Pedro Moya de Contreras
Pedro Moya de Contreras Arcivescovo | |
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Età alla morte | circa 63 anni |
Nascita | Pedroche 1528 ca. |
Morte | Madrid 7 dicembre 1591 |
Sepoltura | Madrid |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato arcivescovo | 17 giugno 1573 da papa Gregorio XIII |
Consacrazione vescovile | Puebla, Diocesi di Tlaxcala, 21 novembre 1573 dal vescovo Antonio Ruíz de Morales y Molina |
Incarichi ricoperti |
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Pedro Moya de Contreras (Pedroche, 1528 ca.; † Madrid, 7 dicembre 1591) è stato un arcivescovo, missionario e inquisitore spagnolo.
Cenni biografici
Nacque tra il 1525 e il 1530 a Pedroche (Córdoba, Spagna). Figlio di Pedro Muñoz Moscoso e Catalina de Moya, sorella di Acisclo Moya Contreras,[1] che diventerà arcivescovo di Valencia nel 1564. Si laureò in diritto canonico presso l'Università di Salamanca. In seguito divenne capo della scuola cattedrale delle isole Canarie e poi inquisitore di Murcia.
Nel 1571 fu nominato primo inquisitore generale della Nuova Spagna. Istituì il Tribunal del Santo Oficio (cioè l'inquisizione messicana) a Città del Messico nel 1571.
Due anni dopo, il 15 giugno 1573, Moya de Contreras fu nominato arcivescovo del Messico e rimase in carica fino alla morte. Nel 1585 convocò e presiedette un concilio provinciale (Concilio del Messico (1585)), il terzo indetto nel nuovo mondo, a cui parteciparono sei suoi vescovi suffraganei. Il concilio dettò le linee guida per l'evangelizzazione del nuovo territorio e la vita della Chiesa, accogliendo in particolare i canoni del Concilio di Trento.
Come arcivescovo e viceré, una delle sue maggiori preoccupazioni fu l'istruzione degli indigeni. Fondò il Seminario de Indias per insegnare dottrina cattolica, lettura, scrittura, canto e commercio.
Nel 1584 diede le dimissioni da viceré ma mantenne gli altri titoli (incluso quello di visitador), mentre terminava i lavori lasciati in sospeso, prima di tornare in Spagna. Al suo ritorno divenne presidente del Consiglio delle Indie, carica che mantenne fino alla morte.
Moya de Contreras morì in Spagna il 7 dicembre 1591, tanto povero che la corona pagò i suoi funerali. Il corpo fu inumato nella chiesa parrocchiale di Santiago, a Madrid.
Lasciò molti scritti che furono raccolti nel libro Cartas de Indias, pubblicato a Madrid nel 1877.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Vescovo Antonio Ruíz de Morales y Molina, O.S.
- Patriarca Pedro Moya de Contreras
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo di Città del Messico | Successore: | |
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Alonso de Montúfar | 17 giugno 1573-7 dicembre 1591 | Alonso Fernández de Bonilla |
Predecessore: | Primate del Messico | Successore: | |
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Alonso de Montúfar, O.P. | 17 giugno 1573-7 dicembre 1591 | Alonso Hernández de Bonilla |
Predecessore: | Viceré della Nuova Spagna | Successore: | |
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Lorenzo Suárez de Mendoza | 1584-1585 | Álvaro Manrique de Zúñiga |
Predecessore: | Patriarca titolare delle Indie Occidentali | Successore: | |
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Antonio de Fonseca, O.S.A. | 15 gennaio - 7 dicembre 1591 | Juan Guzmán |
Note | |
Bibliografia | |