Giardini Vaticani

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1leftarrow.png Voce principale: Città del Vaticano.
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
CittàVaticano mappa.png
Città del Vaticano (mappa)
Altre denominazioni
Stato bandiera Città del Vaticano
Regione
Provincia
Comune Città del Vaticano
Località
Diocesi Diocesi di Roma
Vicariato Generale dello Stato della Città del Vaticano
Religione Cattolica
Indirizzo
Telefono +39 06 69884676;
+39 06 69883145
Fax +39 06 69884019
Posta elettronica visiteguidatesingoli.musei@scv.va
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà Santa Sede
Oggetto tipo Giardino
Oggetto qualificazione monumentale
Dedicazione
Vescovo
Fondatore papa Niccolò III
Data fondazione 1279
Architetti

Donato Bramante
Pirro Ligorio
Giovanni Vasanzio

Stile architettonico
Inizio della costruzione 1279
Completamento XX secolo
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa {{{Scomparsa}}}
Data di inaugurazione
Inaugurato da
Data di consacrazione
Consacrato da
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Titolo
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta {{{Data scoperta}}}
Nome scopritore
Datazione scavi
Scavi condotti da
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima
Profondità Massima
Diametro Massimo {{{DiametroMassimo}}}
Altezza Navata
Larghezza Navata
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Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
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I Giardini Vaticani occupano circa due terzi della superficie della Città del Vaticano e si estendono da sud a nord-ovest del piccolo Stato. Sono costituiti da prati e piccoli boschi percorsi da viali e ricchi di grotte artificiali, chioschi, statue e fontane monumentali.

Storia

I Giardini Vaticani sono il luogo di riposo e di meditazione del Pontefice sin dal 1279, quando papa Niccolò III (1277 - 1280) riportò la residenza papale dal Laterano al Vaticano.

All'interno delle nuove mura, che fece erigere a difesa della sua residenza, il Papa fece impiantare un frutteto (pomerium), un prato (pratellum) e un vero e proprio giardino (viridarium). Questo primo nucleo sorse nei pressi del colle di Sant'Egidio, dove oggi si trova il Palazzetto del Belvedere ed i Cortili dei Musei Vaticani.

Il periodo di maggiore sviluppo architettonico dei Giardini è, comunque, tra il XVI ed il XVII secolo, quando vi lavorano artisti e architetti come Donato Bramante e Pirro Ligorio, oltre a pittori e incisori che ritraggono la bellezza del luogo, tra i quali Antonio Tempesta, Giovanni Magari e Giambattista Falda.

La cultura, l'arte e la filosofia rinascimentale influenzano i giardini non solo attraverso l'architettura stessa, ma anche con la costruzione di splendide fontane, statue e tempietti.

Descrizione

Pirro Ligorio, Casina di Pio IV (1558 - 1582)

Nei Giardini Vaticani si trovano, oltre alle Mura Leonine, alle Casine e ai giochi d'acqua, anche tempietti, santuari e grotte dedicate alla Madonna. A fare da sfondo a tutti questi importanti simboli della storia e della fede è la natura: piante, alberi, fiori, arbusti, rampicanti provenienti da ogni parte del mondo che rendono il giardino in qualunque stagione dell'anno un tripudio di colori, profumi.

I Giardini, inoltre, sono composti di varie zone (Giardino all'italiana, all'inglese, Orto del Papa) e sono anche sede di uffici statali, come il Palazzo del Governatorato e il Tribunale di Stato, della Direzione di Radio Vaticana, della Stazione ferroviaria Vaticana e dell'ex Specola Vaticana.

Tra le testimonianze storico-artistiche e monumentali si segnalano:

