Giacomo Cavalieri
Giacomo Cavalieri Cardinale | |
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Età alla morte | 64 anni |
Nascita | Roma 1565 |
Morte | Roma 28 gennaio 1629 |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria in Aracoeli |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Creato Cardinale |
19 gennaio 1626 da Urbano VIII (vedi) |
Cardinale per | 3 anni e 9 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giacomo Cavalieri (Roma, 1565; † Roma, 28 gennaio 1629) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato a Roma. Di un'antica e nobile famiglia, figlio di Bernardo e Diana Sartori, imparentato con le famiglie Borghese e Paluzzi Albertoni. Il suo primo il nome è anche elencato come Jacopo e il suo cognome come de Cavalerijs e de Cavaliero.
Formazione e attività prelatizia
Studiò lettere umane e poi giurisprudenza. Ancora giovane, acquistò il posto di referendario nel tribunale della Segnatura negli ultimi mesi del pontificato di Sisto V, morto nell'agosto 1590. Quando Ippolito Aldobrandini fu creato papa, con il nome di Clemente VIII (1592), le sue fortune precipitarono.
Sacerdozio:nessuna informazione trovata. Governatore di Faenza, 13 febbraio 1592 e governatore di Città di Castello, il 4 marzo 1593, che in quegli anni aveva ottenuto l'indipendenza dalla legazione di Perugia. In seguito, per tutto il pontificato di papa Aldobrandini, fu relegato all'ufficio di referendario. Sotto il pontificato di Paolo V, il Cavalieri ebbe maggiore fortuna, perché la famiglia Cavalieri, attraverso il ramo di Gaspare che aveva sposato Diana Vittoria, nipote del Borghese, poteva ora considerarsi imparentata con il papa.
Uditore delle cause del Sacro Palazzo, 6 ottobre 1606. Uditore della Sacra Rota Romana, 26 marzo 1607. Come testimonianza della sua attività in quel tribunale restano le Decisiones Sacrae Rotae Romanae coram Iacobo Cavalerio, pubblicate a Roma nel 1629. Datario di Sua Santità, 15 settembre 1623.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 19 gennaio 1626, ricevette la berretta rossa e il titolo di Sant'Eusebio, il 9 febbraio 1626.
Morte
Morto il 28 gennaio 1629 a Tivoli, dove si stava riprendendo da una lunga e grave malattia. Il suo corpo fu trasferito a Roma dal fratello e sepolto nel cappella di San Gregorio, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli di Roma.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Datario di Sua Santità | Successore: | |
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Francesco Sacrati | 15 settembre 1623 - 28 gennaio 1629 | Domenico Cecchini (pro-datario) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Eusebio | Successore: | |
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Lucio Sanseverino | 9 febbraio 1626 - 28 gennaio 1629 | Giovanni Battista Pamphilj |
Voci correlate | |
- Datari apostolici
- Cardinali presbiteri di Sant'Eusebio
- Concistoro 19 gennaio 1626
- Cardinali italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
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