Museo Diocesano di Gaeta
Museo Diocesano di Gaeta | |
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Girolamo Siciolante, Stendardo processionale di Lepanto con Gesù Cristo crocifisso tra san Pietro e san Paolo (1571), olio su tela | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Lazio |
Regione | Lazio |
Provincia | Latina |
Comune | Gaeta |
Diocesi | Arcidiocesi di Gaeta |
Indirizzo | Piazza Tommaso De Vio 7 04024 Gaeta (LT) |
Telefono | +39 0771 4530233 +39 0771 4530234 |
Fax | +39 0771 4530233 |
Posta elettronica | beniculturali@arcidiocesigaeta.it |
Proprietà | Arcidiocesi di Gaeta |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | codici miniati, dipinti, lapidi, mosaici, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, organizzazione di eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale Tematico - MusArt |
Sede Museo | Palazzo De Vio |
Datazione sede | XVI secolo |
Data di fondazione | 4 novembre 1956 |
Il Museo Diocesano di Gaeta (Latina), allestito nel Palazzo De Vio,[1] venne inaugurato il 4 novembre 1956, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta e dal territorio diocesano.
Storia
La prima idea di un Museo risale al 1903, in occasione della posa della prima pietra per la costruzione della nuova facciata della Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta. Questa progetto aveva l'obiettivo di raccogliere i reperti archeologici, le opere e la suppellettile liturgica proveniente sia dall'area urbana, sia dal territorio circostante.
Il progetto si concluse con l'apertura al pubblico del Museo Diocesano, inaugurato nel pronao della Cattedrale, il 4 novembre 1956 ed ampliato nel 1976.
Dal 1998 sono iniziati i lavori di ristrutturazione del Palazzo De Vio per adibirlo a Museo Diocesano, per conservare i beni culturali ed archeologici, provenienti dal territorio gaetano. La collezione è stata collocata nella nuova sede espositiva nel 2006.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale presenta reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dall'età romana al XIX secolo.
Reperti archeologici
Il Museo presenta reperti archeologici di particolare pregio ed interesse culturale:
- Statua romana acefala (II secolo).
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Gruppo scultoreo porta leggio (XIII secolo).
- Madonna con Gesù Bambino detta Madonna della Cantina (1270 - 1280 ca.), tavola di ambito campano.[2]
- Madonna con Gesù Bambino detta Madonna del Latte (XIV secolo), tavola di ambito meridionale.
- Gesù Cristo in pietà tra Maria Vergine e san Giovanni evangelista (terzo quarto del XV secolo), affresco staccato, di Giovanni da Gaeta.
- Trittico con Incoronazione di Maria Vergine con donatore e angeli, sant'Agata e santa Lucia, santa Margherita d'Antiochia e santa Caterina d'Alessandria, Dio Padre benedicente, San Pietro, San Paolo (1456), tavola di Giovanni da Gaeta, proveniente di Chiesa di Santa Lucia.[3]
- Gesù Cristo crocifisso con santa Maria Maddalena (1460 - 1470 ca.), tavola sagomata di Giovanni da Gaeta, proveniente di Chiesa di Santa Lucia.[4]
- Madonna con Gesù Bambino tra san Giovanni Battista e san Giovanni evangelista detta Madonna delle Itrie (1470 ca.), tempera su tavola, di Giovanni da Gaeta.[5]
- Compianto su Gesù Cristo morto (primo quarto del XVI secolo), dipinta dal pittore fiammingo Quentin Massys.
- Stendardo processionale di Lepanto con Gesù Cristo crocifisso tra san Pietro e san Paolo (1571), olio su tela, di Girolamo Siciolante da Sermoneta, commissionato dal cardinale Caetani: questo sventolò sulla nave ammiraglia della flotta cristiana, comandata da Don Giovanni d'Austria, che sconfisse i turchi nella Battaglia di Lepanto, il 7 ottobre 1571. Il 4 novembre dello stesso anno fu donato, come ex voto, al Duomo di Gaeta da Marcantonio Colonna, comandante della flotta pontificia.
- Madonna del Silenzio (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di Luca Giordano.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Stauroteca (XI secolo), oro e smalti, di ambito bizantino, donata dal cardinale Tommaso De Vio alla Cattedrale, proveniente dall'antico cenobio di San Giovanni a Piro (Salerno) di cui il prelato fu abate commendatario.
- Exultet (XI - XII secolo), pergamena.
- Tre Corali (1569 - 1570), opera di Vincenzo Pontano da Fondi.
- Ostensorio e calice di Pio IX, rifugiato a Gaeta (1848 - 1849).
Galleria fotografica
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Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |