Priorato di Saint-Martin-des-Champs

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Priorato di Saint-Martin-des-Champs
Prieuré Saint-Martin-des-Champs.jpg
Il priorato nel XVI secolo
Stato bandiera Francia
Regione Île-de-France
Comune Parigi
Diocesi Arcidiocesi di Parigi
Religione Cattolica
Oggetto tipo Abbazia
Dedicazione San Martino
Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
Inizio della costruzione X secolo
Soppressione 1792
Data di consacrazione ?
Coordinate geografiche
48°51′57″N 2°21′18″E / 48.865833, 2.355 bandiera Francia
Mappa di localizzazione New: Francia
Priorato di Saint-Martin-des-Champs
Priorato di Saint-Martin-des-Champs
Avignone
Avignone
Abbazia di Cluny
Abbazia di Cluny

L'antico Priorato di Saint-Martin-des-Champs è sito in Parigi nel III arrondissement, ai numeri 270-292 di Rue Saint-Martin.

Esso è attualmente sede del Museo delle Arti e Mestieri e dal 1993 è classificato come Monumento storico di Francia.

Storia

Una basilica funeraria merovingia fu eretta fra i secoli VI ed VIII e fu rimaneggiata in epoca carolingia, testimoniati dagli scavi archeologici condotti tra il 1993 ed il 1994 in occasione della ristrutturazione del Museo delle Arti e Mestieri.

Manoscritto latino (1225-1275). Storia del priorato di Saint-Martin-des-Champs (Re Filippo I e la consacrazione della chiesa da parte dei monaci di Cluny.

Nel 1060 re Enrico I fondò una collegiata e fece erigere un nuovo edificio religioso nel quale s'installò una comunità di 13 canonici. Essa venne poi dedicata dal figlio di Enrico, Filippo I. Quest'ultimo, nel 1079, ne conferì la proprietà all'Abbazia di Cluny, diretta allora da Sant'Ugo, che la trasformò in priorato nominando il suo primo priore, Orsone.

Sotto il priorato di Eudes (1129 – 1142) fu intrapresa la costruzione del coro, la cui pianta fu probabilmente presa a modello per la basilica di Saint-Denis.[1]


Nel corso del XIII secolo fu eretta la recinzione del priorato (torri e mura che davano sulla Rue de Vertbois). Sotto i regni di Luigi VIII e di Luigi IX fu ricostruita la navata della chiesa ed edificati il chiostro e la cappella particolare degli Arrode a fianco della chiesa. Infine venne costruito il refettorio, oggi trasformato in biblioteca, spesso attribuito all'architetto Pierre de Montreuil.

Nel 1426 Filippo di Morvillieres, primo presidente del Parlamento di Parigi, fece redigere, con la moglie Jehanne du Drac, lettere per una fondazione funeraria presso il priorato, dotando la chiesa di mobili fastosi. Sotto il regno di Enrico III, venne eretto un portale monumentale, che dava accesso al cortile del monastero, prospiciente Rue Saint-Matin.

Nel 1626 l'architetto François Mansart dotò la chiesa di un altar maggiore monumentale. Nel 1720 venne terminata la costruzione di un chiostro dorico, opera dell'architetto Pierre Bullet, e nel 1742 fu costruito un nuovo dormitorio. Nel 1748 un monaco del priorato di nome Ippolito Le Faure (o Le Fort) vendette il segreto del fissaggio dell'oro sulla porcellana alla Manifattura di Vincennes. Nel 1765 la facciata venne ricostruita nello stile dei gesuiti.

La rivoluzione francese dichiarò il priorato Bene Nazionale, destinato cioè ad essere venduto dallo Stato per risolvere la sua crisi finanziaria. Il 2 aprile 1799 vi fu installata la Conservatoria nazionale delle Arti e dei Mestieri, creata cinque anni prima dall'abate Grégoire con lo scopo di promuovere l'innovazione tecnologica. Il museo venne aperto nel 1802 e il refettorio iniziale, capolavoro di arte gotica è divenuto una biblioteca della Conservatoria.

A partire dal 1845 Léon Vaudoyer, al cui decesso successe nel 1872 Auguste Ancelet, intraprese la ristrutturazione ed estensione dell'edificio della Conservatoria, con la ristrutturazione della facciata della chiesa in stile neogotico ed un restaurazione, contestata, della cappella situata sull'asse del coro.

Dal 1994 al 2000, in occasione del bicentenario del Conservatorio, gli edifici esistenti del XVIII secolo e quelli del XIX che accoglievano il museo, che fu allora interamente ristrutturato e modernizzato, furono restaurati. La chiesa ritrovò la sua policromia del XIX secolo eccetto il deambulatorio, raschiato per riportare alla luce l'eccezionale insieme di capitelli istoriati e a decoro vegetale del XII secolo.

Note
  1. Prieuré de Saint-Martin-des-Champs su fr.structurae.de. URL consultato il 17 febbraio 2010.
Collegamenti esterni