Michelangelo Luchi
Michelangelo Luchi, O.S.B. Cam. Cardinale | |
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Età alla morte | 58 anni |
Nascita | Brescia 20 aprile 1744 |
Morte | Subiaco 29 settembre 1802 |
Sepoltura | Abbaziale di Santa Scolastica |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni sulla data e il luogo |
Nominato vescovo | mai nominato |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale in pectore |
23 febbraio 1801 da Pio VII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
28 settembre 1801 da Pio VII (vedi) |
Cardinale per | 1 anno e 1 giorno |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org (EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda |
Michelangelo Luchi anche Lucchi (Brescia, 20 aprile 1744; † Subiaco, 29 settembre 1802) è stato un cardinale e letterato italiano.
Cenni biografici
Nacque a Brescia, nipote di padre Bonaventura O.F.M., che fu provinciale dei Francescani Conventuali e professore all'Università di Padova e che papa Clemente XIII avrebbe voluto nominare cardinale. Un fratello di Michelangelo, Luigi, fu pure benedettino e letterato.
Formazione e ministero sacerdotale
Completò i suoi primi studi a Brescia, dove studiò latino e retorica con l'abbé Barzani e teologia con il domenicano Pavoni. Entrò nel febbraio del 1764 nell'ordine benedettino a Montecassino, dove trascorse gran parte della sua vita, e professò nel monastero di San Giorgio Maggiore a Venezia
Ordinato sacerdote a Montecassino, divenne professore di filosofia morale nel Noviziato di Santa Giustina a Padova; in seguito fu professore di teologia nel Collegio di S. Anselmo, a Roma (ca. 1781). Priore del Monastero di Santa Maria di Praglia (Padova) e professore di Greco ed Ebraico nell'Abbazia di Firenze (ca. 1793). Nel Collegio di San Anselmo, coincise e divenne amico di Gregorio Barnaba Chiaramonti, O.S.B. Cas., futuro Papa Pio VII. Eletto abate di Montecassino al momento della pubblicazione della sua promozione al cardinalato.
Cardinalato
Il suo confratello Pio VII lo creò cardinale riservato in pectore nel concistoro del 23 febbraio 1801 e fu pubblicato nel Concistoro del 28 settembre 1801. Ricevette la berretta rossa tre giorni dopo e il 23 dicembre il titolo cardinalizio appena costituito di Cardinale presbitero di Santa Maria della Vittoria.
Fu nominato abate commendatario di Subiaco nel 1801 e prefetto della Congregazione dell'Indice il 18 agosto 1802.
Morte
Durante la visita pastorale al suo monastero si ammalò gravemente e il 29 settembre 1802 vi morì. Esposto nella chiesa abbaziale di S. Scolastica, dove si svolsero i funerali e sepolto in quella stessa chiesa, secondo la sua volontà.
Lasciò alla Biblioteca Apostolica Vaticana 193 manoscritti in greco e latino, frutto delle sue minuziose ricerche presso le librerie del suo ordine, e una serie di sue opere inedite, tra cui una Biblia Polyglotta. e diverse altre opere scritturali.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria della Vittoria | Successore: | |
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- | 23 dicembre 1801 - 29 settembre 1802 | Joseph Fesch |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dell'Indice | Successore: | |
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Stefano Borgia | 18 agosto - 29 settembre 1802 | Lorenzo Litta |
Bibliografia | |
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- Camaldolesi italiani
- Italiani del XVIII secolo
- Italiani del XIX secolo
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Pio VII
- Cardinali presbiteri di Santa Maria della Vittoria
- Prefetti della Congregazione dell'Indice
- Monaci italiani
- Monaci del XIX secolo
- Concistoro 28 settembre 1801
- Concistoro 23 febbraio 1801
- Cardinali italiani del XIX secolo
- Cardinali del XIX secolo
- Cardinali per nome
- Presbiteri italiani del XIX secolo
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