  • Mura leonine in due tratti: quello più antico vicino alla Palazzina della Zecca, in prossimità della Fontana del Sacramento e l'altro tratto visibile sul colle insieme alle due grandiose torri circolari. Le mura sono parte della cinta fortificata, che papa Leone IV (847 - 855) fece costruire per proteggere l'antica basilica e gli edifici annessi, primo nucleo dell'attuale Città del Vaticano, e che Niccolò V, alla metà del XV secolo, fece ripristinare.
  • Casa del giardiniere (inizio del XIII secolo), piccolo edificio turrito, così chiamato per l'attuale destinazione, è probabilmente riferibile alle costruzioni erette dentro la cerchia leonina da papa Innocenzo III (1198 - 1216).
  • Torre di san Giovanni, costruita in epoca medievale sulla sommità del Colle Vaticano (78,50 s.l.m.), adattato ad abitazione temporanea estiva per papa Giovanni XXIII (1958 - 1963) ed ora alloggio degli ospiti illustri.
  • Torre medievale e palazzina della Direzione di Radio Vaticana, che in precedenza era usata da Leone XIII come residenza estiva e poi, trasformata, fra il 1908 ed il 1936, in sede della Specola Vaticana, in seguito spostata a Castel Gandolfo.
  • Casina di Pio IV (1558 - 1582), edificata da Pirro Ligorio e Sallustio Peruzzi. La struttura è composta da due corpi architettonici che si fronteggiano su di un cortile ellittico:
    • villa con la facciata decorata con pregevoli stucchi, ad ovest;
    • loggia con ninfeo e fontana, ad est.
Pirro Ligorio, Casina di Pio IV (1558 - 1582)
  • Fontana degli Specchi (inizio del XVII secolo), costruita da Martino Ferrabosco per papa Paolo V: è un elegante edicola a frontone con ingresso laterale e due piccole fontane, una interna ed una esterna, e decorata con mosaici blu ed oro ispirati a quelli dei ninfei di Pompei.
  • Fontana dell'Aquilone (primo quarto del XVII secolo), opera dell'architetto olandese Jan van Santen (italianizzato in Giovanni Vasanzio), alimentata come tutte le fontane della Città del Vaticano dall'acqua del Lago di Bracciano: è un vasto bacino decorato da tritoni e draghi, sormontati al sommo della scogliera da un'aquila ed un grifone, simboli araldici della famiglia Borghese, alla quale apparteneva papa Paolo V (1605 - 1621), committente della fontana.
  • Fontana del Sacramento (primo quarto del XVII secolo), così chiamata perché i suoi zampilli alludono ad un ostensorio tra sei candelieri, opera di Giovanni Vasanzio.
  • Fontana della Galera (1620), costruita da Giovanni Vasanzio, durante il pontificato di Paolo V, dove nello specchio d'acqua si nota una splendida galera di piombo che zampilla acqua dai cannoni, tanto che papa Urbano VIII la celebrò con un distico latino: Bellica Pontificem non fundit machina flammas / Sed dulcem belli qua perit ignis aquam(in italiano, La macchina da guerra dei papi non spara fiamme, bensì la dolce acqua che della guerra spegne il fuoco).
  • Palazzina della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali (XIX secolo), fatta erigere da Pio IX.
  • Statua di san Pietro apostolo (XIX secolo), in bronzo, facente parte un tempo del monumento eretto, ricordo del Concilio Vaticano I (1869 - 1870), al Centro del Cortile della Pigna. La statua è il centro geografico dello Stato Vaticano.
  • Giardino all'inglese, dove la vegetazione viene lasciata crescere naturalmente. Fra gli alberi di questo giardino è collocata:
  • Grotta di Lourdes, copia in cemento di quella di Massabielle, dove, nel 1858, Maria Vergine apparve a santa Bernadette Soubirous, donata nel 1902 a papa Leone XIII dal vescovo di Tarbes, la diocesi nella quale è compresa la città di Lourdes. Sopra l'altare originale della grotta donato a Giovanni XXIII (1958 - 1963), è collocata:
    • Statua della Madonna, davanti alla quale il Papa, a conclusione del mese di maggio, si reca a salutare i fedeli, dopo una suggestiva fiaccolata che sale nei Giardini Vaticani.
  • Edicola della Madonna della Guardia (primo quarto del XX secolo) con la riproduzione della statua che domina l'imboccatura del porto di Genova, donata da genovesi al loro concittadino papa Benedetto XV (1914 - 1922).
  • Collegio Etiopico (1928 - 1930), voluto da papa Pio XI e progettato da Giuseppe Momo, per dare possibilità ai seminaristi dell'Etiopia di effettuare a Roma gli studi ecclesiastici.
  • Centro Trasmittente di Radio Vaticana (1931), progettato da Guglielmo Marconi, da dove il celebre scienziato trasmise per la prima volta un messaggio radiofonico alla presenza di papa Pio XI, il primo ad aver creduto nella validità della rivoluzionaria scoperta.
  • Elioporto, situato sull'estremo bastione occidentale del perimetro del Vaticano, voluto da papa Paolo VI (1963 - 1978), dove atterra l'elicottero, con il quale il pontefice lascia abitualmente la sede pontificia per i numerosi spostamenti pastorali.

Galleria fotografica

Bibliografia
  • AA.VV., Guida ai Musei e alla Città del Vaticano, Scala Editore, Firenze 1989, pp. 162 - 166
  • Alberta Campitelli, Gli Horti dei Papi. I Giardini Vaticani dal Medioevo al Novecento, Jaca Book, Milano 2009
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring Editore, Milano 2008, p. 768 ISBN 9788836538966
Voci correlate
Collegamenti esterni