Juan de Segovia
Juan de Segovia Pseudocardinale | |
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Età alla morte | circa 63 anni |
Nascita | Segovia 1395 ca. |
Morte | Aiton 24 maggio 1458 |
Sepoltura | Chiesa di St. Laurent, Aiton |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 24 luglio 1449 da papa Niccolò V |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Elevazione ad Arcivescovo | 20 gennaio 1453 da papa Niccolò V |
Creazione a pseudocardinale |
2 ottobre 1440 dall'antipapa Felice V |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Juan de Segovia, anche Juan Alfonso (Segovia, 1395 ca.; † Aiton, 24 maggio 1458) è stato uno pseudocardinale e vescovo spagnolo.
Cenni biografici
Nacque verso la fine del XIV secolo a Segovia in Spagna. Non si hanno altre informazioni sui suoi primi anni ed istruzione.
Fu arcidiacono di Villaviciosa nell'arcidiocesi di Oviedo; canonico della cattedrale metropolitana di Toledo e professore di teologia presso la università di Salamanca.
Nel 1432, l'università di Salamanca e il re Giovanni II di Castiglia lo inviarono come loro rappresentante al concilio di Basilea, dove fu uno dei più abili difensori della superiorità del concilio sul papa. In un primo momento, cercò di mitigare il conflitto tra il concilio e papa Eugenio IV, con il quale trascorse un po' di tempo a Firenze nel 1435, ma in seguito divenne uno dei principali sostenitori della destituzione del pontefice. Prese parte alla ventottesima sessione, tenutasi il 1º ottobre 1437, in cui papa Eugenio IV fu dichiarato contumace, e nella trentatreesima sessione, tenutasi il 16 maggio 1439, in cui il papa fu dichiarato eretico. Nel marzo del 1439 rappresentò il consiglio alla dieta di Magonza.
Fu creato pseudocardinale presbitero dall'antipapa Felice V a Ginevra nel concistoro del 2 ottobre 1440. Ricevette il titolo presbiterale di Santa Maria in Trastevere. Nel 1442 fu posto da Felice V a capo della Camera Apostolica e incaricato delle finanze del Concilio. Furono anni di intensi lavori che si conclusero con lo scioglimento definitivo del concilio il 25 aprile 1449.
La fine del concilio significò per Juan de Segovia la fine della sua intensa vita pubblica. Inoltre, nel breve spazio di quattro anni, ebbe modo di vedere come fosse stato relegato dalla curia pontificia, senza dubbio a causa del ruolo di primo piano che aveva svolto durante lo scisma e la crisi conciliare.
Giovanni di Segovia non vide confermata la dignità di cardinale, sebbene fosse stato nominato da Niccolò V vescovo della diocesi francese di Saint-Paul-Trois-Châteaux nel luglio 1449. Rimase in questo vescovado solo per pochi mesi, poiché l'anno seguente vide revocata la sua nomina.
Dopo più di un anno di attesa, ricevette un nuovo incarico per la diocesi di Saint-Jean-de-Maurienne. Due anni dopo, e dopo aver rinunciato a quest'ultima sede, fu nominato arcivescovo titolare di Cesarea in Palestina.
Dopo la sua ascesa alla dignità arcivescovile, Giovanni di Segovia decise di ritirarsi nel priorato di Aiton, situato nella già citata diocesi di Saint-Jean-de-Maurienne. Juan de Segovia dedicò i suoi ultimi anni allo studio, sviluppando fino alla sua morte nel 1458 un'intensa attività letteraria.
Inizialmente dedicò i suoi sforzi a sistematizzare la dottrina conciliare, ma dopo la caduta di Costantinopoli in mano ai turchi nel 1453 riprese una vecchia preoccupazione, quella del rapporto tra cristianesimo e islam. Il 9 ottobre 1457 donò praticamente l'intera biblioteca, composta da centootto volumi, all'università di Salamanca e donò alla città di Basilea cinque magnifici esemplari delle sue opere principali, tra cui l'Historia gestorum generalis synodi Basiliensis universalem Ecclesiam repraesentantis e lo scritto De gladio divini spiritus mittendo in corda Saracenorum, in cui si pronunciò per la comprensione reciproca tra cristiani e musulmani dopo la caduta di Costantinopoli. Nel 1456 fece venire ad Aiton, a proprie spese, il mufti di Segovia, Isa ibn Jabir, per approntare insieme la traduzione del Corano in castigliano e latino.
Morte
Affetto da gravi problemi di salute, Juan de Segovia morì pochi mesi dopo, il 24 maggio 1458. Sepolto inizialmente nella chiesa Priorato di Aiton, dove si era ritirato, le sue spoglie furono trasferite nel 1893 nel coro della chiesa di St. Laurent in quella città.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Pseudocardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | |
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- | 2 ottobre 1440 - 7 aprile 1449 | - |
Predecessore: | Vescovo di Saint-Paul-Trois-Châteaux | Successore: | |
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Romanet Velheu (amministratore apostolico) |
21 luglio 1449 - 11 maggio 1450 | Étienne Genevès |
Predecessore: | Vescovo di Saint-Jean-de-Maurienne | Successore: | |
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Louis de La Palud, O.S.B. Clun. | 13 ottobre 1451 - 20 gennaio 1453 | Guillaume d'Estouteville |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Cesarea di Palestina | Successore: | |
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Alain de Lespervier, O.F.M. | 20 gennaio 1453 - 24 maggio 1458 | Henrik Kalteisen, O.P. |
Bibliografia | |
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- Pseudocardinali per nome
- Pseudocardinali eletti il 2 ottobre 1440
- Pseudocardinali creati dall'antipapa Felice V
- Pseudocardinali presbiteri di Santa Maria in Trastevere
- Vescovi di Saint-Paul-Trois-Châteaux
- Vescovi di Saint-Jean-de-Maurienne
- Vescovi di Cesarea di Palestina
- Vescovi spagnoli
- Vescovi del XV secolo
- Vescovi per nome
- Spagnoli
- Arcivescovi per nome
- Biografie
- Pseudocardinali spagnoli
- Nati nel XV secolo
- Morti nel 1458
- Morti il 24 maggio