Pontificio Istituto Biblico
Pontificio Istituto Biblico | |
Ubicazione | |
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Nazione | Italia |
Comune | Roma |
Dati generali | |
Nome latino | Pontificium Institutum Biblicum |
Tipo | Università Pontificie |
Fondazione | 7 maggio 1909 |
Fondatore | Pio X |
Sigla Ordine qualificante | S.J. |
Facoltà | 2 |
Rettore | Michael Francis Kolarcik S.I. |
Studenti | 300 (2008) |
Dipendenti | 30 |
Sito web | sito web ufficiale |
Coordinate geografiche | |
Italia |
Il Pontificio Istituto Biblico (PIB) è un'università della Chiesa. Ha sede a Roma, e dipende dalla Santa Sede. È specializzato nell'insegnamento della Sacra Scrittura e prepara una buona parte dei professori di questa materia che insegnano nei seminari e nelle Facoltà Teologiche.
Storia
Fu fondato il 7 maggio 1909 da papa Pio X con la lettera apostolica Vinea electa.
Scopo dichiarato era realizzare
« | un centro di alti studi della Sacra Scrittura nella città di Roma per promuovere il più efficacemente possibile la dottrina biblica e tutti gli studi connessi secondo lo spirito della chiesa cattolica. » |
L'istituto fu affidato alla Compagnia di Gesù. Organizzatore e primo rettore fu padre Leopold Fonck. Nel primo anno accademico gli iscritti erano 117, di cui solo 47 studenti ordinari.
Inizialmente il PIB preparava gli studenti a sostenere gli esami presso la Pontificia Commissione Biblica (PCB). Con la lettera apostolica Cum Biblia Sacra del 15 agosto 1916 papa Benedetto XV l'autorizzò a conferire il grado accademico di Licenza a nome della PCB. Col Motu Proprio Quod maxime del 30 settembre 1928, Pio XI accordò al PIB l'indipendenza accademica dalla PCB, permettendogli di conferire anche il grado di dottorato.
Dal 1928 è consociato alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Orientale.
Attualmente il PIB è regolato dagli Statuta approvati dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica il 14 novembre 1985.
La sede principale dell'Istituto è stata fin dal 1912 il palazzo Muti Papazzurri, nel centro di Roma.
Dal 1932 è organizzato in due facoltà:
- La Facoltà Biblica, che prepara gli studenti al titolo di licenziatura in scienze bibliche. Il corso è organizzato in tre anni di studi, e offre anche corsi preparatori di greco ed ebraico. Gli studenti migliori continuano nel corso di dottorato in scienze bibliche, e le tesi più significative vengono pubblicate nella collana Analecta Biblica. Pubblica anche la rivista Biblica. Il corpo docente conta[1] una trentina di professori, gesuiti e non.
- La Facoltà Orientalistica, che forma alla conoscenza delle lingue del Vicino Oriente, dall'Egitto alla Mesopotamia, e ha una decina di professori. Dal 1932 pubblica la rivista Orientalia.
Nel 1927 fu eretta una sede succursale a Gerusalemme. Essa ha tra i suoi iscritti soprattutto studenti del Biblico di Roma, che a Gerusalemme completano la loro formazione vivendo in Terra Santa. Offre due percorsi accademici, ciascuno di un semestre:
- Il primo percorso, in collaborazione con l'Università ebraica di Gerusalemme, offre corsi di ebraico, storia e archeologia. È attivo dal 1975, e nel 2009 gli studenti del Biblico che ne avevano seguito i corsi erano circa 500.
- Il secondo, in collaborazione con l'École Biblique et Archéologique Française dei padri domenicani di Gerusalemme, propone corsi di esegesi e teologia biblica. È stato inaugurato nel 1986, e al 2009 gli studenti complessivi erano circa 120.
Membri illustri
Nei suoi primi cento anni di vita il PIB ha formato più di 7000 biblisti, 300 dei quali sono diventati vescovi o cardinali.
Tra i professori più significativi si possono nominare:
- Alberto Vaccari (storia dell'esegesi biblica)
- Anton Deimel (sumerologia)
- Augustinus Merk (editore del Nuovo Testamento greco e latino)
- Franz Zorell (compositore del dizionario ebraico-latino dell'Antico Testamento)
- Augustin Bea (futuro cardinale, ne fu rettore per quasi vent'anni)
- Stanislas Lyonnet (specialista della Lettera ai Romani)
- Mitchell Dahod (lingua ugaritica e suoi rapporti con l'ebraico biblico)
- Luis Alonso Schökel (ermeneutica biblica)
- Carlo Maria Martini (critica testuale del Nuovo Testamento greco, rettore, poi cardinale)
- Albert Vanhoye (rettore, poi cardinale)
Note | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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