cattolica romana |
Filiberto di Chalons, in francese Philibert de Chalon (Lons-le-Saunier, 18 marzo 1502; † Gavinana (San Marcello Piteglio), 3 agosto 1530), è stato un principe e condottiero francese.
Cenni biografici
Nacque il 18 marzo 1502 a Lons-le-Saunier, nell'attuale dipartimento francese del Giura, all'epoca nella contea di Borgogna. Era figlio di Giovanni IV di Chalon-Arlay e di Filiberta del Luxembourg-Brienne, figlia di Antoine de Luxembourg, conte di Brienne, Ligny e Roucy. Suo padre morì all'età di 49 anni l'8 aprile dello stesso anno, ventuno giorni dopo la nascita di Filiberto che gli successe sotto la reggenza della madre. La sua emancipazione nel 1517 diede luogo a magnifiche celebrazioni, che culminarono con il torneo di Nozeroy a metà settembre.
Philibert de Chalon ricevette un'educazione cavalleresca che lo rese un abile uomo d'armi. Partecipò ai grandi eventi della prima parte delle lotte di potere tra il re Francesco I di Francia e l'imperatore Carlo V. Inizialmente non si schierò apertamente per una fazione, per proteggere la sua eredità, ma dal 1523 fu alleato dell'imperatore, che già dal 1516 lo aveva insignito del titolo di cavaliere del Ordine del Toson d'Oro, ma il principe chiese che questa elezione fosse tenuta segreta all'inizio per non provocare l'ira del re di Francia. Il suo schieramento nel campo imperiale giunse dopo un'incursione francese nel suo principato di Orange a cui fece seguito una visita di Filiberto a Francesco I per perorare la sua causa, ma il re lo accolse con un tale disprezzo che il principe decise di passare nel campo avverso.
Nel 1523 fu posto dall'imperatore alla testa di un esercito destinato a garantire l'occupazione della Navarra appena conquistata e a indebolire il suo legittimo re Enrico II di Navarra, che si era rifugiato a Béarn.
Nel luglio 1524 fu fatto ostaggio dei francesi con la sua cattura da parte di Andrea Doria davanti a Marsiglia. Fu liberato dopo la firma del trattato di Madrid. Nel 1527 fu al seguito dell'esercito imperiale nella riconquista del milanese. Dopo la morte di Carlo III di Borbone-Montpensier durante l'assedio di Roma, fu acclamato dalle truppe come generalissimo e cercò di placare i Lanzichenecchi protestanti di Georg von Frundsberg, così come le truppe spagnole e italiane, senza riuscire a impedire il sacco di Roma. Nel giugno 1527 chiese la resa totale a papa Clemente VII rifugiato a Castel Sant'Angelo, insieme a un risarcimento di 400.000 ducati a favore delle truppe imperiali.
Dopo la morte di Hugues de Moncade, il 28 maggio 1528, Carlo V lo nominò viceré del Regno di Napoli.
Morì nei pressi di Firenze il 3 agosto 1530 durante la battaglia di Gavinana. Le sue ceneri furono rimpatriate a Lons-le-Saunier dove la madre Filiberta di Lussemburgo gli diede un grandioso funerale. Fu sepolto ai Cordeliers de Lons.
Onorificenze
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro | |
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