Beato Millán Garde Serrano
Beato Millán Garde Serrano, S.O.D. Presbitero · Martire | |
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Beato | |
Età alla morte | M anni |
Nascita | Vara del Rey 21 dicembre 1876 |
Morte | Cuenca 8 luglio 1938 |
Sepoltura | Tempio dell'Espiazione di Tortosa |
Vestizione | 10 agosto 1903 |
Ordinazione presbiterale | 21 dicembre 1901 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 29 settembre 2020, da Francesco |
Beatificazione | 30 ottobre 2021, da Francesco |
Ricorrenza | 7 luglio |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale o di riferimento (EN) Scheda su gcatholic.org Scheda su santiebeati.it |
Beato Millán Garde Serrano (Vara del Rey, 21 dicembre 1876; † Cuenca, 8 luglio 1938) è stato un presbitero e martire spagnolo.
Cenni biografici
Nacque a Vara del Rey a sud di Cuenca (Spagna) il 21 dicembre 1876, figlio di Nicolás e Lorenza.
Dopo aver terminato gli studi nel seminario di Cuenca ricevette l'ordinazione sacerdotale il 21 dicembre 1901. Nel giugno 1903 conseguì a Toledo la licenza in diritto canonico. Nello stesso anno, il 10 agosto, compì la consacrazione nella Fraternità dei Sacerdoti Operai Diocesani del Sacro Cuore di Gesù.
Rimase ancora un anno nel Seminario Sant'Ildefonso di Toledo come prefetto. L'anno dopo, di nuovo come prefetto, venne inviato a quello di Badajoz, dove rimase per un solo anno scolastico.
In seguito lavorò nella formazione dei seminaristi in Spagna e in Messico, come professore, amministratore e direttore spirituale. Dopo lo scoppio della guerra civile gestì una mensa per i poveri nel suo paese. Pur nell'anonimato colse ogni occasione per esercitare il ministero. Il suo particolare amore per l'Eucaristia si esplicitò nei nove mesi in cui visse nascosto con la sola compagnia del Santissimo Sacramento. Quando venne arrestato non oppose alcuna resistenza, alle percosse e agli insulti dei carcerieri rispose col perdono e con la preghiera. Ormai in fin di vita venne trasferito nell'infermeria del monastero delle Carmelitane di Cuenca, trasformato in carcere, dove morì il 7 luglio 1938.
Processo canonico
L'inchiesta diocesana per la causa di beatificazione e canonizzazione, istruita per l'accertamento del suo martirio, si tenne a Ciudad Real dal 21 maggio 1998 all'11 dicembre 2003. Gli atti furono convalidati dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 24 novembre 2006.
Il 30 marzo 2009 la medesima Congregazione concesse l'unificazione della sua causa con quelle di altri tre Sacerdoti Operai del Sacro Cuore di Gesù, i sacerdoti Francisco Cástor Sojo López, Manuel Galcerá Videllet e Aquilino Pastor Cambero, morti durante la medesima persecuzione.
La Positio super martyrio, unica, venne presentata nel 2009. I Consultori Teologi nel Congresso del 28 aprile 2016 diedero parere positivo. I cardinali e i vescovi membri della medesima Congregazione nella sessione ordinaria del 22 settembre 2020 riconobbero che la morte dei quattro Sacerdoti Operai fu un autentico martirio. Il 29 settembre seguente papa Francesco autorizzò la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sul martirio dei quattro Sacerdoti Operai.
Beatificazione
La Messa con il Rito della Beatificazione venne celebrata il 30 ottobre 2021 nella cattedrale di Nostra Signora Santa Maria di Tortosa, presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, come delegato del Santo Padre. La memoria liturgica dei quattro Beati è fissata al 25 ottobre.
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