Congregazione dell'Indice

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Congregazione dell'Indice
Congregationem Indicis
Eretto: 14 aprile 1571 da Pio V
Soppresso: 25 marzo 1917 da Benedetto XV
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Successori

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Santa Sede · Chiesa cattolica
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La Congregazione dell'Indice, detta anche Congregazione dell'indice dei libri proibiti, ufficialmente in latino Congregationem Indicis, era un organismo della Curia romana, oggi soppresso.

Storia

Fu istituita da papa Pio V con la costituzione apostolica In Apostolicae del 14 aprile 1571. La Congregazione dell'Indice fu incaricata di esaminare i testi potenzialmente nocivi alla vita spirituale dei fedeli. Con Sisto V e la costituzione apostolica Immensa Aeterni Dei del 1587, la Congregazione fu incaricata di pubblicare e tenere aggiornato l'Indice dei libri proibiti nel quale erano inseriti i titoli la cui lettura era proibita ai fedeli. Alla Congregazione veniva data facoltà di concedere il permesso della lettura di libri all'Indice a teologi, canonisti e letterati per scopi di studio ed eventuale confutazione degli stessi. Con la costituzione Sollicita ac Provida del 1753 Benedetto XIV introdusse alcuni cambiamenti rispetto alla precedente legislazione e stabilì una rigorosa procedura per la censura delle opere.

Nell'Ottocento si aprì un periodo particolarmente complesso per l'attività e il funzionamento della Congregazione. Il gran numero di pubblicazioni stampate in un mondo dove la libertà di stampa cominciava ad entrare nei diritti dei cittadini di molti stati, e allo stesso tempo si sviluppò la consapevolezza di non promuovere solo un'azione repressiva ma di favorire la sensibilizzazione dei credenti alle buone letture e di agevolarne la produzione. Con Pio IX si trasferì ai vescovi diocesani il compito di esaminare i libri pubblicati nelle rispettive diocesi riservando alla Congregazione dell'Indice la funzione di tribunale di seconda istanza nonché la revisione di bibbie e opere di teologia.

Con la costituzione apostolica Officiorum ac Munerum del 25 gennaio 1897, Leone XIII modificò la normativa della Congregazione. Confermando la validità della Sollicita ac Provida circa la procedura di censura dei libri, il papa abrogò tutte le altre norme precedenti, indicò le materie da ritenersi proibite e ribadì ai vescovi le responsabilità loro affidate in ordine alla vigilanza sui libri.

Benedetto XV con il motu proprio Alloquentes proxime del 25 marzo 1917, mise fine alla Congregazione istituendo, presso il Sant'Uffizio, una sezione de censura librorum.

Elenco di alcuni prefetti dell'Indice

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Bibliografia