Sede titolare di Cesarea di Palestina
Sede titolare di Cesarea di Palestina Sede arcivescovile titolare Archidioecesis Caesariensis in Palaestina Chiesa latina | |
Arcivescovo titolare: | vacante dal 26 giugno 1967 |
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Suffraganea | |
del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini | |
Stato | Israele |
Regione: | Palestina |
Località: | Cesarea di Palestina |
Diocesi soppressa di Cesarea di Palestina | |
Diocesi suffraganee: | Sebastea |
Eretta: | 1101 |
Soppressa: | 1266 |
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Tutte le sedi titolari |
La Sede titolare di Cesarea (in latino: Archidioecesis Caesariensis in Palaestina) fu una delle quattro arcidiocesi facenti capo al Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, nel Regno crociato di Gerusalemme.
Gli storici cattolici hanno ricostruito un elenco di trentasei vescovi latini dal 1101 al 1496; il più famoso fu probabilmente Eraclio.
Storia
La città
Cesarea, città e porto in Israele, fu fondata da Erode il Grande tra il 25 a.C. e il 13 a.C. ed è situata sulla costa israeliana tra Tel Aviv e Haifa. La città, conosciuta con molti nomi (tra cui: Cesarea Marittima, Colonia Prima Flavia Augusta Caesariensis, Cesarea di Erode, Horvat Qesari, Kaisariyeh, Kessaria, Metropoli della provincia di Siria e Palestina, Migdal Shorshon, Qaisariya, Qaisariyeh, Qaysariyah, Qesari, Qisri, Qisrin), porta lo stesso nome di molte altre città dell'era romana, tra cui Cesarea di Filippo sulle alture del Golan e Cesarea Mazaca in Cappadocia.
Nel 13 a.C. divenne la capitale politica e militare della Giudea e vi risiedeva il procuratore e governatore romano.
La città possedeva un porto molto grande con un molo che proteggeva gli attracchi da sud e da ovest. Era dotata di un doppio acquedotto che portava l'acqua in città dalle sorgenti del monte Carmelo. I ruderi di un imponente anfiteatro sono ancora visibili oggi come resti del citato acquedotto. La città fu molto ben descritta da Flavio Giuseppe nei suoi libri Guerra giudaica e Antichità giudaiche.
Secondo la tradizione cristiana, Pietro apostolo vi battezzò il centurione Cornelio, mentre Paolo di Tarso vi soggiornò sovente e vi fu imprigionato per due anni prima di essere trasferito a Roma.
Dopo la rivolta di Simon Bar Kokheba, Gerusalemme fu completamente distrutta e Cesarea divenne il centro della cristianità in Israele.
Nel III secolo Origene vi soggiornò a lungo fondandovi la scuola di teologia e annessa biblioteca. Vi scrisse la sua opera più famosa la Exapla. Eusebio vi fu arcivescovo tra il 315 e 318. Con il sostegno finanziario di Panfilo di Cesarea presbitero in Cesarea, la biblioteca divenne una delle più rinomate dei suoi tempi, conteneva più di 30.000 manoscritti. Gregorio Nazianzeno, Basilio Magno e Sofronio Eusebio Girolamo vennero a Cesarea per approfondire i propri studi.
Nel teatro cittadino venne rinvenuta negli anni '60 la famosa iscrizione di Pilato.
La diocesi
È una diocesi molto antica, istituita in una delle prime comunità cristiane, fondata da San Pietro e San Paolo; esistono notizie su tale comunità risalenti al II secolo. In epoca romana fu sede del metropolita della diocesi di Palaestina Prima, fu soggetta al patriarca di Antiochia ed ebbe tra le sue suffraganee la diocesi di Gerusalemme fino al 451, successivamente fu sottoposta alla giurisdizione del nuovo patriarca istituito a Gerusalemme.
