Paliotto

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Altare del duca Ratchis (737 - 744), pietra istriana; Cividale del Friuli, Museo Cristiano e del Tesoro del Duomo

Il paliotto è un rivestimento mobile dell'altare che serve a coprire il fronte, eventualmente i lati e talora il retro dell'altare; per estensione, anche la decorazione fissa del fronte dell'altare. Esso può essere in tessuto, dipinto o ricamato, semmai con frange, in legno, metallo, pietra, avorio o cuoio. Se di stoffa, il paliotto cambia colore secondo la liturgia.

Il termine paliotto deriva dal latino palliun che significa "drappo".

Il paliotto viene anche detto con termine improprio, o comunque non preferibile, antependio o frontale.

Storia

Il Liber Pontificalis ci documenta che già nel IV secolo era uso nelle basiliche costantiniane coprire l'altare con metalli preziosi, o almeno stoffe sontuose, come vediamo nei mosaici della Basilica di San Vitale e della Basilica di Sant'Apollinare in Classe a Ravenna.

Vuolvinio, Altare d'Oro di sant'Ambrogio (824 - 859), legno rivestito da lamine d'oro e d'argento con smalti e gemme; Milano, Basilica di Sant'Ambrogio

Dopo l'XI secolo, con l'addossamento dell'altare alla parete di fondo della chiesa, se ne rivestiva solo la parte anteriore. Questo paramento si stabilizzava in questa forma nei secoli successivi, fino a trovare una sua codificazione con il Concilio di Trento. Infatti, San Carlo Borromeo ricorda che il pallio dell'altare poteva anche essere di dimensioni leggermente più grandi rispetto alla fronte dell'altare con una cornice per la base, una frangia d'oro e di seta per quella superiore e un rivestimento di stoffa da ripiegare in alto sotto la tovaglia, dotato internamente di anelli e ganci per aderire al telaio. Come decorazione contemplava al centro la croce o le immagini dei santi cui era dedicato l'altare.

Il paliotto doveva essere per:

  • giorni festivi in seta broccata d'oro o argento;
  • giorni feriali e per le chiese povere in seta semplice o filaticcio.
Paliotto (XII secolo), argento sbalzato, cesellato e dorato; Città di Castello, Museo Diocesano del Duomo

Esemplari significativi

Tra gli esempi più celebri si ricordano:

Paliotto dell'arcivescovo Giovanni Carandolet (1520 - 1544), velluto e tela di lino ricamata, con elementi del XIII secolo; Palermo, Tesoro della Cattedrale
Manifattura siciliana, Paliotto con Gesù Cristo crocifisso (XVIII secolo), in seta ricamata con fili policromi e d'argento; Patti, Museo Diocesano
Bibliografia
  • Luigi Grassi et al., Dizionario di Antiquariato, A. Vallardi - Garzanti Editori, Milano 1992, pp. 824 - 825 ISBN 9788811917014
  • Sandra Vasco Rocca, L'arredo d'altare, in Suppellettile ecclesiastica. 1, Centro Di Editore, Firenze 1988, pp. 43 - 45 ISBN 88703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 16 agosto 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.