Gabriele Della Volta




Gabriele Della Volta, O.E.S.A. Presbitero | |
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Giovanni Bellini Ritratto di Gabriele della Volta | |
Età alla morte | 70 anni |
Nascita | Venezia 1468 |
Morte | Roma 23 aprile 1538 |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Incarichi ricoperti | |
Gabriele Della Volta detto Venetus (Venezia, 1468; † Roma, 23 aprile 1538) è stato un presbitero e moderatore supremo italiano.
Cenni biografici
Nacque nel 1468 probabilmente a Venezia, come indicherebbe il soprannome di Venetus.
Nulla si sa della sua infanzia e della sua giovinezza: secondo alcune fonti avrebbe preso i voti nell'Ordine degli agostiniani. Nel 1505 era probabilmente definitore di una provincia, probabilmente quella Marchiae Tarvisinae, di cui era provinciale tre anni dopo al momento dell'emissione di alcune costituzioni.
In quel periodo si legò a Egidio da Viterbo, dal 1506 priore generale degli agostiniani per volontà di Giulio II e a partire dal 1514 divenne figura di un certo peso. Quando nel 1517 Egidio fu creato cardinale e designato quale legato pontificio in Spagna, padre Della Volta fu indicato quale nuova guida dell'Ordine, sembra su precise indicazioni del suo predecessore. Il 3 gennaio 1518 fu designato da Leone X rettore e vicario generale dell'Ordine sino al successivo capitolo; sulla designazione pesò probabilmente anche la sua amicizia con Pietro Bembo. La decisione pontificia fu ratificata dal capitolo di Venezia l'11 giugno 1519 divenendo priore generale.
Riprese le indicazioni di riforma dell'Ordine già date da Egidio nel capitolo di Napoli del 1507. Il capitolo veneziano provvide quindi a definire una minuziosa serie di regolamenti interni: sul culto, sulla confessione, sulla clausura, sulle elezioni interne, sul silenzio e il comportamento in convento, sugli studi, sulla cura degli infermi, sull'abito e persino sulla lunghezza della barba e dei capelli. Ribadì inoltre il divieto di accettare o sollecitare favori da autorità estranee, di trarre guadagni dalle proprie attività, di predicare senza il permesso del generale. Soprattutto stabilì che il priore generale doveva avere plenariani facultatem. Per rendere operanti queste direttive il Della Valle provvide al controllo delle varie congregazioni e province, inviò legati in Inghilterra, Francia, Spagna e Portogallo, predicatori nelle province più importanti.
Lo stretto controllo dell'Ordine sollecitato dal D. esprimeva una sua grande preoccupazione: la cattiva influenza di Lutero sui conventi tedeschi e il timore di un intervento papale, che potesse coinvolgere tutto l'Ordine. Subito dopo la nomina fu invitato dal papa a procedere all'ammonimento di Lutero, formalmente ancora appartenente all'Ordine e a far pressioni affinché recedesse dal suo atteggiamento contro le indulgenze.
Gli sforzi di Della Volta nei confronti di Lutero, tuttavia, sembrano essersi limitati a scrivere lettere a destinatari in Germania, come il provinciale sassone Gerhard Hecker o l'ex confessore di Lutero Johann von Staupitz[1].
Avendo saputo che la sua lettera non ebbe seguito, il priore generale attese il capitolo veneziano per parlare con J. von Staupitz, diretto superiore di Lutero, ma questi non si presentò a Venezia. Il Della Valle gli scrisse allora due volte senonché il 28 agosto 1518 Staupitz lasciò la sua carica di vicario. Nel 1521 tentò infine di raggiungere Lutero stesso con un messo, ma questi poté parlare soltanto con Andrea Carlostadio[2] e Filippo Melantone: a questo punto finirono i tentativi, mentre proseguiva la crisi dell'Ordine in Germania.
Dal 1526 al 1532 trascorse la maggior parte del suo tempo a Venezia. Gli anni che vanno dal 1532 al 1534 furono segnati da controversie con il futuro successiore, Girolamo Seripando.
Morì il 23 aprile 1537 a Roma.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Priore generale dell'Ordine di Sant'Agostino | Successore: | ![]() |
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Egidio da Viterbo, O.E.S.A | 20 marzo 1507-1º febbraio 1518 | Giovanni Antonio Veronese, O.E.S.A |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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