La diocesi ebbe una storia travagliata dopo il crollo dell'Impero romano d'Oriente nel VII secolo. La città fu razziata dai Persiani nei primi anni del VII secolo ed in seguito alla conquista della Terra Santa degli eserciti islamici nel VII secolo, la diocesi e la città soffrirono tremendamente e continuamente, declinando in dimensioni ed importanza. Nondimeno essa rimase prevalentemente cristiana, ed in assenza di un controllo imperiale, la sua indipendenza aumentò e l'arcivescovo divenne l'effettivo governante della regione. Nel IX secolo vi era un forte insediamento di coloni franchi voluto da Carlo Magno per facilitare il pellegrinaggio dei latini in Terra Santa.
Nel X secolo a causa delle periodiche persecuzioni islamiche e del risorgere del potere imperiale bizantino, la diocesi cadde sotto l'influenza del patriarca di Costantinopoli per protezione e supervisione e progressivamente si sottomise all'autorità bizantina. Pertanto, dopo il Grande Scisma tra Constantinopoli e Roma, nel 1054, rimase una diocesi ortodossa, con una comunità cattolica solo marginale.
Dopo che nel 1101 i Crociati conquistarono Caesarea dai musulmani, la comunità divenne prevalentemente cattolica e fu eretta un'arcidiocesi di rito romano che divenne sempre più importante fino ad avere dieci sedi suffraganee, compresa la diocesi di Sebastea. In seguito nel Regno di Gerusalemme spesso fu l'arcivescovo di Cesarea, o quello di Tiro, a divenire patriarca di Gerusalemme dei Latini.
La comunità cattolica si conservò a Cesarea fino a quando non fu distrutta dai Mamelucchi.
Cronotassi dei vescovi
- Teoctisto[1] † (216 - 258)[2]
- Agapio † (? - 306)
- Eusebio † (ca. 313 - 339 o 340)
- Acacio † (340 - 366)
- Gelasio di Cesarea † (367 - 373)
- Euzoio di Antiochia † (373 - 379)
- Gelasio di Cesarea † (379 - 395)[3]
- Theoktistos † (?)
- Gelasio di Cizico † (?)
- Giovanni il Khozibita † (VI secolo)
- Anastasio † (XI secolo)
Cronotassi degli arcivescovi
- Baldovino † (1101 - 1107)[4]
- Ebremaro † (1107 - post 1123)[5]
- Gaudenzio[6]† (ante 1136 - post 1142[4])
- Baldovino II † (? - 1156 ?)[7]
- Ernesius † (1157 - 1173)[8]
- Eraclio † (1173 - 1180)
- Aimaro Monaco dei Corbizzi † (1181 - 1194 eletto Patriarca)[4]
- Pietro † (ante 1199 - post 1235)[5]
- Pietro II (?) † (circa 1230)[4]
- Lociaumes † (1244 - 1266[4])
- Matteo † (ante 1277 - post 1280)[5]
Cronotassi degli arcivescovi titolari
- Juan de Segovia † (20 gennaio 1453 - 24 maggio 1458 deceduto)
- ...
- Jakub Bosagi, C.A.M. † (11 settembre 1855 - ?)
- Antonio Agliardi † (23 settembre 1884 - 22 giugno 1896 nominato cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo)
- Pietro Gasparri † (2 gennaio 1898 - 16 dicembre 1907 nominato cardinale presbitero di San Bernardo alle Terme Diocleziane)
- Vincenzo Sardi di Rivisondoli † (6 aprile 1908 - 12 agosto 1920 deceduto)
- Luigi Maglione † (1º settembre 1920 - 16 dicembre 1935 nominato cardinale presbitero di Santa Pudenziana)
- Luigi Traglia † (21 dicembre 1936 - 28 marzo 1960 nominato cardinale presbitero di Sant'Andrea della Valle)
- Dino Staffa † (3 settembre 1960 - 26 giugno 1967 nominato cardinale presbitero del Sacro Cuore di Cristo Re - titolo elevato pro illa vice)
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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Voci correlate | |